Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

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giovedì 15 marzo 2012

Il Giornaletto di Saul del 16 marzo 2012 – Aldo Moro, OGM, Divina Commedia, Val di Non, Paola Botta Beltramo, matrismo e spiritualità naturale…

Piazza di Treia


Care, cari

Oggi me ne torno, assieme a Caterina, in quel di Treia. A cena siamo stati invitati da Adriana, per fortuna, così non dobbiamo preoccuparci di cucinare…

Come fece Aldo Moro (prima di essere fatto secco) - Scrive Marco Saba: “Recuperiamo l’idea di Aldo Moro di emettere biglietti di stato a corso legale senza bisogno di chiedere banconote in prestito a Bankitalia. Questa moneta di stato tra l’altro aveva l’importante funzione di immettere denaro senza debito che rendeva solvibile – almeno in parte – il sistema usuraio poiché serviva per pagare gli interessi per i quali il sistema bancario NON emetteva moneta e strozzava il paese (come invece ora fa). L’idea era stata copiata dal periodo fascista in cui tante opere pubbliche vennero finanziate a questo modo. Mentre l’analoga operazione di emettere Am-Lire da parte degli occupanti alleati fu una vera e propria opera di falsari che imposero la loro moneta a suon di bombardamenti addebitandola per lo più a debito pubblico (una perdita di circa 300 miliardi di lire dell’epoca 1943-1952, oltre a tutti i beni di cui si erano appropriati con questo denaro falso)…” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2012/03/14/no-allindebitamento-pubblico-dello-stato-con-bankitalia-si-allemissione-di-biglietti-di-stato-a-corso-legale-come-fece-aldo-moro/

Aggiornamento emergenza OGM – Scrive Paola, che ha raccolta informarmazioni da amici nel settore, in merito alle esternazioni di Clini sull’ingresso degli OGM in Italia: “Così mi è stato riferito: - Il ministro Clini effettivamente è a favore degli OGM (e ti pareva...), ma sta soltanto tentando di ammorbidire l'opinione pubblica italiana. Nessuna decisione è stata presa. L'autore del post si è fatto prendere la mano per far leggere il suo blog... Succede...-“

Mia rispostina: “Grazie, cara Paola per le precisazioni.. Puoi riferire però al tuo amico che non ho pubblicato la notizia per promuovere il blog.. non ne sento la necessità.. l'ho fatto solo perchè la fonte, il dr. Giuseppe Nacci, è persona attendibile e informata sui fatti.. Un caro saluto”

Basta con i testi razzisti – Scrivevamo un mese e mezzo addietro “Divina Commedia all'indice – Scrive Gherush 92, tra l'altro: “... l'insegnamento della Divina Commedia rappresenta una violazione dei diritti umani e la evidenziazione della natura razzista e antisemita del nostro paese di cui il cristianesimo costituisce l’anima. Le persecuzioni antiebraiche sono la conseguenza dell’antisemitismo cristiano che ha il suo fondamento nei Vangeli e nelle opere che ad esso si ispirano, come la Divina Commedia. Deve essere messo in evidenza il legame culturale e tecnico-operativo con i vari tentativi di esclusione e di sterminio, fino alla Shoah. Certamente la Divina Commedia ha ispirato i Protocolli dei Savi Anziani di Sion, le leggi razziali e la soluzione finale. Chiediamo, pertanto, al Ministro della Pubblica Istruzione, ai Rabbini e ai Presidi delle scuole ebraiche, islamiche ed altre di espungere la Divina Commedia dai programmi scolastici ministeriali...” (dal Giornaletto di Saul del 31 gennaio 2012).. La cosa è andata avanti parecchio.. ed ho raggruppato alcuni commenti più uno stralcio di un recente articolo di Maurizio Blondet qui: http://paolodarpini.blogspot.com/2012/03/divina-commedia-le-sparate-razziste-di.html

Napoletano anti Mosca - Scrive Lucio Piccolomini: "Ieri mi è corso un BRIVIDO LUNGO LA SCHIENA.... quando ho letto, sulla prima pagina del CORRIERE DELLA SERA, a firma dell'Alto Consigliere Diplomatico del Presidente Giorgio Napolitano, un articolo DI ESALTAZIONE DELL'ASSE ROMA-BERLINO.... E quel che è peggio, esso era siglato PURI PURINI.. IN FUNZIONE ANTI-MOSCA, SCRIVE QUELLO MEDESIMO!"

I pupazzi della Goldman Sachs – Scrive Paola Pica: “Lettera choc al New York Times di un banchiere dimissionario sulla vita in Goldman Sachs una delle prime banche d’affari nel mondo, il gruppo finanziario che ha dato tanti “tecnici” ai governi americani (e non solo americani), in particolare all’amministrazione Obama, a partire da Tim Geithner, il ministro del Tesoro. Nel j’accuse che il quotidiano newyorkese pubblica nella pagina degli editoriali e dei commenti Greg Smith, già capo dei derivati in Europa, Africa, Medioriente, parla di «un ambiente mai stato più tossico e distruttivo come ora» e che avrebbe smarrito l’etica e la cifra che un tempo ne faceva un’ istituzione del paese. «Niente di illegale» precisa l’autore, ma il «fare soldi» sembra oggi l’unica mission da inseguire anche a spese dei clienti che alcuni in banca chiamerebbero «muppets», pupazzi…” – Continua:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2012/03/addio-goldman-sachs-fabbrica-di-soldi.html

Commento di Alessandro Castelli: "Chi avrà ragione? Certo che come stanno andando le cose nel mondo, la "corsa a far soldi" mi sembra davvero reale (aumento a colpo d'occhio di benzina ogni giorno, di beni alimentari di prima necessità, chiusura di negozi e attività, ecc......). La fatica di andare avanti è tanta e la speranza che questo 2012 economicamente finisca, è un pensiero di tanti…"

Pesticidi in Val di Non - Scrive Gianluigi Salvador: "Gentili interlocutori, vi informo sulle derive dei pesticidi e loro impatti residuali nell'ambiente circostante. La presenza costante di pesticidi anche a decine di metri di distanza limita notevolmente la libertà di vivere normalmente la propria abitazione. Inoltre vi segnalo l'opera del Comitato per il Diritto alla Salute della Val di Non del febbraio 2012 che denuncia in Trentino gli effetti della deriva dei trattamenti e risultati di analisi con pesticidi trovati negli adulti, bambini, nelle urine, nei cibi, dentro le case, ovunque... Info. gianlu.cali@libero.it"

Commento di Giuseppe Altieri: "Bisogna immediatamente vietare l'uso di Pesticidi inutili e tossici, le tecniche biologiche sono più che sufficienti per produrre mele e pere in quantità... i bambini sono le prime vittime di questo scandalo senza fine. Intervenga la Procura della repubblica"

Leggi umane e naturali – Scrive Paola Botta Beltramo: “Alcuni anni fa un ragazzo mi raccontò che aveva consultato un libro, scritto con la psicotematica, per essere aiutato circa la scelta dei suoi studi e lavoro futuri. Lo consultò come l’autore gli aveva suggerito: aprendolo spontaneamente. La pagina scelta riproduceva un disegno ricco di simboli e recava in calce la scritta: “Non distoglierti mai dall’onestà”. Tutti sappiano che onestà significa rettitudine, lealtà, giustizia, amore di verità. Un anonimo filosofo recita: “Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero” Naturalmente l’argomento è foriero di molteplici interpretazioni e riflessioni perché la verità, e quindi l’onestà, sono relative alla coscienza e consapevolezza e perciò anche alle informazioni. Poiché la psiche umana è soggettiva, ciò che può essere considerato vero ed onesto per gli uni può non esserlo per gli altri, a prescindere da pensieri ed azioni da tutti considerati riprovevoli” – Continua: http://retedellereti.blogspot.com/2012/03/medicina-di-hamer-vangelo-blavatsky-nwo.html

Animali in viaggio - Scrive Andrea Zanoni: “Approvata la dichiarazione scritta sull'introduzione di un limite massimo di 8 ore per il trasporto nell'Unione europea di animali destinati alla macellazione. Si tratta di una pietra miliare della protezione degli animali in Europa. Da oggi, grazie a questo testo adottato dal Parlamento europeo, possiamo rivolgerci a Commissione e Consiglio affinché le 8 ore massime di trasporto diventino un obbligo inderogabile in tutti i 27 Paesi membri”.

