Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

giovedì 18 luglio 2024

18 luglio 2024. La pagina delle ultime “brutte” notizie…



Ursula von der Leyen rieletta capo della Commissione Europea. Nessuno ne dubitava. Dopotutto è la democrazia.  La neo ri-eletta  condanna Orbán per la sua personale  “missione di pace” ed informa che ”Dobbiamo investire di più nella difesa e nella sicurezza…” Peskov ha commentato: “i piani di Ursula von der Leyen di trasformare l’UE in un’unione di difesa indicano che l’Europa è orientata alla militarizzazione e allo scontro”.

Il regime di Kiev stava preparando un attentato a Putin con la partecipazione diretta e il finanziamento degli anglosassoni, ” ma gli è andata male”.  Lo ha affermato in un briefing il rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.

Zelensky si è recato a Londra, per consultarsi con il destituito comandante in capo delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny, ora  in carica di ambasciatore in Inghilterra.

Zelensky chiede all’Occidente di consentire attacchi in profondità agli aeroporti russi.   Lo ha affermato al vertice della Comunità  europea. Il regime di Kiev ha precedentemente attaccato gli aeroporti militari russi con i droni, ora Zelensky  chiede la revoca delle restrizioni sugli attacchi con armi occidentali a lungo raggio.

USA. Due vecchietti allo sbaraglio. Il contrasto tra Biden e Trump non appare così netto. La gente vede semplicemente due anziani e impopolari aspiranti presidenti.  La società americana è in crisi e la potenza americana è in declino.  ”La performance disastrosa di Biden nel recente dibattito con il suo antagonista  ha alimentato la già crescente sensazione che la democrazia americana sia in pericolo, indipendentemente da chi vincerà a novembre”, ha affermato il Financial Times.

Salto di livello. Dopo la guerra all’ultimo ucraino la NATO passa alla guerra all’ultimo europeo? Il presidente polacco Duda, punta di diamante dell’Alleanza,  ha affermato che “la vittoria della Russia sull’Ucraina potrebbe portare ad una  guerra  diretta con la NATO.”  E Duda esprime l’opinione collettiva di una buona metà della leadership della NATO.

All’ONU  subito dopo l’intervento del delegato israeliano sul processo di   ”normalizzazione” in Palestina  si sono sentite grida provenienti dal pubblico, si pensava ad una protesta invece si è scoperto che si trattava di “clacker” appositamente invitati dall’ufficio israeliano. Il Segretariato dell’ONU lo ha confermato, definendo i disturbatori “ospiti della delegazione israeliana”. Il comportamento  israeliano all’ONU ha da tempo sollevato molti interrogativi: il personale della missione permanente del Paese trasforma regolarmente il lavoro diplomatico in una buffonata.


Il Giornaletto di Saul

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