Care, cari, mi son spesso
fermata a riflettere sul significato della nostra personale
"Bastiglia", quella specie di fortezza che ci portiamo
dentro: inespugnabile, oscura, piena di trappole e fantasmi! Siamo
così fortemente uniti alla sua "robusta struttura" che
guai a chi si permette di criticarne la presenza in uno "spazio"
che forse sarebbe più opportunamente dedicabile ad un "giardino
fiorito". Eh, già...distruggere la nostra Bastiglia è
un'impresa quasi impensabile, perché il buio e le catene ci hanno
ormai resi talmente "schiavi" delle vecchie abitudini, che
solo l'idea di poter "intravedere" la luce ci spaventa. Il
"vecchio regime" rappresenta l'ordinario, il quotidiano,
rappresenta la possibilità di criticare chi se ne va in giro con un
turbante in testa (ad esempio), chi mangia solo cipolle, chi cammina
scalzo per strada, chi raccoglie mollette usate sotto i balconi delle
case (mio nonno lo faceva sempre e quanto si divertiva!), chi si alza
alle 5 la mattina per correre sulla riva del mare (spesso si sente
dire: "ma chi glielo fa fare!). Questa è la nostra Bastiglia:
un cumulo di "illusioni" che frenano la nostra innata
creatività, trattenendo emozioni vive che non vogliamo far nascere!
Oggi 14 luglio si festeggia la "presa della Bastiglia", in
un atto di coraggio, forse, qualcuno romperà le catene e uscendo dal
silenzio e dalla polvere saprà riconoscere la bellezza della luce in
ogni creatura! Che il suo messaggio possa far "breccia" in
ogni prigione e ricomporre solidamente la parola Pace in ogni
esistenza! (Hari Atma)
Nota – Appuntamento alle
ore 19, a Spilamberto, di fronte all'ingresso del Sentiero Natura di
Via Gibellini per una escursione liberatoria al fiume Panaro, al
ritorno condivisione del prasad da ognuno portato. Info.
circolovegetariano@gmail.com
Commento di Marco Bracci:
“... in tempi ante-preistorici l'umanità viveva in pace, nel
benessere, nell'armonia, nell'onestà e così via. Viveva in armonia
con la NATURA e quindi, essendone essi stessi parte, gli uomini erano
in armonia fra loro. Poi qualcuno volle impossessarsi di ciò che
avevano gli altri, taroccarono (o crearono ex-novo) i testi
millenari che erano serviti da guida al vivere fino a quel momento, e
si atteggiarono a padroni, uccidendo milioni di altri esseri che in
qualche modo avevano idee diverse dalle loro. Oggi siamo al culmine:
il terrore seminato nelle epoche passate, ma soprattutto durante gli
anni bui dell'Inquisizione falso-cristiana, è ancor oggi portato
avanti, solo che lo chiamano missioni di pace...”
L'Italia dei buonisti è in
una botte di ferro - Scrive Michele Rallo: “...l’Italia buonista
e bonacciona – nei piani di chi dirige la musica – dovrebbe
diventare una sorta di campo profughi della UE, da imbottire di
immigrati fino all’inverosimile, fino a scoppiare, finché poi
l’invasione dovrebbe travalicare i nostri confini settentrionali e
dilagare nel resto dell'Europa del nord. Non è fantapolitica. È
demografia, è antropologia, è statistica, è -non sembri una
forzatura- matematica...” - Continua:
http://paolodarpini.blogspot.com/2018/07/siamo-in-una-botte-di-ferro-litalia-dei.html
Il cristianesimo e la
distruzione della civiltà romana – Scrive Carlo Cavalletti a
commento dell'articolo
https://paolodarpini.blogspot.com/2018/07/la-civilta-romana-e-stata-distrutta-da.html?showComment=1531462491812#c5715018480878032305-:
“Il cristianesimo è una religione che insegna la sottomissione a
Dio che non è altro che la metafora del potere terreno reale
divinizzato a cui ti devi sottomettere. Una religione inventata per
tener buoni gli schiavi: sarete premiati con la vita eterna nel Regno
dei Cieli... intanto zitti, buoni e lavorate per il padrone. Del
resto l'istituzione papale non è nata con il cristianesimo... il
Pontefice era una carica politico-religiosa risalente alla Roma
pagana e repubblicana...” - Continua in calce al link segnalato
Storia della signorina
Gallina D'Arpini – Scrive Caterina Regazzi: “Questa storia è
dedicata a te, Paolo, ed alla tua gallina, quella di Calcata, che per
forza maggiore, e cioè per il fatto che hai seguito me, hai dovuto
"lasciare" e hai lasciato a tuo figlio Felix. Lui l'ha
messa in mezzo alle altre sue galline e, quando tu gli hai chiesto
"Come sta?", ti ha risposto "E che ne so io, mica la
riconosco, fra le altre!" Povera gallina, sedotta e abbandonata!
