Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

venerdì 15 maggio 2020

Il Giornaletto di Saul del 16 maggio 2020 – Decrescita: il futuro necessario, vaccini?, percorsi naturali semplificati, tempo di biospiritualità e di biopolitica, l'Iran resiste, prima e dopo l'uomo venne il topo...



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Care, cari, la crisi innescata dal Coronavirus ha già messo in luce molte debolezze della nostra economia capitalista ossessionata dalla crescita, come insicurezza per molti e sistemi sanitari paralizzati da anni di austerità e dalla sottovalutazione di alcune delle professioni più essenziali. Questo sistema, radicato nello sfruttamento delle persone e della natura, e gravemente soggetto a crisi, è stato comunque considerato normale. Sebbene l’economia mondiale sia ai massimi della produzione, essa non riesce a prendersi cura degli esseri umani né del pianeta...” - Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2020/05/post-coronavirus-il-futuro-necessario-e.html

Nota: “Ora abbiamo l’opportunità di costruire partendo dalle esperienze della crisi del Corona: dalle nuove forme di cooperazione e solidarietà che stanno fiorendo, all’apprezzamento diffuso dei servizi sociali di base come il lavoro sanitario e assistenziale, l’approvvigionamento alimentare e la rimozione dei rifiuti…”

Vaccinazioni – Scrive Adriano Colafrancesco: “...parole tratte dall’intervento in Parlamento della deputata Sara Cunial, la cui denuncia contiene affermazioni di una gravità impressionante, che non si capisce come possano essere sfuggite alle cronache giornalistiche radiotelevisive...” - Continua: https://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2020/05/vaccinazioni-sara-cunial-ha-detto-che.html

Spostamenti tra Regione e Regione – Scrive ADNkronos: “Fino al 2 giugno 2020 sono vietati i trasferimenti e gli spostamenti, con mezzi di trasporto pubblici e privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Dopo questa data potrebbe esserci un'apertura alla libera circolazione con limitazioni che possono essere imposte in funzione dell'andamento dell'epidemia...”

Dichiarazione di Dalmazio Frau del PSDI: “...l’Italia sta a guardare, incurante della propria inefficienza organizzativa che ha elevato in maniera inconcepibile la mortalità sociale durante l’epidemia. In tutto ciò è palese l’irresponsabilità e l’incapacità di una pubblica amministrazione che ha devastato uno dei migliori sistemi sanitari al mondo, deprivandolo delle sue necessarie risorse finanziarie...”

Percorsi naturali semplificati – Scrive Sarvamangalam: “La natura delle cose predilige le dinamiche che massimizzano l’aumento entropico. Vi sono percorsi che tramite piccole diminuzioni neghentropiche locali massimizzano la produzione entropica globale. La via taoista dell’acqua che scorre, secondo il Wu-wei di minimo sforzo nell’azione, così simile ai principi analitici di Maupertuis, Lagrange ed Hamilton, ci può venire figurativamente in aiuto. In effetti, l’acqua che scende da una montagna può trovare a destra una piccola barriera, ovvero una salita, dietro la quale segue una discesa più ripida e veloce di quella che c’è a sinistra…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2020/05/15/percorsi-naturali-semplificati-ordine-disordine-e-vita-universale/

I bastimenti non partono più – Scrive James Hansen: “Pensavate di “fare un salto” quest’anno a New York per lo shopping di Natale? È probabilmente troppo tardi, forse per sempre. L’epoca del “viaggiare facile” è finita...”

L'Iran resiste... – Scrive Andre Vltchek: “Mi rifiuto di descrivere l’Iran come vittima. Non lo è. È una delle nazioni più influenti e forti della Terra. Di fronte al pericolo mortale, il suo popolo si unisce e si prepara ad affrontare gli invasori, indipendentemente da quanto siano minacciosi. L’Iran ospita una delle culture più antiche e profonde del mondo ed è proprio questa cultura che aiuta il popolo iraniano a sopravvivere nei momenti più spaventosi. E uno di questi momenti è tristemente proprio ora...” - Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2020/05/15/liran-resiste-liran-vincera/

Ritorno in natura – Scrive A.M.: “Sto valutando un trasferimento in campagna e ritorno a vita agreste in autosufficienza alimentare. Penso che in questa situazione possa essere ancora più salvifico. Nell'ipotesi dell'obbligo dell'app immuni di tracciamento, qualora ci si rifiutasse, si verrebbe esclusi dai servizi. Alla luce di ciò, penso sia sempre più vitale procurarsi semi non ibridi di ortifrutticole varie...”

E' tempo di biospiritualità e di biopolitica - Nel discorso dell’ecologia profonda e del bioregionalismo va incluso anche quello della Biopolitica per trasmettere un messaggio che la Politica deve essere inserita sempre in Bios cioè nella Vita, che è un qualcosa che non appartiene solo all’uomo. E poi l’Economia Partecipativa, poiché l’economia deve tornare ad essere a misura delle cose reali e non dei mercati, delle borse e dei speculatori e noi dobbiamo ridiventare fruitori attivi...” - Continua: http://paolodarpini.blogspot.com/2019/11/e-tempo-di-biospiritualita-e-di.html

Nota di Marta Medeiros: “Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia di vestire un colore nuovo, chi non parla a chi non conosce. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero al bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti...”

Prima e dopo l'uomo venne il topo... - L’immagine del topo serve a “veicolare” le qualità che vengono riconosciute a questo animale, che è anche un archetipo primordiale, sia in India che in Cina.  Se pensiamo bene alle capacità miracolose del topo scopriamo che egli è un vero genio della sopravvivenza,  un maestro in se stesso nella rimozione di ogni ostacolo che si frappone fra lui e la vita... - Continua: https://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2020/05/prima-e-dopo-luomo-venne-il-topo.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Non c'è mistero più grande di questo, che continuiamo a cercare la realtà sebbene di fatto noi siamo la realtà. Pensiamo che ci sia qualcosa che nasconde la realtà e che vada distrutto prima di ottenere la realtà. È ridicolo. Verrà il giorno in cui tu stesso riderai dei tuoi sforzi passati. Quello che ci sarà nel giorno in cui riderai è qui anche adesso.” (Ramana Maharshi)


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