Commento di Giorgio
Vitali: "Finalmente qualcuno, ed è proprio il benvenuto, ha
riaperto il discorso su Socrate. Alla luce di quanto fino ad oggi
sono andato leggendo e meditando, ed in relazione alle nuove
conoscenze di sociologia , semantica, antropologia religiosa, ritengo
utile esternare alcune mie considerazioni, che inevitabilmente
PARTONO da SOCRATE, perché Socrate, ce lo permettano i PRESOCRATICI,
Poeti Pensatori di un'epoca espressivamente MITICA, è all'origine
dell'evoluzione del pensiero dalla classicità ai giorni nostri....”
- Continua in calce al link segnalato
Commento di Ferdinando
Renzetti: “Qualcosa si muove! Sono d'accordo con Antony Ceresa
su Confucio e altro, mi piace filosofeggiare, ho apprezzato il
modo in cui Paolo ha introdotto il tema del dialogo
(http://paolodarpini.blogspot.it/2017/12/la-dolce-morte.html).
Si parla poco di Socrate, penso che abbia scritto le storie
fantastiche più belle nella storia della umanità. Socrate ha
influito tantissimo e risulta figura fondamentale, mi pare che
si chiami ermeneutica la nuova disciplina che si base sulla
reinterpretazione della filosofia socratica...”
La filosofia che non c'è
più – Scrive Paolo Sensini: “Un tempo la filosofia era una cosa
seria. Oggi è diventata puro vaniloquio imbellettato da concetti
astrusi e fumisterie ideologiche. Prendiamo un esempio a caso:
Donatella Di Cesare, ordinario di filosofia teoretica alla Sapienza
di Roma ed ermeneutica filosofica alla Normale di Pisa. Due tra le
cattedre "filosofiche" più importanti d'Italia. Per lei
oggi la cosa fondamentale si riassume nella parola "coabitazione",
nel senso che i cittadini europei devono spalancare le porte di casa
loro ai miliardi di "migranti intesi come cittadini del mondo",
accoglierli e mettersi in testa che tutto appartiene a tutti...” -
Continua:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/12/06/la-filosofia-che-non-ce-piu-ed-il-mondo-che-e-di-tutti/
Commento di M.G.: "Fosse
per me farei ritornare in vita, urgentemente, Aristotele, Platone e
Kant. Ma non è possibile. In Italia dobbiamo fare i conti con ciò
che la vita ci offre, ora! E l'unico filosofo che riesce abilmente a
rispondere sul tema dell'immigrazione è Diego Fusaro...” -
Continua in calce al link segnalato
Sadhana Forest – Scrive
CIR: “Perché piantare un albero? Perché è più facile piantare
10000 alberi che chiudere una fabbrica. Ecco perché. Da in paio di
giorni ho iniziato il mio periodo da volontaria a Sadhana Forest
insieme al mio bambino di 4 anni. Un esperienza meravigliosa che
consiglio a tutti. Queste persone stanno davvero facendo una grossa
differenza, ed è bello fare parte di un progetto cosi
importante...” - Continua:
http://retedellereti.blogspot.it/2017/12/sadhana-forest-piantiamo-gli-alberi.html
Italia. Glifosato vietato
– Scrive Rete Ambientalista: “Il glifosato in Italia resta
vietato. Resta il divieto dell’uso nelle aree frequentate dalla
popolazione o da “gruppi vulnerabili”, nei parchi, giardini,
campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili e
aree verdi interne a scuole o ospedali, ma anche in campagna in
pre-raccolta al solo scopo di ottimizzare il raccolto o la
trebbiatura...”
La consapevolezza
ecologica bioregionale – Scrive Stefano Panzarasa: “Quando nel
1996 a Monterufeno (Vt), dopo circa tre anni di frequentazioni e
amicizie varie, fu fondata la Rete Bioregionale Italiana, nonostante
le giuste proteste di Paolo D’Arpini (già allora Presidente del
famoso Circolo Vegetariano di Calcata), si decise di comune accordo
di non affrontare, o lasciare da parte, alcune tematiche
fondamentali, la caccia, l’allevamento, l’alimentazione...” -
Continua:
http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2017/12/bioregionalismo-ecologia-profonda-e.html
Uragani sessuati –
Scrive James Hansen: “Secondo un recente studio apparso su
Proceedings of the National Academy of Science, gli uragani che
portano nomi convenzionali da donna (come Katrina o Irma)
causerebbero più morti di quelli etichettati con nomi maschili. Il
risultato si deriva dai dati relativi ai tassi di mortalità per
causa dei fenomeni. Gli studiosi hanno ipotizzato che il fatto
potesse dipendere dalla percezione di maggiore pericolo insito in un
nome “maschio” - “Bruno”, per esempio, più minaccioso del
delicato “Camille” - cosicché la popolazione si preparasse
meglio a resistere alla perturbazione maschile. Per le tempeste
severe, dove un’azione protettiva avrebbe la maggiore potenzialità
di salvare le vite, la mascolinità o femminilità del nome
dell’uragano permette di prevedere il tasso di mortalità”,
scrivono i ricercatori, adombrando poi disdicevoli motivi
culturali...”
