Care, cari,
così anche noi ci siamo
fatti un caldo natale.. Caterina ed io l'altra sera siamo andati a
cantare con Aria di Stelle a Vignola, nella calda ed accogliente casa
di Mara. Lì nel salotto c'era una bella atmosfera natalizia con
tanto di albero pieno di palle e di luminarie (albero artificiale,
tranquilli) su un comò c'era anche un bel presepe bianco. Era tanto
tempo, da quando ero bambino, che non vivevo una simile atmosfera. E'
stato bello ascoltare le note dell'harmonim suonato da Tina con
grande tranquillità e maestria. Altre ragazze suonavano i cembali e
tamburelli ed io ho anche battuto il tempo con le mani, soprattutto
mentre Ivan, che suonava la chitarra, intonava Arunachala Shiva. L'ho
sentito come un "Ritorno a Casa" (in senso spirituale).
Abbiamo cantato anche il Gayatri Mantra come lo canta Upahar. Insomma abbiamo molto sentito la Presenza della Santa India. E
stavamo persino al caldo, come ad Arunachala. Di tanto in tanto Mara
raccontava qualche storia edificante invitando noi tutti a
comportarci bene per il prossimo anno. Poi, parlando di Benares e
andando sul tema dei malati e sofferenti, per cui bisognava pregare
affinché si "compisse il loro bene" (non solo nel senso
che guarissero ma che si compisse il loro destino qualsiasi esso
sia), Mara si è raccomandata dicendo che in caso di suo decesso
"dovete fare una bella festa, niente lacrime". Mi sono
trovato d'accordo, poiché questa in cui ora siamo è "una valle
di lacrime" ed una volta che abbiamo lasciato il corpo si spera
che il calvario sia finito.... Comunque prendiamocela comoda... Come
diceva quel prete cristiano pregando Dio: "rendimi distaccato
dalle cose del mondo come lo furono i padri del deserto, ma non
subito... aspetta ancora un po'..."
Abbiamo lasciato a Treia
le due galline Ciccì e Coccò con tre nidi alternativi a
disposizione. La cosa è stata fatta durante i festeggiamenti per la
Madonna dell'8 dicembre u.s. Dovendo preparare l'orto per la
cerimonia sacrale, con spargimento delle ceneri del bagolaro
tagliato, ed approfittando della preziosa presenza di Maria Miani,
che di orti e galline se ne intende parecchio, sono state spostate
tutte le potature degli olivi ed i rami del bagolaro "defunto"
in modo da creare dei ripari per le nostre gallinelle. Infatti
avevamo notato che Ciccì e Coccò, essendo volatili fedeli alla
specie, preferivano ripararsi fra i cespugli o su mucchi di
sterpaglie, rifiutando categoricamente di rintanarsi nel riparo di
plastica approntato precedentemente. Maria è stata un po' ad
osservare quali fossero i luoghi preferiti dai due grandi uccelli e
lì ha creato bei mucchi di ramaglie e foglie, in modo che le due
galline si sentissero protette e nel loro habitat congeniale. Questo
alla faccia di chi pensa che le galline "preferiscono le
gabbie". Un riparo è situato sotto alcuni cespugli sempreverdi,
in cui io personalmente ho incastrato una cassetta di legno
rinforzata. Un altro è posto sotto il poggiolo, sotto un nido di
piccioni, ed un altro ancora a fianco di un archetto in muratura
stipato di arbusti secchi e ricoperto da ramoscelli verdi. Insomma le
due galline sono a tutti gli effetti, malgrado provenissero da un
allevamento intensivo, ritornate alla loro natura. E questo ci fa
molto piacere e ci ispira fiducia per il momento in cui anche l'uomo
dovrà tornare alla natura.... - Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2013/12/treia-anche-i-polli-sono-uccelli-lo.html
Ecovillaggio al mare –
