Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

sabato 14 luglio 2018

Il Giornaletto di Saul del 14 luglio 2018 – La presa della Bastiglia, riscoperta della sacralità della Natura, UE aspetta il botto, Gallina D'Arpini: sedotta e abbandonata, bioregionalismo per sviluppare l'agricoltura biologica, Superciuk a capo della UE, feste contadine in Piemonte...



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Care, cari, mi son spesso fermata a riflettere sul significato della nostra personale "Bastiglia", quella specie di fortezza che ci portiamo dentro: inespugnabile, oscura, piena di trappole e fantasmi! Siamo così fortemente uniti alla sua "robusta struttura" che guai a chi si permette di criticarne la presenza in uno "spazio" che forse sarebbe più opportunamente dedicabile ad un "giardino fiorito". Eh, già...distruggere la nostra Bastiglia è un'impresa quasi impensabile, perché il buio e le catene ci hanno ormai resi talmente "schiavi" delle vecchie abitudini, che solo l'idea di poter "intravedere" la luce ci spaventa. Il "vecchio regime" rappresenta l'ordinario, il quotidiano, rappresenta la possibilità di criticare chi se ne va in giro con un turbante in testa (ad esempio), chi mangia solo cipolle, chi cammina scalzo per strada, chi raccoglie mollette usate sotto i balconi delle case (mio nonno lo faceva sempre e quanto si divertiva!), chi si alza alle 5 la mattina per correre sulla riva del mare (spesso si sente dire: "ma chi glielo fa fare!). Questa è la nostra Bastiglia: un cumulo di "illusioni" che frenano la nostra innata creatività, trattenendo emozioni vive che non vogliamo far nascere! Oggi 14 luglio si festeggia la "presa della Bastiglia", in un atto di coraggio, forse, qualcuno romperà le catene e uscendo dal silenzio e dalla polvere saprà riconoscere la bellezza della luce in ogni creatura! Che il suo messaggio possa far "breccia" in ogni prigione e ricomporre solidamente la parola Pace in ogni esistenza! (Hari Atma)

Nota – Appuntamento alle ore 19, a Spilamberto, di fronte all'ingresso del Sentiero Natura di Via Gibellini per una escursione liberatoria al fiume Panaro, al ritorno condivisione del prasad da ognuno portato. Info. circolovegetariano@gmail.com

Riscoperta della sacralità della Natura – Scrive Anthony Ceresa: “il secolo XIX – XX e XXI sono la prova del sopravvento dell’uomo all’espansione della natura selvaggia, con l'inizio a devastare il mondo con il falso progresso nello sviluppo incondizionato del petrolio, che ha oggettivamente danneggiato l’Ecosistema e la salute dell’uomo. Molti hanno capito, altri un po’ meno e continuano a maltrattare la natura, non ostante i vari segnali di rigetto seguiti da devastanti reazioni negative...” – Continua: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2018/07/riscoperta-della-sacralita-della-natura.html?showComment=1531472396110#c1569693087614157835

Commento di Marco Bracci: “... in tempi ante-preistorici l'umanità viveva in pace, nel benessere, nell'armonia, nell'onestà e così via. Viveva in armonia con la NATURA e quindi, essendone essi stessi parte, gli uomini erano in armonia fra loro. Poi qualcuno volle impossessarsi di ciò che avevano gli altri, taroccarono (o crearono ex-novo) i testi millenari che erano serviti da guida al vivere fino a quel momento, e si atteggiarono a padroni, uccidendo milioni di altri esseri che in qualche modo avevano idee diverse dalle loro. Oggi siamo al culmine: il terrore seminato nelle epoche passate, ma soprattutto durante gli anni bui dell'Inquisizione falso-cristiana, è ancor oggi portato avanti, solo che lo chiamano missioni di pace...”

L'Italia dei buonisti è in una botte di ferro - Scrive Michele Rallo: “...l’Italia buonista e bonacciona – nei piani di chi dirige la musica – dovrebbe diventare una sorta di campo profughi della UE, da imbottire di immigrati fino all’inverosimile, fino a scoppiare, finché poi l’invasione dovrebbe travalicare i nostri confini settentrionali e dilagare nel resto dell'Europa del nord. Non è fantapolitica. È demografia, è antropologia, è statistica, è -non sembri una forzatura- matematica...” - Continua: http://paolodarpini.blogspot.com/2018/07/siamo-in-una-botte-di-ferro-litalia-dei.html