Art. 18 verso la resa sindacale - Scrive Pino: "Imminente la svendita dell’art. 18. Non si tratta solo di interessi capitalistici, ma di un adeguamento planetario del sistema di lavoro. Una globalizzazione che oltre nel portafoglio delle imprese è prim’ancora nelle menti delle Istituzioni mondialiste. Si pensi che truffa che viene messa in atto, grazie alla complicità dei Sindacati. Dunque: attualmente le imprese per licenziare e ristrutturarsi devono investire molti soldi offrendo incentivi ai lavoratori in esubero. Questi ultimi sono poi liberi di accettare o rifiutare. Bene, ora si sta liquidando l’art. 18 accettando in cambio soldi per gli ammortizzatori. In pratica le imprese saranno libere di licenziare, anche senza il consenso del lavoratore, spendendo molto, ma molto meno di quanto avrebbero dovuto fare oggi"

Vittime predestinate – Scrive Maurizio: “Oggigiorno, di fronte ad uno spaventoso destino che tutti ci sovrasta, ovvero quello di diventare schiavi e carne di porco di una razza che si ritiene “eletta”, ci considera bestie parlanti e che per questo obiettivo è disposta a tutto, bisogna buttarsi dietro le spalle il passato. E’ assurdo e non serve a niente pensare e agire condizionati da fatti storici di altri tempi. Personalmente non rinnego niente, anche perchè in diecimila anni di storia la conquista, anche cruenta, l’espansione e il dominio è sempre stato una costante dell’uomo…” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.com/2012/03/lamento-della-vittima-predestinata.html

Cancellazione dal Giornaletto con rimprovero – Scrive Simone Sutra: “Ciao Paolo, è con rammarico che ti vorrei chiedere di togliermi dalla mailing list del giornaletto. Vorrei dirti che non è una cosa personale , ma nonostante l'affetto che ho per te, mi riesce difficile capire come si possa portare avanti un forum che ripete all'infinito le stesse tematiche della protesta, di un "laicismo" come lo definisci tu, che davvero non credo si possa conciliare con il ruolo dell'"osservatore" che credo a una persona spiritualmente consapevole tocchi; essere nel mondo ma non di questo mondo, e quindi non partecipare alle sue inique dinamiche se non per quel che è strettamente necessario; il più come dice il vangelo è "dal demonio" nel senso che abbassa fortemente il livello vibratorio per poi non risolvere veramente nulla a livello individuale e tantomeno globale, risultando così essere una trappola energetica bella e buona, uno spreco di tempo e di energia mentale. Questo l'ho sempre accennato nei miei interventi, ma ovviamente ognuno è libero di vedere le cose come crede, non ritengo di essere il depositario di una verità assoluta, però credo che in un contesto spirituale questo giornaletto non c'entra proprio niente. Non credo quindi in una "spiritualità laica" perchè secondo me una cosa esclude l'altra….” – Continua con mia rispostina ed aggiunta di un trattato su Maya, frutto della ricerca di Simone Sutra: http://saul-arpino.blogspot.com/2012/03/cancellazione-dal-giornaletto-di-saul-e.html

Commento di Lunaspina Di Avalon: "... e ognuno la pensa a suo modo come è giusto che sia ed ogni strada è personale e non esiste un giusto in assoluto come uno sbagliato in assoluto. Personalmente il rileggere temi mi aiuta a riflettere perchè ogni rilettura non è mai uguale e ...perchè io per prima non sono la stessa anche solo da un attimo all'altro. La mia energia non è la stessa e nelle riletture, nell'affrontare nuovamente temi di discussione colgo sempre nuovi insegnamenti e nuove riflessioni a cui non ero arrivata o che avevo considerato in differente modo. E penso anche che sia mia responsabilità essere sia di questo mondo in cui sono incarnata che non di questo mondo in quanto ricercatrice di realtà altre che magari posso chiamare spirituali. Del resto quando andavo in chiesa e seguivo messa i brani del vangelo venivano e vengono riproposti e riletti, immutati, per ogni giorno dell'anno eppure sono sempre oggetto di riflessione e condivisione e questo più o meno da 2000 anni a questa parte"

Ancora sul Giornaletto - scrive Aldo: “Caro Paolo poichè non leggo assiduamente il Giornaletto, considerato che dopotutto pur essendo iscritto, non vige alcun obbligo formale di lettura obbligatoria quotidiana e si puo finire con l'avere giornate piene o altri impegni perciò a volte lo leggo in parte altre volte non lo leggo a volte lo leggo tutto, ti chiedevo, visto che non lo so se lo hai gia fatto o meno, cose tipo sondaggi di gradimento, chiedere agli iscritti cosa piace e cosa no, cosa vorrebbero di diverso ecc.e a chi si cancella chiederne la motivazione”

Mia rispostina: “Ottimo consiglio!!!! Lo pubblico sul Giornaletto, sperando che venga raccolto e qualcuno invii la sua opinione in proposito. Ti ringrazio”

Permanenza nel Giornaletto – Scrive Arianna: “NO!!!! non voglio cancellarmi, certe cose le leggo con interesse e le divulgo; altre le salto... altre non le condivido..
comunque archivio con piacere tutti i numeri postati nell'apposita cartellina. ho delle difficoltà col blog e non riesco a mandare i commenti, ma è solo incapacità personale verso l'uso della tecnologia.... quindi se per te va bene, rimarrei volentieri tra i fruitori di questo appuntamento con il Giornaletto. Ciao e buona vita”

Femminino Sacro - Attraverso un giro di donne: Franca Chichi, Lasu Mira, Edhel Aur, riceviamo un bellissimo messaggio matristico spirituale di Llewellyn Vaughan-Lee: “Il Femminile è la Matrice della Creazione. Questa Verità è qualcosa di profondo ed elementare che ogni donna conosce nelle cellule del suo corpo, nelle sue profondità istintive. La vita proviene dalla sostanza del suo stesso essere. Lei può concepire e generare, partecipare al grandissimo mistero di portare un’anima alla vita. Eppure abbiamo dimenticato, o forse siamo stati allontanati dalle profondità di questo mistero, da come la Divina Luce dell’Anima crea un corpo nel grembo di una donna e da come la madre partecipa a questa meraviglia, offrendo il suo stesso sangue ed il suo stesso corpo a ciò che verrà alla luce…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2012/03/matrismo-e-spiritualita-il-femminile-e.html

Suvvia salutiamoci qui… e ricordatevi che cancellarsi dalla mailing list è facile, basta fare Reply con oggetto “cancellami” e sarete accontentati… Ciao, Paolo/Saul

…………..

Pensieri poetici del dopo Giornaletto:

"Non potranno BERE... che Coloro che hanno Risvegliato la FONTE in Loro Stessi"
(Vangelo di Maria Maddalena)

"There are no individuals; there are only food bodies with the knowledge 'I Am'." (Nisargadatta Maharaj)

Cancellazione dal Giornaletto di Saul e l'illusione delle forme.. "Tutto è maya..." di Simone Sutra

I cinque movimenti - dipinto di Franco Farina

Ciao Paolo/Saul, è con rammarico che ti vorrei chiedere di togliermi dalla mailing list del giornaletto. Vorrei dirti che non è una cosa personale , ma nonostante l'affetto che ho per te, mi riesce difficile capire come si possa portare avanti un forum che ripete all'infinito le stesse tematiche della protesta, di un "laicismo" come lo definisci tu, che davvero non credo si possa conciliare con il ruolo dell'"osservatore" che credo a una persona spiritualmente consapevole tocchi; essere nel mondo ma non di questo mondo, e quindi non partecipare alle sue inique dinamiche se non per quel che è strettamente necessario; il più come dice il vangelo è "dal demonio" nel senso che abbassa fortemente il livello vibratorio per poi non risolvere veramente nulla a livello individuale e tantomeno globale, risultando così essere una trappola energetica bella e buona, uno spreco di tempo e di energia mentale.
Questo l'ho sempre accennato nei miei interventi, ma ovviamente ognuno è libero di vedere le cose come crede, non ritengo di essere il depositario di una verità assoluta, però credo che in un contesto spirituale questo giornaletto non c'entra proprio niente. Non credo quindi in una "spiritualità laica" perchè secondo me una cosa esclude l'altra.
Insomma, il mio percorso mi porta lontano da tutto ciò, e quindi non me ne volere se ti chiedo di togliermi. Ciao, un abbraccio, Simon

.............

Mia rispostina:

Caro Simone, grazie per avermi scritto. Ben facesti ad esprimerti sinceramente, infatti é molto meglio dire ciò che si pensa senza reticenze o "rispetto umano" piuttosto che subire passivamente un qualcosa che non ci aggrada. Questa, secondo me, é "laicità" (infatti sono d'accordo con te sul futilità di perseguire pedestramente il laicismo).
Ti abbraccio con immutata simpatia ed affetto
Ciao, Paolo/Saul

P.S. Secondo me, l'"osservatore" può essere distaccato dagli eventi osservati, ma non li ignora e non rifugge da essi.

...............

