Saul Arpino ritorna…
Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…
Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.
A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..
Vostro affezionato, Saul Arpino.
Ulteriori repliche:
RispondiEliminaCaro Paolo, grazie per la risposta, ma a me interessa sapere se hai capito quello che ti ho spiegato e se lo accetti (magari rileggi bene gli email precedenti).
Mi sa che veramente non riusciamo a capirci...
Il punto è che non è la stessa cosa come dici tu nominare Dio o Dea anche se poi uno fa riferimento alla laicità e al Nondualismo.
Giusto accettare le posizioni diverse sul giornaletto ma a me interessa chiarirmi con te.
Il rimprovero parte dal fatto che sulla gravità di continuare a nominare Dio come se niente fosse dovrebbe esserci più chiarezza ma tu vuoi rimanere nel vago...
A me interessa sapere se mi hai capito o no, e poi il mio non è un credo che io voglio imporre, le ricerche di Marija Gimbutas sul periodo in cui Dio non esisteva (e si viveva meglio) sono una verità scientifica che ormai non può più essere confutata. Di articoli ne ho già scritti (vedi Un Antico Futuro ma pare servano a poco...).
Comunque ora che anche grazie alla tua spiegazione esaustiva sulla spiritualità laica, ho anche capito meglio, la questione ancora di più ripeto è che se vogliamo essere laici allora teniamoci stretto il senso del sacro ma lasciamo perdere le divinità (Dio sopratutto ma anche la Dea o altro).
Scusa se ti ho rimproverato, ma se tu che hai tradotto Berry e conosci la Gimbutas nomini ancora Dio accostandolo poi alla Dea come se niente fosse (anche se nel solo linguaggio) sono costretto a fartelo notare dato che stai sbagliando.
Vedi, nel tempo anche io ho smesso di fare cose sbagliate, non te la prendere, che male c'è? Ammettere gli errori può anche essere una bella forma di saggezza.
Comunque fai come credi, sei rimasta, oltre Mariagrazia, l'unica persona che potrebbe capirmi, se non ce la fai rimani sempre il mio amico-fratello.
Un abbraccio, Stefano Panzarasa
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Caro Stefano, ti rinnovo l'invito a scrivere un articolo esaustivo sul tuo pensiero... Per quanto riguarda il mio "sentire" laico... e le mie posizioni sulla spiritualità in generale ne sei già al corrente. Buon lavoro! Paolo
Risposta di Stefano Panzarasa con segnalazione articolo pubblicato:
RispondiEliminaReplica di Stefano: “Caro Paolo, un articolo sul tema te lo inviai già ed è stato pubblicato su http://www.terranuova.it/Blog/Riconoscersi-in-cio-che-e/Le-mie-tre-idee-sul-Bioregionalismo-l-ecologia-profonda-e-la-consapevolezza-ecologica -. Era l'articolo che partiva da Gianni Rodari e la proposta di cancellare (senza pietà - parole sue) la parola "Guerra" (e io poi ero passato alla parola "Dio"). Non ho mai avuto risposte da nessuno, nemmeno critiche...”