Geopolitica – Usa, Medio
Oriente e Nord Africa – Scrive Piotr: “...L'Europa, di una guerra
in Libano e in Iran non ne vuole sapere. Macron pur di riportare
Hariri in Libano e fargli ritirare le dimissioni si è esposto agli
schiaffoni diplomatici a Ryiad. E io non penso che gli USA faranno la
guerra all'Iran. Certo, cercano di mettere Teheran sotto pressione,
cercano di convincere Mosca a tenere a bada l'Iran. Ma una guerra
contro l'Iran non la faranno. Innanzitutto, se scoppiasse la guerra
lo Stretto di Hormuz sarebbe chiuso immediatamente (chi conosce come
è fatto il suo fondale sa che basterebbe mezzora) mettendo in
ginocchio l'approvvigionamento energetico europeo. Ma, ancora più
importante, oggi gli USA la guerra all'Iran non se la possono
permettere né per ragioni interne né per rapporti di forza
globali...” - Continua:
http://paolodarpini.blogspot.it/2017/12/geopolitica-usa-e-cambiamenti-in-corso.html
Commento di Padre Daniel
Maes: “La Siria e l'Iraq hanno completamente pulito il loro Paese
dai terroristi in pochi giorni, ma di questo non si trova alcuna
notizia nella stampa occidentale. La nostra stampa infatti non ci
parla neanche dell'eroismo dei soldati Siriani, o dei sacrifici del
popolo Siriano, o dei grandi sforzi di fornire tutti i possibili
aiuti umanitari ai bisognosi, o dell’inferno, dell'orrore, della
distruzione da parte dei terroristi, o dei massacri effettuati dalla
nostra Coalizione su civili innocenti, o sul modo in cui proprio gli
USA portano in salvo i leader prominenti dell’IS, o sull'entusiasmo
dei Siriani al momento della liberazione da parte dell'Esercito, o
sulla ricostruzione a cui partecipa tutto il Paese, o sui 440.000
Siriani che sono già ritornati dall'inizio dell'anno, e sui paesi
che cercano di ristabilire relazioni con Damasco...”
Spunti dal Giornaletto di
Saul – Scrive Adriano Colafrancesco a commento del Giornaletto di
ieri
https://saul-arpino.blogspot.it/2017/12/il-giornaletto-di-saul-del-6-dicembre.html?showComment=1512557895909#c2656908892318821257
-: “Caro Paolo, troppi gli spunti del tuo Giornaletto per
resistere alla tentazione di intervenire. Da Georgius Vitalicus con
la visione “favolistica” dei Vangeli a Ferdinando Renzetti con il
suo invito ad un nobilissimo simposio tra amanti della filosofia,
passando per Fulvio Grimaldi e il suo fermo (e sacrosanto)
accanimento sul “clericalismo”, figlio, come scrive, di un
“gigantesco inghippo planetario, radicato in una storia cominciata
2017 anni fa” (di Fulvio – pur se su fronti di vista esistenziali
diversi - apprezzo molti contenuti e, in particolare, uno stile
narrativo pieno di intensità e colore)… “ - Continua in calce al
link segnalato
Quirra. Teatro di guerra –
Scrive Mariella Cao: “Al Teatro Massimo di Cagliari fino al 14/12:
l'Avvoltoio. Quirra emblema della devastazione ambientale, delle
vite dilaniate dagli avvoltoi di turno, sacrificate sull'altare di
turpi businness. L’Avvoltoio si basa su una storia vera. Epicentro:
Quirra, un piccolissimo villaggio della Sardegna sud-orientale,
all’interno di un vastissimo territorio poco antropizzato e
destinato al pascolo brado che ospita, dalla metà degli anni ’50,
il più grande Poligono sperimentale d’Europa...” - Continua:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2017/12/lavvoltoio-teatro-massimo-di-cagliari.html
Fierucola a Chiesanuova di
Treia – Scrive Chiara Teloni: “Ciao Paolo, sono felice che
quest'anno facciate la Fierucola a Chiesanuova, l'oratorio per me è
un luogo molto importante sia per le persone speciali che lo abitano
e lo animano che per il ruolo sociale che riveste. Se non saremo
fuori l'8 dicembre verrò a farvi un saluto...”
Passeggiando a dicembre
per Treia, con il sole - Scrive Caterina Regazzi: “Stamattina, 6
dicembre 2017, al termine di una piccola ma bella passeggiata in quel
di Treia sono giunta ad una conclusione (ma sono avvezza a cambiare
le mie idee): non potrei mai e poi mai vivere qui lavorando. Quando
sto qui a Treia mi piace avere sempre tanto, tutto il tempo a
disposizione, a costo di annoiarmi quando non c'è niente, ma proprio
niente da fare e il tempo è freddo e uggioso per cui attira poco a
fare le mie passeggiatine. Dico "mie" perché sono le
passeggiatine a mia misura...” - Continua:
http://treiacomunitaideale.blogspot.it/2017/12/che-bello-stare-treia-senza-aver-niente.html
Ciao, Paolo/Saul
…...............................
Pensiero poetico del dopo
Giornaletto:
“Gli uomini non sanno
vivere tranquilli perché aspirano a 4 cose: lunga vita, fama,
posizione elevata e ricchezza, che, una volta raggiunte, rendono
l'uomo timoroso degli spiriti, timoroso degli uomini, timoroso
dell'autorità e timoroso delle punizioni. L'uomo allora è in
contrasto con la Natura... ed è governato dalle condizioni esterne.
Ma se egli vive secondo il suo destino, egli non desidererà queste
cose... sarà un uomo in accordo con la Natura e sarà governato dal
suo Io interiore” (Yang Chu)
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