Replica di Simone:

Ciao Paolo, solo un "contrappunto" sul tuo P.S. Ritengo un po' infelice la tua espressione "ignorare" e soprattutto "fuggire" che hai utilizzato in questo caso.
Non è fuga, ma rifiuto di essere coinvolti in manifestazioni di bassa qualità energetica, che riflettono solo lo stato di rimbambimento dell'uomo in balia di dinamiche impostegli da forme collettive ormai sclerotizzate e cristallizzate da fin troppo tempo.
Accettare la "realtà" ufficiale e parteciparvi nelle modalità in cui si esprimono i "corrispondenti" del giornaletto, e cioè anche con logiche contrappositive che però trovano espressione di scontro sullo stesso terreno e con le stesse armi, significa solo avallare quelle fruste e logore, inefficaci e imprigionanti dinamiche, che non fanno che reiterare lo stato di imprigionamento dell'uomo, perfetto carceriere di se stesso.
L'attribuire le colpe e gli effetti a cause (come le possibili soluzioni) sempre esterne a se stessi non è che la ripetizione virtuale di un vittimismo ormai si può dire geneticamente insito nella mente dell'uomo, una trappola sottile ed insidiosa che impedisce di vedere le vere soluzioni, sempre e inevitabilmente interiori, quando si è coscienti della propria natura spirituale, la nostra vera essenza, che trascende questo mondo fenomenico: una trappola che ti dice che non puoi mai essere tu l'artefice della tua vita, ma dipende sempre da altri o da qualcosa .
E' l'adeguarsi al livello della nostra natura spirituale l'unica soluzione, senza farsi coinvolgere nelle varie buffonate di questo sistema di vita (comprese le varie contestazioni e iniziative "alternative"), creato ad hoc per perpetuare se stesso, e per tenerti inchiodato alla macina con gli inganni più sottili (l'idea che si possa per esempio cambiare qualcosa di fondamentale cambiando colore politico dei governanti): elevarsi ad un livello mentale superiore, avulso e distaccato da questi parametri mentali, ti consente di vedere la foresta nel suo complesso, non albero per albero che ti sbarra la visuale. Questo non significa affatto fuggire: significa prendere questa vita per quello che è, un'occasione evolutiva, un apprendimento che non può prendere il via e usare come punto di riferimento le tracce fasulle disseminate da un sistema che ti vuol rendere sempre e comunque uno zombi asservito, anche quei cosiddetti "alternativi" e idealisti che credono che cambiare qualcosa a livello politico rappresenti davvero un cambiamento. (per questo mi facevano ridere tutti gli "incazzati" del giornalino che si scagliavano contro Berlusconi, che rappresentava per loro l'epitome della malvagità, e la scaturigine di ogni loro problema. Chissà se adesso hanno capito che non era l'uomo, ma il principio che sta dietro il sistema, ogni sistema, a metterglielo nel didietro) Questo atteggiamento per me è prendere in giro se stessi e soprattutto non riconoscere che il vero cambiamento viene sempre dall'interno, trasmutando se stessi in base a dinamiche di livello più elevato che non obbediscano al meccanismo di Maya, grande padrone del mondo. E ' il solito meccanismo della dualità contrappositiva, nero contro bianco, di cui francamente non se ne può più, perchè serve solo a ricreare sistemi apparentemente diversi ma perfettamente identici nella sostanza. Nel simbolo del Tao nero e bianco sono complementari e profondamente integrati l'uno nell'altro, mai contrapposti. Ogni contrapposizione è uno spreco di energia, proprio perchè alimenta energeticamente ciò contro cui ci si scaglia contro, cioè l'entità sottile nascosta dietro il sipario ingannevole delle apparenze, vorace divoratrice di ogni tipo di energia, che sia "pro" o "contro" (concetti quantomai primitivi come quello di "bene " e "male"). Certo se uno ha lo sguardo all'apparenza delle cose quello che dico è follia. Chi guarda un albero non ha idea di quanto siano profonde le sue radici, quelle che lo mantengono in vita. Ma nostro compito come interpreti della realtà è andare a monte degli eventi, vedere da dove traggono davvero la loro origine, che non è mai situata sul livello fenomenico, che è solo la punta dell'iceberg, mentre l'immensa mole ben più grande è sommersa e non visibile. Così sono le dinamiche terrene, solo l'ultima propaggine di dinamiche di natura ben superiore e potenti a livello sottile e vibratorio. Per questo non bisogna, se si vuol cambiare davvero qualcosa, agire sullo stesso livello fenomenico, perchè ci si riduce a schermaglie da burattini quali si dimostra di essere dando ragione e credendo come unica realtà possibile quella manifesta a livello materiale e adeguandosi ai suoi mezzi espressivi e alle sue dinamiche impositive: da questo tipo di logica nascono le guerre e ogni tipo di confronto violento fra gli uomini. Perfino la scienza fisica dice che ci sono realtà ben più fondamentali della materia, da cui ha origine la materia.
E' per questo che ti allego uno scritto, non di mia penna, ma frutto di mie ricerche sull'argomento, che ci terrei che tu leggessi.
Poi, sono aperto a qualsiasi commento. Ciao da Simon


Testo menzionato:

