Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

lunedì 18 giugno 2018

Il Giornaletto di Saul del 19 giugno 2018 – La rivoluzione non aspetta, quando è troppo è troppo, l'accoglienza francescana, Julius Evola, Osho e le donne, UE: fuoco e fiamme, italiani in miseria, come proteggersi dal terrorismo, nel credere non c'è verità...



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La rivoluzione non aspetta

Care, cari, il 1° giugno i vertici della Repubblica hanno insediato il governo Di Maio-Salvini (M5S-Lega) con a capo Giuseppe Conte. Quelli che denigrano il “governo del cambiamento” sbagliano: si tratta non di richiudere ma di allargare la breccia aperta nel sistema politico delle Larghe Intese, con ogni mezzo! La stessa insofferenza che ha portato le masse popolari al risultato del 4 marzo, potenziata dalla mobilitazione e dall’organizzazione che sta a noi creare, andrà oltre il “governo del cambiamento” ancora succube dei vertici Pontifici, porterà al governo di emergenza delle masse popolari organizzate e porterà all’instaurazione del socialismo! (NPCI) – Continua:

P.S. Il primo paese imperialista che spezzerà le catene della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, USA e sionisti mostrerà la via e aprirà la strada anche alle masse popolari degli altri paesi. L’Italia può essere questo paese! Rafforziamo il movimento comunista cosciente e organizzato! Il futuro è nelle nostre mani! Osare sognare, osare pensare, osare vedere oltre l’orizzonte della società borghese!

Quando è troppo è troppo - Scrive Vincenzo Zamboni: “...sono estremamente irritato dal modo con cui gli immigrazionisti cercano di infamare la parte avversa, e comincio a diventare intollerante alla loro aria di superiorità da auto-presunti civili contro i barbari. Perciò anche se l'episodio sarebbe in sé minimo, ho deciso di pubblicare il mio intervento di risposta su una bacheca "nonviolenta" in cui il politico di turno pubblicava il sarcastico "Spagna-Italia 1 a 0", dopo l'annuncio che la Aquarius avrebbe potuto attraccare a Valencia. L'episodio in sé sarebbe minimo. Ma a questo punto ho perso la pazienza. Non possono continuare a mentire e pure prenderci in giro. Quando è troppo è troppo... - Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2018/06/18/italiani-immigrazionisti-a-tutti-i-costi-e-la-bufala-dei-migranti-salvati-dalla-spagna/

Commento ricevuto: "La sinistra del 3° millenio (ma anche ogni persona con valori etici), in materia di internazionalismo e convivenza tra i popoli / immigrazione, dovrebbe uscire dal mainstream sorosiano dei falsi 'diritti umani' (cavallo di Troia per la globalizzazione della grande finanza attraverso la destabilizzazione sociale e la riduzione di salari, diritti e welfare dei popoli europei) e riorganizzare pensieri e proposte, ragionando sui dati reali. Come oggetto di riflessione aggiungo quanto ad un convegno sulla Palestina a Teheran, mi disse un comunista camerunense: "Voi in Europa ci private dei giovani più forti, più sani e più coraggiosi di cui i governi da voi insediati in Africa sono felici di liberarsi per evitare che chiedano migliori condizioni di vita nei loro paesi; poi li usate come servitori... Abbiate l'onestà intellettuale di guardare la verità in faccia.” - Continua in calce al link soprastante

L'accoglienza “francescana” - Scrive M.R.: “Da Assisi i francescani fanno sapere che San Francesco li avrebbe accolti, quei 600 dell'Acquarius: San Francesco li avrebbe accolti, scrivono i frati sulla pagina Twitter del Sacro convento - e aggiungono- dov’è finita l’accoglienza? Dov’è finita l’umanità? Dov’è finita la fratellanza? Forse sul muro dei pregiudizi e dell’ignoranza. San Francesco li avrebbe accolti come fratelli e sorelle...”

