Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

sabato 11 marzo 2023

Lettera di Vito de Russis sulla tragedia di Curto

 


Caro Paolo,  non dobbiamo perdere la occasione della Tragedia di Curto: cerchiamo di far aggiungere la parola "DI  TRECARTISTI" (Giocatori con le 3 carte: è nel nostro DNA) al messaggio scolpito, in alto, sul centro immobile significativo Palazzo della Civiltà  italiana (Colosseo quadrato dell’EUR).


Tragedia di Curto: persone morte, ferite e salvate sulla spiaggia di Curto, casa nostra e, pertanto, involontariamente, siamo tutti coinvolti.


Cosa possiamo fare in simili circostanze?

1.     prendere atto; 2. eseguire le norme esistenti per salvare TUTTE le persone; 3. attivarci per normare i nostri comportamenti al fine di impedirne la tragica ripetizione.

Sembrerebbe che il punto 2. sia stato quello utilizzato a Curto perché, si sostiene ostinatamente, che il 100x100 dei previsti nostri operatori hanno rispettato le norme esistenti: senza scalfire minimamente la tragedia di Curto.


Pertanto, c'è da attivare − immediatamente, subito, ora − il punto 3.

Fulmineo scatta il nostro DNA Trecartista:

Carta n. 1: immediato CdM a Curto (documentato dalla targhetta apposta a Curto) ;

Carta n. 2: immediata produzione del Decreto Legge (risolutore del ripetersi di quelle tragedie?!?!);

Carta n. 3: è quella che vince: tutti a “discutere” (non da allenatori; non da opinionisti; non per risolvere quelle tragedie umane, civili e sociali; ecc.; ma)  per . . . gioco.


Concludendo.                                                                                                     

Rendendo inutile/normalizzata la tragedia di Curto, consolidiamo la culturale italica convivenza con i quotidiani materiali tragici massacri umani stradali e sul lavoro;  nonché con la invisibile tragedia umana e ambientale prodotta dai nostri inquinamenti. 


Sempre augurando la Buona salute.


Vito de Russis    




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