Maya, (parola che in sanscrito significa letteralmente “ciò che non c’è”) secondo l’antico pensiero mistico-filosofico indiano è l’illusione fenomenica, e, insieme, il mondo e noi stessi: la pseudo-realtà che ci appare tutt’intorno, ma anche spesso dentro, quella che chiamiamo “io” (la personalità effimera e passeggera di ogni incarnazione).
L’esistenza dell’uomo apparentemente separata da Dio (o sarebbe meglio dire dalla sua stessa condizione divina) è un’illusione, ma tale illusione deve essere da lui esperita, per permettergli poi di superarla e di comprendere la propria unità con Dio (con la sua natura divina).
Capire il codice, la struttura di Maya e dipanarne il velo, decodificarlo, è tutt’uno col conoscere la vera realtà e conseguire la pace interiore.
Maya e il suo potere sembrano non aver confini: abbracciano tutto, anche il mondo concettuale, anche l’intelletto e i suoi sforzi per spiegarsi le cose e districare l’inganno.
Il paradigma di Maya è un sistema di pensiero condiviso subconscio e automatico sia per origini che per funzionamento; è un modo di spiegare e prevedere il mondo, la manifestazione, l’uomo, e il divenire. E’ un paradigma di ordine superiore, non perchè sia “dettato” o “imposto” dall’alto, ma nel senso che sta alla base ossia è il presupposto di tutti gli altri paradigmi (in questa accezione”paradigma” è una sorta di metro di misura mentale in base al quale si formano le opinioni e i comportamenti: un sistema di valori in base ai quali la realtà viene delimitata in maniera funzionale ad essi, e in base ad essi appositamente “costruita”e interpretata e quindi accettata) del pensiero comune, dalla scienza all’economia.
Il famoso motto socratico “so di non sapere” non significa solo “mi rendo conto che so pochissimo, almeno in relazione a tutto quanto c’è da sapere”; ma anche, e forse soprattutto: “ho compreso che molte cose che noi riteniamo di sapere in realtà non è che le sappiamo, ma abbiamo invece solo convinzioni più o meno irrazionali ed erronee circa esse, che abbiamo ereditato e a cui ci adeguiamo, e siamo completamente avviluppati da una realtà illusoria; ossia, che gli strumenti con cui noi riteniamo di acquisire il sapere sono difettosi”. In altre parole, che la funzione del conoscere è ingannevole.
In questo senso Socrate si dimostra ben conscio che ciò che è comunemente considerato come certo è per lo più un inganno della mente, o dei sensi: questa sua consapevolezza ricalca il concetto di Maya, e la sua missione fu di aiutare i suoi discepoli a lacerare il velo di Maya guidandoli dapprima alla presa di coscienza dei loro profondi convincimenti circa certi aspetti della realtà, indi alla scoperta della fallacità dei medesimi, sino a liquidarli e a dischiudere una nuova prospettiva. Platone mise ben a frutto la lezione del suo Maestro quando descrisse la condizione dell’uomo nella parabola della “Caverna”.
Più sottilmente, possiamo osservare e riconoscere che la maggior parte di ciò che riteniamo oggettiva realtà non è realtà oggettiva, ma risultato di qualche giudizio e interpretazione nostri o ricevuti dall’esterno, e dei quali non di rado siamo solo vagamente consapevoli.
Se infatti sotto una data angolazione il reale appare tragico e ineluttabile, da un altro punto di vista ciò si realizza in parte a causa delle nostre scelte individuali/collettive, e in parte ad opera di condizionamenti artificiali volti a creare e ad alimentare un modo di pensare che ci costringe entro gli stretti confini di un circuito di illusioni, tanto convincente da rendere questa nostra “suggestione di realtà” così vera ed insistente.
Ognuno di noi nasce in un tessuto relazionale di siffatti giudizi, interpretazioni, valori, costrutti mentali, non dimostrati, non dialetticamente elaborati o integrati e sovente subconsci, socialmente tramandati ma trattati come la “realtà e basta”; emotivamente caricati da persone da cui dipendiamo fisicamente e psichicamente (i genitori in primo luogo) e che amiamo. Per tutta la nostra vita, ci impegniamo in attività sociali attuanti e comunicanti il pratico riconoscimento dei medesimi giudizi e interpretazioni, la loro condivisione.
Condividere queste idee, queste usanze, questi costrutti, queste “forme mentis”, è un requisito per la nostra integrazione nella società, ossia per trovarci sintonizzati, accuditi, socialmente accettati e riconosciuti dai diversi gruppi di cui diveniamo membri, iniziando con la nostra famiglia e continuando con la scuola, gli amici, la comunità religiosa, i colleghi ecc. ecc. Il porre in dubbio quei convincimenti , interpretazioni e valori innesca in noi un processo di differenziazione e individuazione che può metterci contro il gruppo o la società nel suo insieme, che a questo punto ci sente diversi, destabilizzanti, pericolosi. Un’alternativa è semplicemente estraniarci da tutto questo contesto, scelta che di solito è vissuta come dolorosa e destabilizzante della personalità. Per questa fortissima ragione ogni persona apprende (per lo più inconsapevolmente e in tenera età) a non evolversi per adeguarsi allo status quo; il che produce un’incapacità (di evoluzione interiore) appresa o costruita per via sociale. E’ su questa incapacità che si regge la società, che richiede zombi obbedienti e servitori sottomessi per poter funzionare o addirittura esistere (almeno così come la conosciamo). Porsi domande, interrogare la propria coscienza, ascoltare la voce dell’anima che dice cose contrarie ai sacri principi della società “civile” è praticamente un crimine, e lo era letteralmente nella società ipotizzata dal romanzo orwelliano “1984”, che ricalca una realtà non troppo dissimile dalla nostra.
Le informazioni e le credenze che ci sono state imposte non rappresentano l’intero quadro della realtà; quindi spesso percorriamo la nostra vita su una sola strada dell’esistenza, perdendo di vista una miriade di incredibili opportunità (tutte le conoscenze o ipotesi non ufficiali o “alternative” perché anatema per la scienza o per qualche altra istituzione che si è fatta custode della nostra gabbia mentale) , perché accettare credenze limitanti è come indossare una camicia di forza per tutta la vita. Le persone che scelgono di indossare questa “camicia” e di vivere nella loro gabbietta concettuale (e cioè la stragrande maggioranza della popolazione) non vedono altre diramazioni lungo il cammino; le loro credenze fanno letteralmente da paraocchi, nascondendo ed eliminando ogni altra possibile o probabile via o soluzione alternativa. Le nostre credenze condizionano o definiscono lo spazio che ci circonda, creando un imprinting elettromagnetico che attrae in modo conforme tutte le esperienza della vita (per la legge d’attrazione e di risonanza).
Le masse hanno strutturato la propria vita su di un atto di fede: per loro le credenze sono fatti assoluti, aspetti dell’esistenza la cui “verità” non può mai essere messa in dubbio.
Le credenze culturali sulla natura della realtà che governano la nostra esperienza provengono da profondità lontanissime nel tempo. Le credenze derivano da idee sulla realtà; queste idee poi si tramandano nel corso del tempo evolvendosi in fatti, e questi fatti sembrano confermare ciò che vediamo, ciò che ci è stato detto. Le idee in questo modo formano un anello di energia che continua a ricreare uno schema super-rigido di realtà attorno a noi, supportato dal massiccio contributo di energia della coscienza collettiva. Questo imponente supporto fondato su concetti culturali mai messi in discussione sostiene la struttura complessiva del mondo in cui viviamo. Le credenze di massa determinano una visione illusoria e manipolata della realtà di cui tutti noi ci siamo accordati di far parte; ogni giorno della nostra vita incontriamo questi accordi nelle nostre esperienze sociali, culturali, e di conseguenza anche in quelle personali.
Alcune tra le più influenti credenze di base che imprigionano l’umanità in un circolo vizioso di confusione senza fine derivano certamente da antichi miti sulle origini umane, come per esempio quello di Adamo ed Eva. Nei miti c’è sempre un fondo di verità, dato che essi, oltre ad essere un insieme di insegnamenti o credenze sulla natura della realtà alimentate per lungo tempo, sono anche una registrazione del nostro linguaggio ancestrale. Tuttavia la verità percepita dipenderà dal modo in cui l’evento viene recepito dall’immaginazione, perché è lì che nascono le interpretazioni. In particolare il mito – o meglio la favoletta, perché di questo si tratta - di Adamo ed Eva ha dato vita a una miriade di asserzioni percepite come delle verità indiscutibili: “la disobbedienza si paga” “solo Dio può tutto” “non ci si può fidare delle donne” “i serpenti sono esseri malvagi” “l’umanità non merita nulla, perché ha peccato sin dall’inizio” e via discorrendo. E così, in un modo o nell’altro, la vergogna e la debolezza sono alla base delle comuni interpretazioni di questa favola tanto cara agli uomini, che consacra il vittimismo, ovvero l’estremo stato di impotenza, in quanto credenza radicata culturalmente a livello profondo. Le credenze collettive creano quindi illusioni collettive; nel corso del tempo le credenze sono state manipolate e confezionate affinchè diventassero accordi accettati a livello di massa applicabili all’interno dell’esperienza tridimensionale. Le credenze di massa relative al potere di un’autorità esterna sono saldamente radicate nella nostra psiche; esse sono forti e vecchie, ma, come una foresta di sequoie, possono essere abbattute molto molto velocemente, sollevando tante domande sulla verità di chi noi siamo e sul perché riponiamo la nostra fiducia in entità (credenze, istituzioni, persone) che sono al di fuori di noi stessi.
A tutto ciò corrisponde, a livello individuale, la creazione di un “personaggio” di facciata che ci definisce e a cui aderire diventa il gioco obbligatorio di una Maya tutta personale. Essere completamente se stessi, anziché il personaggio che si crede (o si vuol far credere) di essere, è piuttosto difficile. Proprio per questo la maggior parte degli esseri umani finisce per credere (o fa finta di credere) al personaggio che si è creato. Sono pochissimi quelli che sono disposti ad ammettere di convivere con delle gravi falsità comportamentali: siamo, in genere, completamente sprofondati nei personaggi retorici delle nostre ipocrisie. Ne deriva che gli atteggiamenti con i quali ci proponiamo agli altri o a noi medesimi rendono difficilissima da ritrovare la via per incontrare veramente noi stessi.
Quell’essere che appena nato è quasi libero e privo di sovrastrutture, attraverso una diabolica congiura di educatori, o meglio di indottrinatori (spesso guidati dai genitori stessi) viene in breve tempo coercito a tal punto che finisce per sclerotizzare tutti i suoi atteggiamenti, al fine di evitare la mostruosa serie di frustrazioni, in agguato a ogni deviazione dal comportamento richiesto.
