Ursula von der Leyen rieletta capo della Commissione Europea. Nessuno ne dubitava. Dopotutto è la democrazia. La neo ri-eletta condanna Orbán per la sua personale “missione di pace” ed informa che ”Dobbiamo investire di più nella difesa e nella sicurezza…” Peskov ha commentato: “i piani di Ursula von der Leyen di trasformare l’UE in un’unione di difesa indicano che l’Europa è orientata alla militarizzazione e allo scontro”.
Il regime di Kiev stava preparando un attentato a Putin con la partecipazione diretta e il finanziamento degli anglosassoni, ” ma gli è andata male”. Lo ha affermato in un briefing il rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.
Zelensky si è recato a Londra, per consultarsi con il destituito comandante in capo delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny, ora in carica di ambasciatore in Inghilterra.
Zelensky chiede all’Occidente di consentire attacchi in profondità agli aeroporti russi. Lo ha affermato al vertice della Comunità europea. Il regime di Kiev ha precedentemente attaccato gli aeroporti militari russi con i droni, ora Zelensky chiede la revoca delle restrizioni sugli attacchi con armi occidentali a lungo raggio.
USA. Due vecchietti allo sbaraglio. Il contrasto tra Biden e Trump non appare così netto. La gente vede semplicemente due anziani e impopolari aspiranti presidenti. La società americana è in crisi e la potenza americana è in declino. ”La performance disastrosa di Biden nel recente dibattito con il suo antagonista ha alimentato la già crescente sensazione che la democrazia americana sia in pericolo, indipendentemente da chi vincerà a novembre”, ha affermato il Financial Times.
Salto di livello. Dopo la guerra all’ultimo ucraino la NATO passa alla guerra all’ultimo europeo? Il presidente polacco Duda, punta di diamante dell’Alleanza, ha affermato che “la vittoria della Russia sull’Ucraina potrebbe portare ad una guerra diretta con la NATO.” E Duda esprime l’opinione collettiva di una buona metà della leadership della NATO.
All’ONU subito dopo l’intervento del delegato israeliano sul processo di ”normalizzazione” in Palestina si sono sentite grida provenienti dal pubblico, si pensava ad una protesta invece si è scoperto che si trattava di “clacker” appositamente invitati dall’ufficio israeliano. Il Segretariato dell’ONU lo ha confermato, definendo i disturbatori “ospiti della delegazione israeliana”. Il comportamento israeliano all’ONU ha da tempo sollevato molti interrogativi: il personale della missione permanente del Paese trasforma regolarmente il lavoro diplomatico in una buffonata.
Il Giornaletto di Saul
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