Mia rispostina: “Beh, i francescani di Assisi fanno in tempo ad accogliere tutti gli altri "profughi" già presenti in Italia, ce ne sono almeno 600 mila "regolari" più un altro milioncino di irregolari. Ma non credo che troverebbero posto ad Assisi, nel caso i buoni francescani potrebbero chiedere aiuto al Vaticano, che di "profughi" non ne ospita nemmeno uno, anzi no, uno lo ospita, un certo Francesco che viene dall'Argentina...”

Julius Evola. Commemorazione – Scrive Carlo Cerbone: “L’11 giugno del 1974 moriva il filosofo Julius Evola. Ha voluto morire in piedi – come è vissuto – dinanzi al suo tavolo di lavoro al quale da molto tempo ormai non si accostava, costretto come era all’assoluta immobilità. Presentendo la fine, Julius Evola ha chiesto di essere trasportato al suo scrittoio* e lì, pochi minuti dopo, si è spento...” - Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2017/06/morire-in-piedi-la-morte-di-julius-evola.html

Lay spirituality and life in the world – Scrive E.S. commento dell'articolo https://bioregionalismo.blogspot.com/2018/06/lay-spirituality-and-life-in-world.html -: “Molte volte in questi ultimi due anni della mia vita, ho sentito l'impulso di dover abbandonare tutto e ritirami in solitudine in una vita "ascetica". Poi, guardando più a fondo, mi sono reso conto che questa sarebbe stata l'ennesima fuga da me stesso e dalle mie responsabilità. Stare nel mondo, confrontarsi con gli altri vuol dire confrontarsi con se stessi, con i propri attaccamenti, paure, desideri, ed ho capito che questa era per me la più grande palestra che potessi mai avere. Chissà se un giorno potrò dire di essere nel mondo ma non del mondo...”

Mia rispostina: "Essere nel mondo e del mondo... Il Sé è ovunque"

Osho e le donne – Scrive Ageh Bharti: “Una professoressa della Banaras Hindu University di Varanasi lesse un libro di Osho, intitolato Kranti Beej, che significa “I semi della rivoluzione”. Restò così profondamente affascinata dalle sue parole che partì per Jabalpur dal primo treno disponibile per incontrare Osho. Si sentiva estremamente irrequieta e sapeva che sarebbe rimasta in quello stato fino a quando...” - Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.com/2018/06/osho-quando-mai-vi-ho-detto-che-pratico.html

Treia. Nati per leggere - Manifestazione per la divulgazione della lettura a partire dalla primissima infanzia, portata avanti a Treia dall'assessora alla Cultura, Edi Castellani. Durante la manifestazione, che si è svolta il 16 u.s., sono state consegnate copie del libro "Guarda che Faccia" alle giovani mamme con i bambini in braccio...”

UE. Fuoco e fiamme – Scrive Salva le Foreste: “L'Unione Europea vara la nuova politica energetica e affonda ogni ambizione di leadership mondiale sulla protezione dell'ambiente. Infatti la nuova direttiva sulle energie rinnovabili approvata il 14 giugno 2018, e che sarà effettiva fino al 2030, continuerà a incentivare l’incenerimento delle biomasse, portando all’abbattimento di alberi interi, fino al ceppo, esclusivamente per la produzione (inefficiente) di energia elettrica...” - Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2018/06/la-ue-fa-fuoco-e-fiamme-avanti-con-le.html

India. Da luogo di conoscenza a luogo di veleni – Scrive G.W. : “La scorsa settimana 13 indiani che protestavano contro una fonderia di rame sono stati uccisi dalla polizia a Tuticorin, nel sud dell'India. La fonderia è accusata di inquinare l'aria e le falde acquifere. Ogni anno, quasi 200 ambientalisti vengono uccisi nel mondo, 4 alla settimana. Secondo l'Atlante della giustizia ambientale l'India ha il più alto numero di conflitti ambientali con 271 casi, perfino più di Colombia (128) e Brasile (101) e Messico (15). Tra il 2015 e il 2017, Global Witness ha contato 33 attivisti ambientali uccisi nel paese, molti dei quali in conflitti legati alla mafia mineraria..."