Il cristianesimo e la distruzione della civiltà romana – Scrive Carlo Cavalletti a commento dell'articolo https://paolodarpini.blogspot.com/2018/07/la-civilta-romana-e-stata-distrutta-da.html?showComment=1531462491812#c5715018480878032305-: “Il cristianesimo è una religione che insegna la sottomissione a Dio che non è altro che la metafora del potere terreno reale divinizzato a cui ti devi sottomettere. Una religione inventata per tener buoni gli schiavi: sarete premiati con la vita eterna nel Regno dei Cieli... intanto zitti, buoni e lavorate per il padrone. Del resto l'istituzione papale non è nata con il cristianesimo... il Pontefice era una carica politico-religiosa risalente alla Roma pagana e repubblicana...” - Continua in calce al link segnalato

Storia della signorina Gallina D'Arpini – Scrive Caterina Regazzi: “Questa storia è dedicata a te, Paolo, ed alla tua gallina, quella di Calcata, che per forza maggiore, e cioè per il fatto che hai seguito me, hai dovuto "lasciare" e hai lasciato a tuo figlio Felix. Lui l'ha messa in mezzo alle altre sue galline e, quando tu gli hai chiesto "Come sta?", ti ha risposto "E che ne so io, mica la riconosco, fra le altre!" Povera gallina, sedotta e abbandonata! Pensando a quello che mi raccontavi su di lei e cioè che quando ti avvicinavi ti si accucciava bloccandosi sul posto emettendo quel gentile gemito tipico di questo modesto ma non per questo meno nobile animale pennuto, e mi invade un senso di tristezza e di rammarico per lei... abbandonata per un'altra pollastrella, non pennuta, ma pelosetta e pesante qualche decina di chili in più...” - Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2014/06/storia-della-signorina-gallina-darpini.html

Archivio “Nuova Italia” - Scrive Andrea Cometti: “Ho completato ed è disponibile in rete la lettura dell'archivio con i 4600 articoli del filosofo e storico Francesco Lamendola, presenti sul sito della rivista culturale dell'Accademia Adriatica di Filosofia "Nuova Italia" (http://www.accademianuovaitalia.it/index.php), entro qualche giorno ripartirà la Newsletter dopo l'aggiornamento alle normative Ue...”

Bioregionalismo per sviluppare l'agricoltura biologica – Scrive Giuseppe Altieri: “Quest'anno le Regioni hanno a disposizione miliardi di Euro in pagamenti agro-ambientali che più si spendono e più consentono di sbloccare altri fondi per lo sviluppo rurale. Mentre alcune di esse per tutta risposta non consentono di rinnovare i pagamenti agro-ambientali alle aziende biologiche che hanno scaduto i 5 anni di impegno…” - Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2018/07/bioregionalismo-per-sviluppare.html

P.S. Di questi temi se ne parlerà durante l'incontro previsto a Montombraro di Zocca, sul tema dell'agricoltura bioregionale contadina, che si tiene  il 29 luglio 2018 nel Podere Malprevisto. Info: strulgador@gmail.com”...

Superciuk a capo della UE – Scrive C.M.D.: “...il Superciuk attualmente a capo dell’Unione Europea, non solo ricalca gli stilemi del fumetto di Max Bunker ma li porta all’ennesima potenza, essendo stato anche alto funzionario dell’élite finanziaria internazionale, che con il suo degenerato comportamento sta ridicolizzando...” - Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2018/07/il-ridicolo-che-ci-sovrasta-superciuk.html

Tra USA e UE. Italia allo sfascio – Scrive Giuseppe Moscatello a commento dell'articolo http://www.circolovegetarianocalcata.it/2018/07/11/italia-allo-sfascio-siamo-pronti-ad-affrontarne-le-estreme-conseguenze/ -: “L’America prima distrugge l’economia dei paesi dell’America Latina, corrompendo, finanziando golpe e giunte militari, depredando il territorio e il sottosuolo, ecc. ecc., e poi costruisce muri per evitare che famiglie allo stremo cerchino in America un luogo dove vivere dignitosamente. L’Europa non è da meno, fa lo stesso con l’Africa, depredando risorse, finanziando golpe e compiendo stermini, e poi nega l’accesso a chi è costretto a scappare dal proprio suolo natio per sopravvivere...” - Continua in calce al link