Pensando a quello che mi raccontavi su di lei e cioè che quando ti
avvicinavi ti si accucciava bloccandosi sul posto emettendo quel
gentile gemito tipico di questo modesto ma non per questo meno nobile
animale pennuto, e mi invade un senso di tristezza e di rammarico per
lei... abbandonata per un'altra pollastrella, non pennuta, ma
pelosetta e pesante qualche decina di chili in più...” - Continua:
http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2014/06/storia-della-signorina-gallina-darpini.html
Archivio “Nuova Italia”
- Scrive Andrea Cometti: “Ho completato ed è disponibile in rete
la lettura dell'archivio con i 4600 articoli del filosofo e storico
Francesco Lamendola, presenti sul sito della rivista culturale
dell'Accademia Adriatica di Filosofia "Nuova Italia"
(http://www.accademianuovaitalia.it/index.php),
entro qualche giorno ripartirà la Newsletter dopo l'aggiornamento
alle normative Ue...”
Bioregionalismo per
sviluppare l'agricoltura biologica – Scrive Giuseppe Altieri:
“Quest'anno le Regioni hanno a disposizione miliardi di Euro in
pagamenti agro-ambientali che più si spendono e più consentono di
sbloccare altri fondi per lo sviluppo rurale. Mentre alcune di esse
per tutta risposta non consentono di rinnovare i pagamenti
agro-ambientali alle aziende biologiche che hanno scaduto i 5 anni di
impegno…” - Continua:
http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2018/07/bioregionalismo-per-sviluppare.html
P.S. Di questi temi se ne
parlerà durante l'incontro previsto a Montombraro di Zocca, sul tema
dell'agricoltura bioregionale contadina, che si tiene il 29
luglio 2018 nel Podere Malprevisto. Info: strulgador@gmail.com”...
Tra USA e UE. Italia allo
sfascio – Scrive Giuseppe Moscatello a commento dell'articolo
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2018/07/11/italia-allo-sfascio-siamo-pronti-ad-affrontarne-le-estreme-conseguenze/
-: “L’America prima distrugge l’economia dei paesi dell’America
Latina, corrompendo, finanziando golpe e giunte militari, depredando
il territorio e il sottosuolo, ecc. ecc., e poi costruisce muri per
evitare che famiglie allo stremo cerchino in America un luogo dove
vivere dignitosamente. L’Europa non è da meno, fa lo stesso con
l’Africa, depredando risorse, finanziando golpe e compiendo
stermini, e poi nega l’accesso a chi è costretto a scappare dal
proprio suolo natio per sopravvivere...” - Continua in calce al
link
Feste contadine per
l'estate – Scrive ARI: “Cari
bioregionalisti, è con
immenso piacere che vi annunciamo che anche quest'estate il gruppo
Piemontese di ARI sta organizzando, con le realtà contadine
associate e simpatizzanti, le Feste Contadine che sono momenti di
festa e di riflessione che hanno come obiettivi di: avvicinare in
maniera conviviale le persone al mondo dell'agricoltura contadina...”
- Continua:
http://retedellereti.blogspot.com/2018/07/ari-feste-contadine-bioregionali-per.html
Ciao, Paolo/Saul
…....................