La sinistra liberale e la fame degli italiani – Scrive Giuseppe Masala: “E mentre la cosiddetta sinistra liberale e liberista porta avanti una strategia di delegittimazione e mostrificazione dell'avversario politico appaiono sempre più chiare le motivazioni che hanno visto esplodere il "fenomeno Salvini". La Coldiretti ci informa che 2,7 milioni di italiani si sostentano fisicamente grazie alle derrate alimentari donate delle varie associazioni del terzo settore...” - Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2018/06/la-sinistra-liberale-e-la-fame-dei.html

Livorno. Contro le guerre Nato– Scrive Rete Ambientalista: “Si è tenuta, il 15 u.s., una manifestazione a Livorno contro Camp Darby, deposito di armi, munizioni, materiali e attrezzature belliche per il fronte di guerra in Medio Oriente. La tragica guerra in Yemen e in Siria, al di fuori di ogni finalità NATO, al di fuori di quanto previsto dall’articolo 3 del Trattato nordatlantico, sul quale si basa la legittimità della presenza e dell’uso delle basi americane in Italia"

Come difendersi dal terrorismo – Scrive Claudio Martinotti Doria: “L'opuscolo "Difendersi da un attacco terroristico" di Carlo Biffani mi ha fatto venire in mente le frequenti scene che si vedono in numerosi film americani (sceneggiate a mio avviso non casuali) dove le potenziali vittime sono quasi sempre donne imbranate che seppur in pericolo di vita, anziché nascondersi avendone l'opportunità, si mettono a correre in piena luce e in mezzo alla strada, come se la loro vita dipendesse dalla velocità di fuga (magari con i tacchi a spillo), anziché nell'impiego della capacità di nascondersi o difendersi trasformando in arma qualsiasi oggetto a portata di mano...” - Continua: http://paolodarpini.blogspot.com/2018/06/ecco-come-difendersi-dal-terrorismo-e.html

Oggi, 19 giugno, mi raggiunge qui a Treia la mia amata compagna Caterina, sarà con me alcuni giorni per celebrare assieme il Solstizio Estivo. Di solito viene accompagnata dalla nostra cagnetta Magò, una docile e affettuosa bestiola che molti di voi avranno vista, durante le nostre passeggiate lungo le mura, quest'anno però non sarà così... Magò due giorni fa ha lasciato il corpo. Se esiste un paradiso ora è lì che ci aspetta, poiché anche un animale è una persona umana. Arrivederci Magò!

Nel credere non c'è verità - Un uomo studia libri su libri, ascolta e tiene grandi discorsi, cerca seguaci e diventa egli stesso seguace, inizia insomma a “credere” in un sistema, al quale poi si adatta come  fosse una "verità"; egli imposta ogni sua azione nel rispetto di uno schema sul quale erige una struttura “idealistica”, con essa ritiene di poter “istruire” gli altri e di poter esprimere “la verità”. Ma come è possibile che la verità sia trasmissibile, una cosa prestampata e immobile, un rigido ideale? Essa può esser “vera” solo se è vera nel fluire continuo della vita, assestandosi e adeguandosi alle circostanze correnti, essa non sclerotizza l'azione, essa respira con tutto ciò che esiste...” - Continua: https://www.terranuova.it/Blog/Riconoscersi-in-cio-che-e/Vivere-il-bioregionalismo-giorno-per-giorno-come-siamo-e-dove-siamo

Ciao, Paolo/Saul

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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

“Ci si può convertire da una fede all’altra, si può passare da un dogma all’altro, ma non ci si può convertire alla comprensione della realtà: credere non è realtà …” (Jiddu Krishnamurti)



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