Il “personaggio” non è in cerca di autore, come quelli pirandelliani, in quanto l’autore lo ha già trovato; si comporta perciò nella maniera più subdola, si nasconde, si ammanta d’umiltà o dei vestiti preferiti dal mondo nel quale si è impegnato a vivere (al nostro posto). Riesce in genere ad ingannare sia il suo creatore come gli eventuali interlocutori.
Il “personaggio” è uno stratega: metterlo a nudo è il principale compito del vero ricercatore che, a questo proposito, si aiuterà con uno specchio pulitissimo, il solo in grado di riflettere le immagini del personaggio che sta agendo al suo posto. Come e dove trovare tale specchio spietato? Riconquistando il “ricordo” di chi siamo veramente: esseri appartenenti a una dimensione eterna, esistente al di fuori dal contesto spazio-temporale.
Fino a quando un’entità qualsiasi non viene oggettivata con un contorno definito, la coscienza è costretta ad identificarsi in essa strettamente: ciò significa che fino a quando non ci rendiamo conto che la nostra personalità (o meglio il “personaggio” che interpretiamo in questa sequenza spazio-temporale) è una “forma” temporanea, continueremo a pensare di esistere unicamente grazie al “vestito” che ci portiamo addosso.
Il fatto di cominciare a vedere il “personaggio” come qualcosa di diverso da ciò che siamo veramente ci consente innanzitutto di affrontare la vita di ogni giorno da un’angolazione altrimenti inconcepibile.
C’è da dire però che, quando i “personaggi” vengono scoperti, si arrabbiano sempre e a volte non ammettono di esistere. Ciò provoca la depressione degli uomini che li hanno creati e la gioia degli psichiatri che li prendono in cura. Pretendere di sopprimerli è inutile; la convivenza coattiva è invece difficile e porta a volte alla schizofrenia. E’ comunque necessario andare alla loro ricerca, al fine di conoscerne la natura; in tal modo scopriremo forse che essi sono il vero manto di cui la nostra natura si copre, per non essere svelata. La Maya buddista e induista non è quindi solo un coacervo di veli esterni: la distinzione fra fuori e dentro, in questo caso, è fonte di ulteriore illusione. Siamo NOI l’illusione, noi siamo il velo da sollevare; siamo noi l’illusionista del nostro mondo illusorio.
Ma forse ammettere e rendersi consapevoli di tutto ciò può risultare un po’ difficile: il nostro ego è infatti costantemente e faticosamente impegnato a mantenere in vita tutti questi parassiti, dedicando a questa operazione un’energia equivalente a quella di una centrale atomica; e la morte di tali “personaggi” ci terrorizza. Il nostro ego, disidentificandosi da tali mostri, teme di dissolversi e non permette alla nostra vera essenza di essere quello che è.
Come vedremo nel capitolo dedicato ai guardiani della “Matrice” (Vedi capitolo VI di questo stesso libro) e come vedremo nel prossimo capitolo dedicato alle religioni, esse svolgono un ruolo fondamentale nell’ambito di questo processo di irretimento della persona nell’inganno di Maya. Di solito, infatti, se nasci e cresci in un ambiente cattolico o islamico, diventerai cattolico, oppure islamico, e riterrai che la tua religione sia il non plus ultra, la massima e l’unica verità. Anche se le credenze di una data religione (o formazione politica, o scuola scientifica) sono indimostrate e addirittura confutate, devi nondimeno crederle e metterle in pratica come tutti gli altri, o sarai espulso dal gruppo e perderai l’amore, l’approvazione, l’accettazione, il sostegno anche materiale dei tuoi compagni, dei correligiosi, del capo, del falso guru (il guru vero sarebbe, al contrario, quello che ti libera da tutto ciò gradualmente, rispettando i tuoi tempi).
Le “incapacità” (di scrutinio interiore, di messa in discussione di questo stato di cose, infine di comprensione spirituale e di acquisizione di consapevolezza) impediscono il precipitare di questa “crisi”, ti aiutano a stare nel gruppo, da cui dipendi per i tuoi bisogni emotivi, esistenziali, sociali. Come dice Bertrand Russel: “la fede è un rigido insieme di convincimenti, che non può essere modificato dalla prova contraria”. La causa di questo suo non poter essere modificato dalla prova in contrario è l’incapacità appresa ( e cioè, come si diceva, una sorta di condizione di handicappati spirituali che non vedono – o non vogliono vedere- oltre la cortina fumogena della società prigioniera di Maya) e il bisogno oggettivo di appartenere a un gruppo organizzato, e l’esigenza da parte del gruppo o società che le forme pensiero condivise rimangano tali e quali.
Noi apprendiamo, in effetti, a vedere e trattare i convincimenti della società come se fossero fatti reali e percezioni dirette della realtà, anziché giudizi e interpretazioni; e, attraverso questa pratica comportamentale finiamo per perdere la facoltà e la motivazione di discriminare gli uni dagli altri. Apprendiamo a vivere come dati di fatto quelli che invece sono cumuli e concrezioni di giudizi e opinioni, sovente trasmessi da propaganda e pubblicità, che vanno a costituire un intero paradigma di pensiero, in quanto utili alla nostra integrazione sociale, religiosa e professionale o alla nostra gestione e manipolazione da parte di enti come la politica, lo stato, la religione ecc.
Alcuni di questi giudizi e interpretazioni hanno contenuto morale o sociale – che cosa è bene e che cosa è male, che cosa è giusto e che cosa non lo è, valori civili e politici come libertà e democrazia, gusti e mode – altri invece hanno contenuto antropologico e religioso – da dove viene l’uomo, qual è il vero Dio e che cosa vuole – altri ancora riguardano il modo di acquisire e certificare la conoscenza – lauree, carriere accademiche e professionali, ecc - e altri ancora infine sono molto profondi e riguardano la stessa natura del mondo e della realtà; qui si trovano le idee fondanti del pensiero e della gestione della materia riguardanti spazio, tempo, causalità.
Ovviamente alla stragrande maggioranza della popolazione non viene assolutamente in mente di mettere in discussione i paradigmi delle “certezze” ricevute/imposte; se fosse diversamente, è verosimile che la nostra vita sociale sarebbe del tutto diversa da come in effetti è, ed è attraverso le nostre illusioni e i nostri legami con esse che perdiamo la libertà e siamo dominati.
Se dedichiamo un momento a riflettere su tutto ciò, riconosceremo come tutto il nostro vivere (agire, pensare, volere, soffrire, gioire) presuppone quel paradigma, quell’insieme di giudizi, e non lo mette mai in dubbio. E non solo il nostro vivere quotidiano lo fa, ma anche la nostra scienza, la tecnologia, la legge, la guerra, il commercio ecc.
Le stesse fedi religiose, ancora prima di credere nelle rispettive divinità presuppongono e sono fedeli a quello stesso paradigma, quella cornice di realtà, come se fosse vero, e parlano il suo linguaggio.
E che dire del massiccio dogmatismo che permea il mondo scientifico? Esso ne è una funzione importantissima, e la scienza non potrebbe esserci senza di esso. La giustificazione per lo speciale trattamento della scienza, per adottarla come conoscenza ufficiale e neutrale dai governi (ossia il suo essere garantita come affidabile grazie al suo metodo qualitativamente distinto) è falsa, poiché la sua distinzione, la sua eccellenza si è dimostrata pure falsa. La giustificazione vera, dietro quella falsa, è il potere di fatto della scienza e della tecnologia: potere e capacità di produrre profitto sono così la fonte finale di legittimazione. L’asserzione che non ci sia conoscenza al di fuori della scienza altro non è che un’opportunistica favola, un modo di dirti: “guarda che non c’è nient’altro oltre ciò che ti diciamo noi: quindi vedi bene di sottometterti – e di comprare i nostri prodotti (il “prodotto” che la scienza ha da vendere sono le sue stesse risultanze, in base alle quali tutto un sistema commerciale, ma non solo, viene messo in moto: in fondo agli scienziati tutto ciò che importa veramente è essere messi su di un piedistallo e venerati come dei. Offrire proposizioni differenti dalla loro sacra parola potrebbe farli cadere da lassù, e non sono disposti a correre il rischio). Anche la psicologia, come le altre scienze occidentali, poggia sulla dicotomia della realtà, sul dualismo che abbiamo definito il paradigma di Maya.
Il primo passo di chi cerca la libertà dalla dominazione di Maya deve essere ineluttabilmente il riconoscimento e la sospensione dei giudizi e delle interpretazioni che costituiscono il mondo “creduto”, a cominciare dai più generali e fondamentali tra essi, che sono quelli relativi alla realtà come tale, all’idea e al riconoscimento del “reale”, quel paradigma che opera tacitamente, come un filtro o “stampo” dietro la nostra coscienza, dentro la nostra emotività, attraverso le nostre percezioni.
Spesso si è imprigionati nel piano mentale da forme-pensiero create dall’uomo, dall’illusione che sbarra momentaneamente tutte le vie d’uscita verso i regni delle realtà metafisiche, sovrasensibili. La maggior parte delle forme-pensiero che affollano il piano mentale trae la propria esistenza dal fatto che la mente inferiore è controllata dal desiderio, ed è il prodotto delle masse di uomini e donne ancora focalizzati sul piano astrale. Queste forme-pensiero originano in realtà dal regno delle idee, ma a causa dell’effetto deformante delle turbinose correnti e delle nebbie del mondo emotivo sono state piegate al servizio degli scopi egoistici dell’uomo. Queste forme-pensiero sono state trasformate nelle forme-pensiero che affollano e rafforzano il mondo dell’illusione, e sono quindi pochi coloro che si sottraggono al loro influsso rimanendo liberi dall’inganno.
Uno dei principali danni prodotti dall’illusione è che può dominare la mente a un punto tale da impedire l’ingresso di nuove idee. La capacità mentale dell’uomo rimane così limitata e bloccata dall’illusione, e il suo progresso viene ritardato, perché la persona vittima dell’illusione resta devoto e schiavo di un concetto soltanto parziale, o di un’espressione deformata, di un’idea o di un’ideale, e la verità nel suo insieme gli sfugge. E’ l’illusione che origina il fanatismo, l’idealismo astratto, ripugnanti applicazioni di idee distorte e di versioni confuse di uomini e donne dalla mente ristretta che vogliono imporre con la forza la loro visione distorta ai propri simili, senza ammettere neppure la possibilità di punti di vista differenti.E’ la nascita di queste idee distorte nella mente di personalità forti ma illuse che ha causato tanta miseria e sofferenza nel mondo. Quando queste idee erronee vengono imposte dai leader sotto forma di ideologie l’effetto può risultare catastrofico. Ma nel corso del loro sviluppo spirituale tutti devono inevitabilmente passare attraverso lo stadio della Grande Illusione, cioè attraverso l’errata interpretazione del mondo fenomenico da parte della mente. E finchè predominano il mondo fenomenico e la vita del desiderio l’individuo è confinato nei limiti di Maya, e inizia a spezzare questo influsso solo quando diventa consapevole dell’esistenza del mondo soggettivo (le dimensioni non viste) della realtà e , passo dopo passo, si sottrae alle trappole dell’illusione.