Scrive Meditamare: "Siamo in progettazione e preparazione per la
costruzione del ns ecovillaggio del sole, trattando e cercando
terreni adatti vicini al mare per clima e bellezza, dolcemente
coltivabili biologicamente... l'ecovillaggio sarà vegetariano a
tendenza verso la decrescita dei consumi superflui, con alimentazione
quasi vegana igienista crudista, rispettoso delle diverse
spiritualità di ognuno e degli animali e tutta la Natura, senza uso
di sostanze nocive (fumo, nicotina, alcohol,...) .." - Continua:
http://retedellereti.blogspot.it/2013/12/imperia-meditamare-progetta-un.html
Quel che serve per la
sovranità – Scrive Antonio Pantano: "1 Un vero STATO! Non il
presente, SUBORDINATO, mani a piedi a potenze ESTERE (USA, GB,
Svizzera, Germania, potenze scandinave, Russia, potenze arabe,
Israele, ecc. e ... Vaticano - che NULLA ha da spartire con FEDE e
RELIGIONE) e loro INTERESSI, rappresentati dai grandi gruppi apolidi
BANCARI. 2 Un sistema STATALE gestito realmente dal Popolo, con
obbligo di RENDICONTO istantaneo. 3 Un criterio STATALE di gestione
della Banca Centrale ad esso SUBORDINATO soprattutto nella creazione,
distribuzione e gestione del denaro. 4 Un sistema STATALE,
controllato dal Popolo in tempo reale, di GESTIONE dello intero
SISTEMA BANCARIO, cui si DEVE OBBLIGARE l'emissione di FATTURA per
ogni introito e addebito al cliente, così che su ciò OGNI MESE esso
corrisponda al FISCO imposta adeguata. Ciò IMPORREBBE, nel contempo,
l'automatica IMPOSIZIONE FISCALE ad ogni operazione monetaria
esercitata dalla Banca Centrale. 4.1 Da ciò scaturisce che il SOLO
GETTITO FISCALE proveniente dalle attività bancarie, permetterebbe
di ALLEVIARE ogni imposizione fiscale verso gli INDIVIDUI TUTTI, al
fine di destinare il resto di NECESSITA' solo sugli UTILI delle
attività produttive tutte. 5 Non considerare attività da
tassare: la Sanità, l'Educazione (non ho scritto "istruzione",
che è attività per gli animali!), le Opere Pubbliche, la Giustizia,
la Cultura e la creazione artistica. Mi limito a tali indicazioni! I
"rapporti" con l'estero (attivi e passivi) andrebbero
a GONFIE VELE! Ma, conditio necessaria: SPARIZIONE dalle attività
umane di chiunque, fino ad oggi, abbia avuto impegni pubblici di
sorta - nello Stato, parastato, e attività complementari (obbligando
costoro a RENDICONTO sugli ultimi 50 anni!). Utopia? No! Islanda,
Ungheria e pochi altri Stati sono su tale via! Buone feste, ora
necessarie per MEDITARE i miei suggerimenti (redatti in 10 minuti!)"
Forconi ammansiti da
Francesco. La rivoluzione può attendere – Scrive Vincenzo
Mannello: "Un Papa che deve dire? Gli ultimi saranno i primi,
secondo dottrina. Ma questo nell'aldilà, in terra nessuno ci sta a
crepare di fame, specie in Italia. Ecco quindi opportuno
riconoscimento ai Forconi. I quali, malgrado lo strumento che
richiama Belzebù, sono più pacifici di una guardia
svizzera. Vediamo così saldarsi, senza voler offendere nessuno,
l'asse Bergoglio-Forconi. Protestare e dialogare senza violenza."
- Continua:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2013/12/forconi-ammansiti-da-francesco-la.html
Commento di Orazio: "Tu
ne quaesieris (scire nefas) quem mihi, quem tibi finem di dederint,
Leuconoe, nec Babylonios temptaris numeros. Ut melius quidquid erit
pati, seu pluris hiemes seu tribuit Iuppiter ultimam, quae nunc
oppositis debilitat pumicibus mare Tyrrhenum: sapias, vina liques et
spatio brevi spem longam reseces. Dum loquimur, fugerit invida aetas:
carpe diem, quam minimum credula postero..."
