Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

giovedì 7 giugno 2018

Lettera aperta a Il Giornaletto di Saul - "La sinistra italiana non può continuare ad essere il braccio operativo dei padroni statunitensi..."



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Caro Direttore,  non ne posso più dell’aggressività gratuita e fuori luogo della classe politica italiana nel suo insieme, i nostri politici sembrano dimenticare di essere stati eletti per rappresentare i cittadini, il Popolo, i valori e gli interessi  dell’Italia, non già per massacrarsi a vicenda, invece, loro, non fanno altro che sprecare le loro energie in polemiche inutili e, spesso, in malafede.

Premetto che non ho votato né Lega né 5 Stelle e che considero i 5 Stelle dei semianalfabeti istituzionali abbastanza pericolosi soprattutto se lasciati da soli. Tuttavia, ho ascoltato i due discorsi, al Senato e alla Camera, del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e non mi pare che meritassero tutte le critiche scomposte delle quali sono state oggetto.  Mi è parso invece che il Primo Ministro non avesse fatto dichiarazioni sciatte e demagogiche ma avesse mostrato  misura, coerenza e buona volontà.  Che cosa ci costa lasciarli lavorare in pace per un primo periodo ed intervenire sul concreto magari contribuendo a migliorare le loro proposte? Tra l’altro, non è un delitto dimenticare il nome del celebre fratello del Presidente della Repubblica e fondare l’opposizione su dettagli di questo tipo è, invece, un atteggiamento di bassa lega.

Certe formazioni politiche che, prostituite alle lobbies d’oltreoceano a un punto tale da avere la sfacciataggine di imporne le istruzioni, tradotte in legge, senza neanche tradurne il titolo originale (Jobs Act), hanno fatto sparire la sinistra italiana, farebbero bene a darsi una calmata e a riservare le loro energie per un’approfondita riflessione interna. Se non vuole sparire del tutto, la sinistra italiana non può continuare ad essere il braccio operativo dei padroni statunitensi.

Cordiali saluti,

Anna Maria Campogrande

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Mia rispostina: “Proprio ieri al telefono dicevamo queste stesse cose tra me e Caterina. La critica fine a se stessa dei rosiconi di mestiere, come i piagnoni professionisti assunti ai funerali per scenografia mortuaria, non aiuta a far progredire la società e non esprime alcuna verità ma solo ipocrisia e tigna malcelata. La storia dimostra che gridare inutilmente “al lupo al lupo” si ritorce contro il vano urlatore. Ed inoltre, aggiungo, avevo giù espresso il mio disappunto per il diniego opposto dal pdrenzie all'offerta del M5S di formare un governo assieme, ed ora cosa hanno da lamentarsi? Hanno ottenuto quel che si meritavano e ringrazio Anna Maria Campogrande per aver espresso il mio stesso pensiero...”


2 commenti:

  1. Commento di Caterina Regazzi: Da scoltare attentamente sino alla fine - https://www.youtube.com/watch?v=wQWE1N0zNSw&feature=push-
    fr&attr_tag=PtrZJ8yjyzy9MDov-6

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  2. Scrive Franca Oberti: “Trovo disdicevole questo attacco continuo al nuovo governo. Io li bene-dico, male-dire presuppone colpe di cui ancora non possiamo sapere. Il rancore si assopisce col per-dono. Un dono perché siano illuminati e riescano a rimettere in piedi il nostro Bel Paese. Chiedo umilmente ai nostri nuovi governanti di occuparsi davvero dei piccoli, dei deboli, giovani e infanzia, dei tanti anziani abbandonati e affamati. Chiedo anche di considerare la montagna, i luoghi che stanno dimenticando il lavoro dei nostri avi. Chiedo un turismo regolato che aiuti le finanze e un po' più di libertà fiscale nei minuscoli centri montani, vessati oggi al pari delle città. Procediamo senza guardare alle spalle, se il nuovo vuole avanzare, lasciamolo fare...”

    Scrive Rosangela Negri Mi chiedevo se fossi la sola ad aver notato questo fuoco di fila incrociato di giornali e tv, forse i media pensano di aver reso possibile questa ascesa del governo, parlando continuamente male di Renzi e non si aspettavano questo risultato che ora esclude tutti compreso Berlusconi. Quindi provano a buttarlo giù. Ma non sanno che la gente pensa con la propria testa e decide in base a ciò che vede, sente e vive sulla sua pelle, non in base a ciò che scrivono o dicono loro...”

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