Simone Sutra


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Citazione sullo "spirito laico" del saggio che vive nel mondo, tratto dal Vashista Saram e da me commentato.

S. 27 – “Con apparenti emozioni e piaceri, con apparenti agitazioni ed asti, e con sforzo apparente nello svolgere ogni attività, ma senza attaccamento, gioca nel mondo, oh eroe! Essendo libero da ogni sorta di schiavitù, avendo raggiunto l’equanimità in tutte le situazioni, compiendo azioni confacenti, secondo la tua parte, gioca nel mondo, oh eroe!”

Commento – Un Jnani (conoscitore della Verità) fa la sua parte nel mondo, come ogni altro. Ma le sue azioni e le sue emozioni che sono aldilà di esse, sono solo apparenti. Egli può esultare o sembrare depresso ma in realtà non è così (si ricordi qui la descrizione data del Cristo come Dio e come uomo allo stesso tempo). Allo stesso modo il saggio sembra preparare e perseguire progetti, sembra fare tutto ciò che compie un uomo del mondo ma egli conosce l’irrealtà di tutto questo. Come in un gioco od in una commedia egli svolge meramente la sua parte e non viene toccato da quel che accade. Questo in conseguenza del suo stato di equanimità ed assenza di desideri.

Paolo/Saul

martedì 4 ottobre 2011

Il Giornaletto di Saul del 5 ottobre 2011 – Terra finita, Carlo Dorofatti, San Francesco, Samahin, Kali Yuga, Vita senza Tempo...

Care, cari,

Nel 2.200 l'umanità per sfuggire all'estinzione sarà costretta ad abbandonare la Terra e cercare di colonizzare altri pianeti. Questo sempre se i ritmi di crescita demografica non si arresteranno e se non si bloccherà l'effetto serra. I disastri climatici da oggi a quella data saranno di un crescendo impressionante sia come forza distruttiva che come frequenza. Tutto questo non è fantascienza! E' quanto afferma il noto astrofisico britannico Stephen Hawking che ha attentamente analizzato il trend di crescita della temperatura sul pianeta e l'incidenza in progressione quasi aritmetica dei disastri climatici dal 1995 ad oggi....” - Continua: http://paolodarpini.blogspot.com/2011/10/terra-apocalisse-sicura-con-la.html

A commento dell'articolo soprastante scrive Guido Dalla Casa: "L'andamento attuale può durare solo pochi anni. Altro che 2200! ci sono chiari segni che i processi attuali si interromperanno entro breve tempo. Penso che entro questo decennio si innescherà qualche fenomeno per far cessare i processi in corso. Temo che tutto ciò non sarà indolore, ma è inevitabile"

Mia rispostina: “La penso anch'io così... ma ho rispettato l'opinione dell'autore...”

Scrive Alma Maria Dawson: "Gandhi per me Buddhista pura è sempre stata una figura discussa. Come può un uomo che predica la non violenza,stringere la mano ad un assassino come Hitler?"

Mia rispostina: "Cara Alma... quando quel fatto è avvenuto non era ancora scoppiata la guerra ed Hitler non sembrava quel cattivo ragazzo che apparve poi... D'altronde se un non violento, od un buddista, non cercasse di mantenere buoni rapporti con tutti che non violento sarebbe...? Ed in fondo Gandhi strinse la mano anche ai dominatori inglesi, che sicuramente in India avevano fatto più danni di Hitler..."

Scrive Lorenzo Merlo: "Ciao Paolo, non credi che parlando, ma anche pensando, ci rendiamo estranei alla natura del Sé o del Tutto? Nel caso condividessi, forse si può procedere facendo presente che parlando, pensando, agendo, ci vincoliamo necessariamente alla dimensione razionale (che - si possono trovare argomenti - include la materialistica e la psicologica - sebbene escluda l'emotiva). L'ambito, razionale in questo caso, fa la verità. La sua verità...” - Continua:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2011/10/04/spiritualita-laica-dove-il-ragionamento-ne-il-sentimento-possono-arrivare/

Scrive Laura Bianchi: "Un mega parco eolico nelle zone di Pesaro Urbino... nell'ultimo lembo a nord delle Marche, terra di Raffaello e Rossini, luoghi in cui si intrecciano storia e leggende, dove le colline incontrano il mare e si custodisce un patrimonio artistico straordinario fatto di antichi borghi medievali, siti archeologici, austeri castelli, chiese solitarie..."

Replica di Andras Kocsis a Carlo Consiglio, in merito all'ipotetica sofferenza delle piante: “Secondo studi scientifici,,, anche le piante possono soffrire,,, Seguendo la Tua logica Caro Carlo, molti esseri viventi possono essere mangiati, torturati ammazzati dall'uomo, solo perché non "possono provare dolore",(almeno nel senso che noi intendiamo).Ideologia falsa. Ma i Vegetariani, meritano tutto rispetto da noi schifosi "ognivori ",,, come i gay dagli eterosessuali. Ciò che contesto, quando una categoria piccola, vanta, fa "pride", proselitismo e via dicendo cosi. Noi che mangiamo "cadaveri" da millenni, non possiamo essere vessati, condannati, come i non fumatori dai fumatori,nella logica della difesa delle "minoranze".Intendiamoci,,, non potete considerarvi superiori! Solo "diversi ". La diversità è bello,,, Tutto qui”

Scrive Simone Sutra: “Nient’altro che se stessi e Anima e realtà di Carlo Dorofatti (Nexus edizioni, 2010 e 2011). Il motivo per cui questi due testi sono recensiti insieme è perché si completano a vicenda, e a mio parere sono uno il seguito ideale dell’altro, oltre al fatto che alcuni degli argomenti proposti nel primo libro vengono ripresi ed ampliati nel secondo...” - Continua:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2011/10/04/recensioni-di-simone-sutra-nient%e2%80%99altro-che-se-stessi-e-anima-e-realta-di-carlo-dorofatti/

Scrive Francesco: "Ciao Paolo, il 26 e 27 maggio 2012 stiamo organizzando un evento a Viterbo su Peter... ci dai una mano? Sono sicuro di Si. Noi vorremmo fare una mostra fotografica e video con lettura di alcuni suoi "pezzi" e magari qualche recitazione. Se hai idee, materiale o ..."

Mia rispostina: "Carissimo Francesco, credo che la cosa sia inseribile nel contesto della Biennale d'Arte Creativa di Viterbo, alla cui prima edizione (2009) Peter partecipò attivamente però, siccome io sono nelle Marche, dell'organizzazione generale se ne occupa Laura Lucibello, anch'essa buona amica di Peter: ti chiedo di prendere contatto con lei.."

Si avvicina Samahin, quest'anno lo celebriamo a San Severino Marche nel casale di collina di Lucilla Pavoni, vi segnaliamo le coordinate ed i numeri telefonici per prenotare. L'incontro è all'insegna della condivisione amicale, ognuno porta qualcosa di vegetariano per la cena. Nel pomeriggio Sonia Baldoni, di Vivere con Gioia, ci accompagnerà in una spianatella solitaria per compiere un certa cerimonia magica.. Leggete tutto: http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2011/10/31-ottobre-2011-samahin-san-severino.html

Scrive Marilina Veca: "Invito alla VI Edizione di "DANZANDO NELLE DIASPORE. TEMI, RITMI E DIGRESSIONI" SABATO 5 NOVEMBRE TEATRO SACRICUORI VIA MAGLIANO SABINA 33 ROMA (PIAZZA VESCOVIO 9) PER I PROGETTI DI RINASCEREONLUS/AMICIZIAITALOSERBA, NELL'AMBITO DELL'INIZIATIVA ARCA DI PACE E PER PROMUOVERE I PROGETTI DELLA L.A.V. LEGA ANTIVIVISEZIONE. Info. rinascereonlus@yahoo.it"

Scrive Sathya Sai Baba: “In questa epoca di Kali, gli esseri umani si stanno muovendo come bestie crudeli. La compassione e l’amore stanno scomparendo. Vivere con ostentazione è all'ordine del giorno. Ognuno può vantare di amare Dio. Quasi uno su un milione è un vero amante di Dio. Deridere Dio durante i periodi di avversità e lodare Dio in condizioni di prosperità non può essere chiamato vero amore di Dio. L’Amore Divino è quello che non indietreggia di fronte alle difficoltà e non esulta nella prosperità, e rimane ugualmente sereno in tutte le circostanze. La vita è piena di vicissitudini, che sono transitorie. Il vero amore non deve essere influenzato dal benessere o dalla sventura. Finché siete pieni di odio, il mondo apparirà come un mondo pieno di odio. È solo quando l’amore è sviluppato che il dualismo del bene e del male può essere trasceso, e la gioia di Unione con il divino sperimentata...”

Scrive Antonello Ricci: "Giovedì 6 ottobre, ore 18.00. Biancovolta – spazio Arci, via delle Piagge 23, VITERBO. TUSCIA TERRA DI POESIA. Ricordi, immagini, paesaggi, presentazione del libro di versi di Paolo Carlucci... una iniziativa per tutti quelli che pensano alla poesia e al paesaggio ma anche al turismo, all'economia, allo sviluppo del territorio, convinti che queste cose non si escludano a vicenda, che se ne possa parlare insieme..."