Pensieri poetici del dopo
Giornaletto:
“Le persone sono sempre
persone, non tasti di pianoforte. Nessuno può schiacciarci per
suonare la musica che piace a loro.” (F. Dostoevskij)
….........
“Il momento migliore per
piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è
adesso.” (Confucio)
I “liberati” della Bastiglia –
RispondiEliminaScrive Sebastiano Cosenza a commento dell'editoriale : “Quattro falsificatori di moneta che se la diedero subito a gambe. Due pazzi pericolosi che, scambiati per “filosofi“ e dunque, acclamati sulle prime come “vittime della repressione”, furono rinchiusi, chiarito l’equivoco, in un manicomio. Un maniaco sessuale: un giovane depravato allievo del marchese de Sade, messo dietro le sbarre per richiesta della sua stessa famiglia. Sette detenuti che sarebbe difficile definire “politici “. Sette perseguitati assai improbabili. Eppure, è sulle loro miserevoli spalle che, da oltre due secoli, grava il mito della presa della Bastiglia da parte del popolo parigino. In realtà i quattro falsari, i due matti, e il depravato erano i soli ospiti della fortezza- prigione quando fu assalita , nella tarda mattinata del 14 luglio 1789”
......
Integrazione di Jimmie Moglia: "
“C’è il fatto storico reale, il fatto raccontato, il fatto interpretato, e il fatto quale simbolo. Sul fatto reale nessuno puo’ essere autorizzato a concludere alcunche’, perche’ nessuno di noi era presente. Sul fatto raccontato si puo’ discutere a non finire, perche’ ogni “filiera” (prima volta che uso il termine, magari incorrettamente), ha uno o piu’ indici di veridicita’.
Nella fattispecie, sappiamo che le rivoluzioni non si fanno con l’aiuto dei carabinieri. E per muovere le folle il mezzo storicamente piu’ efficace sono le palanche.
Quindi chi sostiene, per esempio, che la presa della quasi vuota Bastiglia, col relativo massacro delle guardie svizzere, puzza di losco - o che il pretendente duca d’Orleans (vado a memoria), avesse distribuito le monete alle massaie per organizzare la “marcia su Versailles” e portare il re a Parigi-centro - merita di essere tenuto in conto. E cosi’ tanti altri episodi e particolari riportati da fonti multiple, accreditate e ponderose.
Simili ragionamenti ritengo siano applicabili al fatto come interpretato, visto da Cesare o visto da Spartaco e da tanti in mezzo ai due, ognuno con punti di vista diversi, e vedute da diversi angoli con diversi colori.
Sulla realtà del fatto, il suo racconto e la sua interpretazione, le vedute sono quindi molteplici, infinite e variano col tempo persino nella stessa persona, influenzate da letture, percepite analogie con fatti correnti, stato psicologico etc.
Alla fine, direi, rimane il fatto come simbolo e su questo sono completamente d’accordo con il senso e lo spirito della citazione riportata da Paolo d’Arpini.
Anche perché - a voler comprimere la rivoluzione Francese in un dispaccio telegrafico - i francesi scoprirono che tutto era sbagliato con re e nobili, ma che non c’era niente di male con un imperatore.
Sursum Corda, Jimmie"
Commento di Fulvio Grimaldi: "Commento di F.G.: ”Giusto. Ciò che conta e che lascia il segno nel tempo e negli uomini è il fatto quale simbolo. E’ così per tutta la Storia, pure purtroppo con i simboli eretti dai falsari che gli storici devono smascherare. Quanto niente di male con un imperatore, magari un tantino ciò era dovuto anche a un codice che rendeva tutti uguali davanti alla legge, forse la più grande rivoluzione dalla Carta Magna e dai Comuni, e al fatto che alla peste pretesca si dava il benservito (non sempre con coerenza, ma tant’è) Quanto alla Bastiglia dentro di lui, auguri a Paolo. E per favore non cadiamo nelle generalizzazioni. Suona bene, ma non è scientifico. Io dalla mia Bastiglia entro ed esco allegramente...”
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