Feste contadine per l'estate – Scrive ARI: “Cari bioregionalisti, è con immenso piacere che vi annunciamo che anche quest'estate il gruppo Piemontese di ARI sta organizzando, con le realtà contadine associate e simpatizzanti, le Feste Contadine che sono momenti di festa e di riflessione che hanno come obiettivi di: avvicinare in maniera conviviale le persone al mondo dell'agricoltura contadina...” - Continua: http://retedellereti.blogspot.com/2018/07/ari-feste-contadine-bioregionali-per.html

Ciao, Paolo/Saul

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Pensieri poetici del dopo Giornaletto:

“Le persone sono sempre persone, non tasti di pianoforte. Nessuno può schiacciarci per suonare la musica che piace a loro.” (F. Dostoevskij)

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“Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso.” (Confucio)


2 commenti:

  1. I “liberati” della Bastiglia –

    Scrive Sebastiano Cosenza a commento dell'editoriale : “Quattro falsificatori di moneta che se la diedero subito a gambe. Due pazzi pericolosi che, scambiati per  “filosofi“ e dunque, acclamati sulle prime come “vittime della repressione”, furono rinchiusi, chiarito l’equivoco, in un manicomio. Un maniaco sessuale: un giovane depravato allievo del marchese de Sade, messo dietro le sbarre per richiesta della sua stessa famiglia. Sette detenuti che sarebbe difficile definire “politici “. Sette perseguitati assai improbabili. Eppure, è sulle loro miserevoli spalle che, da oltre due secoli, grava il mito della presa della Bastiglia da parte del popolo parigino.  In realtà i quattro falsari, i due matti, e il depravato erano i soli ospiti della fortezza- prigione quando fu assalita , nella tarda mattinata del 14 luglio 1789”


    ......

    Integrazione di Jimmie Moglia: "

    “C’è il fatto storico reale, il fatto raccontato, il fatto interpretato, e il fatto quale simbolo. Sul fatto reale nessuno puo’ essere autorizzato a concludere alcunche’, perche’ nessuno di noi era presente. Sul fatto raccontato si puo’ discutere a non finire, perche’ ogni “filiera” (prima volta che uso il termine, magari incorrettamente), ha uno o piu’ indici di veridicita’.
    Nella fattispecie, sappiamo che le rivoluzioni non si fanno con l’aiuto dei carabinieri. E per muovere le folle il mezzo storicamente piu’ efficace sono le palanche.
    Quindi chi sostiene, per esempio, che la presa della quasi vuota Bastiglia, col relativo massacro delle guardie svizzere, puzza di losco - o che il pretendente duca d’Orleans (vado a memoria), avesse distribuito le monete alle massaie per organizzare la  “marcia su Versailles” e portare il re a Parigi-centro - merita di essere tenuto in conto. E cosi’ tanti altri episodi e particolari riportati da fonti multiple, accreditate e ponderose.
    Simili ragionamenti ritengo siano applicabili al fatto come interpretato, visto da Cesare o visto da Spartaco e da tanti in mezzo ai due, ognuno con punti di vista diversi, e vedute da diversi angoli con diversi colori. 
    Sulla realtà del fatto, il suo racconto e la sua interpretazione, le vedute sono quindi molteplici, infinite e variano col tempo persino nella stessa persona, influenzate da letture, percepite analogie con fatti correnti, stato psicologico etc.
    Alla fine, direi, rimane il fatto come simbolo e su questo sono completamente d’accordo con il senso e lo spirito della citazione riportata da Paolo d’Arpini.
    Anche perché - a voler comprimere la rivoluzione Francese in un dispaccio telegrafico - i francesi scoprirono che tutto era sbagliato con re e nobili, ma che non c’era niente di male con un imperatore.
    Sursum Corda, Jimmie"

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  2. Commento di Fulvio Grimaldi: "Commento di F.G.: ”Giusto. Ciò che conta e che lascia il segno nel tempo e negli uomini è il fatto quale simbolo. E’ così per tutta la Storia,  pure purtroppo con i simboli eretti dai falsari che gli storici devono smascherare. Quanto niente di male con un imperatore, magari un tantino ciò era dovuto anche a un codice che rendeva tutti uguali davanti alla legge, forse la più grande rivoluzione dalla Carta Magna e dai Comuni, e al fatto che alla peste pretesca si dava il benservito (non sempre con coerenza, ma tant’è) Quanto alla Bastiglia dentro di lui, auguri a Paolo. E per favore non cadiamo nelle generalizzazioni. Suona bene, ma non è scientifico. Io dalla mia Bastiglia entro ed esco allegramente...”

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