Scrive Marco Bracci: “Presidio contro la missione militare in Afghanistan, con i democratici afghani Sabato 8 ottobre a Milano via Mercanti angolo Piazza Cordusio, ore 16:00”

Scrive Giorgio Vitali: “Un messaggio d'amore, amore autentiko perché nato fra le interferenze internettistiche, cioè attraverso lo strumento di comunicazione della contemporaneità, condito e sublimato (non corrosivo...) con il PENSIERO OLISTICO in tutte le sue infinite sfaccettature come ambiente, natura, ritologia pagana, paganitas autentica, spiriti dei boschi, cristianesimo mistico e materialistico, incontro e fusione col pensiero indiano, sincretismi vari, opzioni naturaliste fino ad arrivare alla cura e guarigione di vacche da allevamento uso parmigiano....
Ecco perché abbiamo potuto apprezzare la presentazione di questo nuovo libro, Vita Senza Tempo, durante un incontro nella piccola ma graziosa sede della “trattoria” bio-vegetariana Zuccallegra di Bracciano, il 2 ottobre 2011...” - Continua:
http://retedellereti.blogspot.com/2011/10/giorgio-vitali-due-quori-e-qualche.html

Nonché, sullo stesso entusiasmante tema, scrive Caterina Regazzi (con commento aggiunto del sottoscritto): “Eccomi qui, ancora una volta seduta davanti al pc, questa volta a Treia, per fare un piccolo resoconto di questo breve ma molto intenso viaggio con Paolo.... Ma la vita non è tutta un viaggio verso l'ignoto? Quando si parte, di solito, le nostre tendenze mentali, ci fanno prefigurare già ciò che si dovrà vivere, ciò che le circostanze in cui ci andremo a trovare ci presenteranno sul palcoscenico della recita: gli attori, la scenografia, le battute da dire, le movenze in cui atteggiarci ed in cui gli altri attori si atteggeranno, persino i costumi (cosa mi metterò addosso per fare questo o quello?)....” - Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2011/10/tre-giorni-in-viaggio-con-gandhi-e-san.html

Commento di Noemi Longo: “Grazie Paolo e Caterina per l'incontro...e anche se velocissimo... sapevo avrebbe avuto molta importanza, la stessa che poi ho riconosciuto e percepito durante e dopo avervi incontrati. Era piacevole sentirvi leggere delle vostre conversazioni...e non avrei voluto interrompervi, pensavo che mi piacerebbe leggere il vostro libro ma non ho avuto modo di comprarlo, pensavo che Paolo per come racconta di se nel paese di calcata sembrerebbe avere molto in comune con un certo Varnina; un personaggio luminoso narrato nelle pagine del libro della mia amica Daria... ....Poi ho pensato che sarebbe stato bello se vi avessi riportati con me a Roma...così da sentire le vostre voci leggere ancora del vostro amore....ma forse non sarebbe stato di vostro gradimento...perché il viaggio di ritorno è stato molto piacevole ma rumoroso... apparte qualche breve considerazione circa la serata, abbiamo chiacchierato un po' e i ragazzi mi hanno fatto ascoltare della musica indiana... :-) Grazie per l'ospitalità...anche se per poco, mi son sentita a mio agio, e questo è importante”

Sia fatta la volontà di Dio... Vi saluto con gioia, vostro Paolo/Saul

…........

Pensieri poetici del dopo Giornaletto:

"I find that somehow, by shifting the focus of attention, I become the very
thing I look at, and experience the kind of consciousness it has; I become
the inner witness of the thing. I call this capacity of entering other
focal points of consciousness, love"
(Sri Nisargadatta Maharaj)

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Dedicata a San Francesco

Godi

Oh cuore mio
godi godi godi
con gioiosa leggerissima
eppur profonda emozione
di tanta partecipazione
della natura al disegno divino.
Fa tua nella visione
lo stormir degli abeti
nella carezza affettuosa del vento
il volar leggiadro delle creature del cielo
lo sbocciar festoso
delle piccole umili creature dei prati
grate anche soltanto del dono
di un raggio di sole.
Fa tua
la profonda partecipazione
del tuo respiro
grato del nutrimento finalmente pulito
portato ad ogni cellula.
E fa ancora tua
la stupefatta meraviglia
che la tua anima riconosce nel creato
scorgendovi
un piccolo anticipo
del Ritorno a Casa.

(Franca Chichi)

domenica 15 novembre 2009

Il Giornaletto di Saul del 16 novembre 2009 - Il perché di Saul, integratori, Laura Lucibello, spiritualità laica, Massimo D'Alema & Silvio Berlusconi

Care, cari,

prima che la Mondadori se la comprasse il Berlusca fecero in tempo a pubblicare una libro sul "mangiar sano", in cui fu inserito anche il nostro "circoletto", volete leggere la pagina?:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/11/15/cronache-commenti-testimonianze-ufficiali-memorie-sul-circolo-vegetariano-vv-tt-di-calcata-–-“il-mangiar-sano…”/

Mi scrive Simone Sutra: "Mi parlavi di una certa signora Braghin che avrebbe scritto una lettera sui tarocchi, mi sembra di aver capito in risposta al mio racconto apparso sul sito. Ma non l'ho vista. Deve apparire sul sito o sul "Giornaletto di Saul"? Poi mi dovrai spiegare la scelta di questo nome che ricorda atti apostolici, persecuzioni e complotti cristiani e giudaici, nonchè atmosfere farisaico-ebraiche. La mia non è una critica, beninteso, solo una curiosità - i miei gusti in materia ovviamente non devono avere attinenza con le tue scelte.."

Mia rispostina: "...Il commento della signorina Braghin è stato pubblicato sul Giornaletto di Saul, che veramente ti avevo mandato, comunque puoi andare a leggerlo sul Blog, dove troverai anche la spiegazione del perché questo nome "Saul":
http://saul-arpino.blogspot.com/2009/11/il-giornaletto-di-saul-del-10-novembre.html

Scrive l'AVA: "Giovedì 19 novembre ore 17,30 in piazza Asti 5/a Roma, presso la sede dell’ Associazione Vegetariana Animalista, conferenza del Dr. Giorgio Vitali, Chimico, presidente Infoquadri, sul tema: INGANNEVOLI, PRESUNTI BENEFICI DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI. I dati scientifici che dimostrano l’inutilità e spesso il danno degli integratori alimentari. - Ingresso libero"

Scrive We have a dream: "Il 21 novembre 2009 alle ore 20:00, presso il teatro Orione di Roma in via Tortona 6, l’associazione "we have a dream" organizza un’iniziativa di beneficenza dedicata all’Ambiente, il cui titolo è un gioco di parole tra "concerto" e "sconcerto" per sottolineare lo sgomento che proviamo di fronte ai disastri ambientali in corso. Info: cell. 331-5609908 - associazione@wehaveadream.info -"

Scrive Doriana Goracci: "Mia nonna non ci credeva che erano andati sulla Luna ma mia nonna era una credente nata e vissuta in Africa, come la mamma sua: tutte italiane. Purtroppo sono umane e sono morte, glielo farei vedere volentieri quanto è vero che l´Acqua è stata trovata sulla Luna e sulla Terra ce n´è sempro di meno, a parte quella salata e quella avvelenata... Ma c´è sempre una potenziale Bomba Risorsa Santa a portata di mano per le future generazioni, che dispensa Acqua: "Acquasantiera Elettronica è semplice, pura ed innovativa. I fedeli non dovranno più intingere le mani nelle vecchie acquasantiere, ma basterà attendere qualche millesimo di secondo e l´acqua arriverà dall´alto, come un segno divino. Un piccolo spruzzo, azionato dal sensore in grado di riconoscere la presenza della mano, darà la giusta e necessaria quantità di acqua prima del segno della croce. Un simbolo dei tempi che cambiano, della nostra fede che segue e comprende la modernità."

Scrive Mondo in Cammino: "12 DICEMBRE 2009 - ASSEMBLEA DI MONDO IN CAMMINO CASA "MADRE ENRICHETTA" (EX VILLA TUMEDEI CASALIS), VIA CARIGNANO 105, CARMAGNOLA (FRAZIONE SAN GRATO) TORINO. Info: info@mondoincammino.org -"

Mi scrive Caterina: "...domenica sono stata due ore al mercatino dei polli, sino alle 9, con tante chiacchiere piacevoli e anche gratificanti. Un signore mi ha detto che di tutti i veterinari di servizio lì al mercatino (che siamo un dozzina) io sono la più simpatica perchè vado in mezzo a loro a parlare. E' molto bello, loro mi conoscono, sanno chi sono, e tanti di loro mi parlano, oltre che del lavoro, anche di cose loro personali...... ed io sono sempre stata una buona ascoltatrice...."

Scrive Marco Damilano: "...l'appoggio di palazzo Chigi alla candidatura D'Alema non resterà senza ricadute italiane. Più che uno scambio, una convergenza di opinioni. "Per la sinistra la sua nomina in Europa significherebbe l'uscita dalla palude. E sulla questione giustizia e sull'invadenza delle toghe D'Alema la pensa come noi", spiega Mario Valducci, tra i più vicini al premier. "L'accordo sulla riforma della giustizia consentirebbe ai due leader, Berlusconi e D'Alema, di concludere per il meglio la transizione italiana". E non solo: aprire il canale con Casini e con il Pd permette al Cavaliere di strappare a Fini la patente di uomo del dialogo sulle riforme. È questo il Grande Patto che sogna Berlusconi. Il Pd ci starà? Di certo nel giorno della richiesta di arresto per Cosentino nessun esponente di spicco del Pd ha pronunciato la parola dimissioni per il sottosegretario. In compenso, nelle stesse ore, è arrivata l'autocritica su Mani pulite: "Cavalcare Tangentopoli per la sinistra fu un errore". Parola di Massimo D'Alema..."

