Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

sabato 22 aprile 2023

25 aprile e dintorni...



La nostra Costituzione, nel titolo di apertura, doveva avere la parola

“ANTIFASCISTA” (COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ANTIFASCISTA ITALIANA).

Venne discusso nel gruppo dei 75 membri della Commissione per la  Costituzione. In quella sede venne richiamato lo spirito dell’amnistia del giugno 1946 (pochi giorni dopo la proclamazione della Repubblica) paragonandolo al valore divisivo della parola Antifascista.

Venne richiamata la Costituzione con l’attenzione sul comma 2 dell’Art. 1: “La sovranità appartiene al popolo, . . .” e, quindi, esattamente l’opposto del popolo durante il fascismo: il popolo suddito del RE, Sovrano; e ottemperante al fascistico “credere / obbedire / combattere”.

Nel 1947 l’analfabetismo superava il 50%.

La sera di lunedì 29 dicembre 1947, giorno della conoscenza della Costituzione, alla famiglia riunita (Padre, madre e 6 figli; età massima 63 anni; minima 10 anni), il Padre commenta la bellissima Costituzione notando n. 5 discrepanze.

La prima era l’assenza della parola “Antifascista” ben scolpita, tra le parole Repubblica e Italiana. Alle ore 00:01 del 1° gennaio 1948, con n. 8 calici, contenenti un uguale contenuto di spumante, venne festeggiato il passaggio da “sudditi” a Cittadini del popolo sovrano ringraziando del riscatto - voluto e realizzato - la lotta Partigiana contro il fascismo e il nazismo. 

Vito Nicola De Russis


Nota:

Il testo originario:

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

[Gazzetta Ufficiale 27 dicembre 1947, n. 298 ]

IL CAPO PROVVISORIO DELLO STATO

Vista la deliberazione dell’Assemblea Costituente, che nella seduta del 22 dicembre 1947 ha approvato la Costituzione della Repubblica Italiana;

Vista la XVIII disposizione finale della Costituzione;

PROMULGA

La Costituzione della Repubblica Italiana nel seguente testo:


Testo così modificato dall’art. 1 della legge cost. . . . . . .


COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ANTIFASCISTA ITALIANA

[Gazzetta Ufficiale . . ]

IL CAPO PROVVISORIO DELLO STATO

Vista la deliberazione dell’Assemblea Costituente, che nella seduta del 22 dicembre 1947 ha approvato la Costituzione della Repub- blica Antifascista Italiana;

Vista la XVIII disposizione finale della Costituzione;

PROMULGA

La Costituzione della Repubblica Antifascista Italiana, annualmente

ricordata il 25 aprile, anniversario della Liberazione, nel seguente testo:

Vito Nicola De Russis ottobre 2022

Cosimo De Russis dicembre 1947



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