Nel sito del Circolo Vegetariano ho pubblicato una lettera "meditata" oppure "profetica", non so come definirla, in cui Laura Lucibello esprime tutta la sua verità sugli strani rapporti interecciati che si sono creati fra noi:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/11/15/laura-lucibello-che-scrive-e-paolo-d’arpini-che-legge-“…personaggi-in-cerca-di-una-storia-vera-perduti-in-un-fiume-di-parole-in-piena…“/

Nel blog "Altra Calcata... altro mondo" ho inserito una letterina aperta inviata alla sottosegretaria alla Sanità, onorevola Francesca Martini:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2009/11/quel-ghigno-di-dalema-lettera.html

Null'altro che salutarvi con stima, vostro Paolo/Saul
.............

Pensiero poetico del dopo Giornaletto:

Ognuno è un cantastoria
tante facce nella memoria
tanto di tutto tanto di niente
le parole di tanta gente.
Tanto buio tanto colore
tanta noia tanto amore
tante sciocchezze tante passioni
tanto silenzio tante canzoni.
Anche tu così presente
così solo nella mia mente
tu che sempre mi amerai
tu che giuri e giuro anch'io
anche tu amore mio
così certo e così bello.
Anche tu diventerai
come un vecchio ritornello
che nessuno canta più.

Gabriella Ferri

martedì 10 novembre 2009

Il Giornaletto di Saul dell'11 novembre 2009 - Fine del mondo, bioregionalismo biocentrismo?, i due Faperdue, saggezza, pomidori verdi, Luciano Laffi

Care, cari,

qualcuno era preoccupato che nel 2012 arriva la fine del mondo? Niente paura la fine non è prevista per quella data... arriva prima:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/11/10/opzioni-militari-scie-chimiche-risiko-metereologico-colpi-di-uragano-strane-invenzioni-inondazioni-artificiali-onde-ultra-corte-dalla-fantascienza-%e2%80%a6-no-da-il-sole-24-ore/

Mi scrive Angelina: "... è proprio la separazione che genera dolore, o forse che fa scattare "l'allarme rosso".....Mmh.... L'"apparenza".... "Riconoscendo sarai riconosciuto"....... noi mostriamo o gli altri "catturano"? Comunque lo so, che il discorso era rivolto a me.... Non volevo farti pensare che non avessi capito; forse ho "giocato" con le parole, come spesso e volentieri capita anche a te, ma il Bagatto questi giochi li conosce, e ne conosce molti altri! Lo so che non potrò mai "essere separata da te né tu da me" e intendevo proprio questo con il discorso di assenza/presenza.... di luce/ombra.....e di "te dentro me"..... L'amore umano si riduce all'istinto primordiale e su un piano materiale si riduce in "passione" ed è uno specchio per le allodole..... Quello che fa soffrire la maggior parte delle persone è la loro non-elevazione e non-comprensione del "divino" che alberga nei nostri cuori e che il corpo è solo uno strumento..
PS: grazie per avemi definita "Saggia", da te è proprio un "complimento" ma sai quanto sono ottenebrata dall'orgoglio e dalla mancanza d'umiltà.... non sono affatto Saggia, forse per questo vado ancora vagando con la lampada in mano....."

Mia rispostina: "... Per imbrogliare (tipico del Bagatto, che rappresenta la Scimmia) in questo gioco dell'io diviso mi diverto con il blog ed il Giornaletto di Saul Arpino... così fingo di essere due e pure (all'occorrenza) tre, o sei, o nove, o dodici... e molti di più, molti molti di più... alla fine l'io è talmente confuso che deve per forza ritornare a se stesso... Te la ricordi vero la storia dei sette saggi a Delfo? Dichiararsi saggi ed essere presi per pazzi o dichiararsi pazzi e negare una verità evidente? Né l'uno né l'altro... direbbe il Buddha, mentre io con la forza della devozione e dell'amore dico "sii saggia" e dichiaralo al mondo senza vergogna né presunzione!"

Mi scrive Giovanni Faperdue: "Caro Paolo, grazie per aver diffuso il mio appello "Salviamo il Bullicame". Ti ricordo che nel giornalismo viterbese ci sono due Faperdue (2x2=4?). Il primo è il fratello maggiore Gianfranco già corrispondente Ansa e il secondo è Giovanni. Nel caso di "Salviamo il Bullicame" è Giovanni che si sta battendo per questa missione"

Mia rispostina: "Caro Giovanni, finalmente ho potuto soddisfare la mia curiosità in merito alla parentela fra te e Gianfranco, che già conobbi parecchi anni fa quando era all'Ansa -appunto. Mi ero sempre domandato se foste parenti od omonimi... ed oggi, in seguito al mio errore ho scoperto l'arcano... Beh, veramente pensavo a te ed ho scritto Gianfranco, perché avevo appena letto la prima pagina di La Tua Voce dove appunto compariva un suo articolo, comunque come hai appurato l'indirizzo mail è corretto: giovannifaperdue@libero.it - Cari saluti e tienimi sempre al corrente sui tuoi movimenti ed iniziative.."

Mi scrive Caterina: "..Ieri sera c'era qui Maria, sono d'accordo con lei che andrò a prendere i suoi pomodori verdi, che sarebbero finiti nel compost perché ormai non maturano più e, insieme a Marisa (un'altra sorella di cui non ti ho mai parlato, una brava cuciniera) faremo insieme marmellata di pomodori verdi e pomodori verdi fritti, come quelli di quel film delizioso di tanti anni fa. Stamattina ho trovato le ricette, semplici semplici, più tardi te le trascrivo. Stasera vado a vedere "Le vite degli altri", un film sulla vita culturale della Germania est controllata dalle spie della Stasi... nell'ambito di una serie di manifestazioni organizzate dal Comune di Spilamberto per l'anniversario della caduta del Muro di Berlino. Tu ti ricordi dove eri in quel momento, in quelle ore?"

Mia rispostina: "Sai che non ricordo quando è caduto 'sto muro? Sì mi pare in questo periodo dell'anno, l'avevo pure scritto in qualche articolo ma ora non so... che mese che giorno che anno...?"
Scrive Leila Nicoletti: "Domenica 22 novembre 2009, organizzo a Bracciano, un corso di alimentazione naturale, con consigli pratici, in modo che le persone possano avere delle informazioni utili per sé e per la propria famiglia su come cucinare, conservare, scegliere gli alimenti più adatti per l'età e le varie necessità. Info: leilan@libero.it - 329.1149049"

Scrive Peter Boom: "Sonia Alfano incontra la Città di Viterbo. Un evento che vuole essere occasione per discutere temi nazionali e locali inerenti la libertà di informazione, la lotta al malaffare nelle istituzioni e l'importanza della partecipazione dei cittadini nella politica attuale e futura. Viterbo, DOMENICA 22 NOVEMBRE h.18 - SALA DELLA PROVINCIA, VIA SAFFI n.49"

Mi scrive Simone Sutra: "Sì, mi ha fatto molto piacere che tu abbia pubblicato la prima pagina del mio libro sui Tarocchi. Se poi si potrà dare vita a una tavola rotonda virtuale (open forum) sul tema, ancora meglio. Interessante la tua idea del giornalino informatico!"

Sul blog "Altra Calcata... altro mondo" pare che io sia riuscito a pubblicare una comparazione sinottica fra l'antica visione biocentrica dei filosofi greci ed il moderno "bioregionalismo" inventato dagli americani (me lo sto portando appresso da diversi giorni):
http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2009/11/bioregionalismo-centrato-sulla.html

Nel sito del Circolo Vegetariano ho pubblicato una memoria della bellissima e magica giornata dell'8 novembre 2009, in cui è stato commemorato l'artista Luciano Laffi, la mostra delle cui opere è in corso a Calcata dallo scorso 31 ottobre:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/11/10/calcata-commemorazione-di-luciano-laffi-sempre-presente-nel-cuore-della-gente-che-lo-ama%e2%80%a6-ma-anche-nella-psiche-collettiva-dell%e2%80%99umanita%e2%80%a6-natura-fisiologia-arte-spiri/

Vi aspetto domani, intanto ciao a tutti, vostro Saul/Paolo
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Pensieri poetici del dopo Giornaletto:

Vieni, sediamoci intorno ad un tavolo e parliamone.
Dici che ho rubato il tuo tempo, che sei stanca di aspettarmi.
Dici che evito di guardarti negli occhi, che fingo di non averti accanto.
Dici che la prossima volta non partirai senza di me.
Ma ora calmati, non alzare la voce, in fondo sei solo la Morte, non sei mica Dio.

Viaggiatori d'Occidente, Giancarlo
...............

Quando ci separammo,
fra silenzio e lacrime,
coi nostri cuori infranti,
lasciandoci per anni,
il tuo viso divenne freddo e pallido,
più gelido il tuo bacio;
in verità quell'ora già annunciava
il dolore presente.
Se dopo tanti anni
ti dovessi incontrare, in che modo
potrei salutarti?
Con silenzio e lacrime.

George Gordon Byron