Roma. PD ed alfaniani
palazzinari – Scrive Salviamo il Paesaggio: "Il coordinamento
romano del Forum Salviamo il Paesaggio sostiene l’assessore alla
Trasformazione Urbana di Roma Capitale Giovanni Caudo, contrario alla
proroga di un anno della delibera 70 dell'amministrazione Alemanno,
che consente ai costruttori di edificare senza mettere a disposizione
contestualmente le opere pubbliche, e dunque i servizi, necessari ai
cittadini. Purtroppo la proroga è passata con il voto di Pd ed
ex-Pdl"
Letta, bella napoli,
renzie.... - Scrive Gianni Caroli: "Perché questo governo
“deve” assolutamente durare almeno fino al 2015? Assegnati gli
appalti EXPO, si “devono” approvare le ben più lucrose VARIANTI
richieste dagli “amici” e trasferire all’estero il malloppo..."
Il seme di Natale –
Scrive Michele Meomartino: "Se penso al Natale, così come i
racconti della natività ce l’hanno descritto nei Vangeli, con un
bambino piccolo e inerme adagiato sulla mangiatoia, l’immagine del
seme si fa spazio in me a suscitare alcune riflessioni nell’intreccio
tra il reale e il metaforico. Mi chiedo: “Esiste un essere vitale
così piccolo che contiene tutta la potenza della vita come il seme?”
Gli basta un pugno di terra, un po’ d’acqua e il tempo che scorre
per rinnovare il miracolo della vita..." - Continua
Energia per la vita –
Scrive Teodoro Margarita: "Mi sento confusamente, agitatamente,
impetuosamente. Vivo. Finalizzerò tutta questa energia? Devo
spaccare legna, scrivere ad amici lontani, articoli per Terra Nuova,
contattare associazioni, gruppi, centri sociali per tuffarmi
nell'impresa di dar vita ad un Coordinamento lombardo contro gli Ogm,
in vista dell'Expo 2015, Monsanto a Milano... una vita non basta per
lottare ed amare, per leggere, per coltivare e per pensare. Ci
proverò, stando nel flusso dei sentimenti, naufragare e riemergere.
Mandela ha detto che il vero eroe non è colui che vince sempre ma
chi sa rialzarsi dopo ogni sconfitta. Lo ascolterò..."
Intervista su Pressenza –
Scrive Olivier Turquet: "Paolo D’Arpini è il portavoce della
Rete Bioregionale Italiana e presidente del Circolo Vegetariano
VV.TT.. L’ho conosciuto grazie al suo infaticabile “Giornaletto
di Saul”, bollettino giornaliero del Circolo Vegetariano ove
diffonde notizie e commenti su numerosi argomenti avvalendosi di una
rete immensa di collaboratori; gli scrivo ogni tanto anch’io i miei
commenti (e mi ha assunto….) ma soprattutto siamo diventati amici.
Così ho pensato di intervistarlo e questo è il risultato di uno
scambio di email e conversazioni telefoniche...." - Continua:
http://www.pressenza.com/it/2013/12/bioregionalismo-spiritualita-laica-ecologia-profonda/
Siete contenti? Se sì
bene, altrimenti pazienza... Ciao, Paolo/Saul
..................................
Pensieri poetici del dopo
Giornaletto:
"Guardare le cose con
ottimismo o benevolenza non significa essere stupidamente ingenui e
permettere agli altri di approfittare della nostra buona disposizione
d’animo. Significa avere la saggezza e l’intuizione di muovere le
cose in direzione positiva, considerandone l’aspetto migliore pur
rimanendo concentrati sulla realtà." (DAISAKU IKEDA)
..............................
"Ci impegniamo, noi e
non gli altri,
unicamente noi e non gli
altri,
né chi sta in alto, né
che sta in basso,
né chi crede, né chi non
crede.
Ci impegniamo:
senza pretendere che gli
altri si impegnino per noi,
senza giudicare chi non si
impegna,
senza accusare chi non si
impegna,
senza condannare chi non
si impegna,
senza cercare perché non
si impegna.
Se qualche cosa sentiamo
di “potere”
e lo vogliamo fermamente
è su di noi, soltanto su
di noi.
Il mondo si muove se noi
ci muoviamo,
si muta se noi ci facciamo
nuovi,
ma imbarbarisce
se scateniamo la belva che
c’è in ognuno di noi.
Ci impegniamo:
per trovare un senso alla
vita,
a questa vita
una ragione
che non sia una delle
tante ragioni
che bene conosciamo
e che non ci prendono il
cuore.
Ci impegniamo non per
riordinare il mondo,
non per rifarlo, ma per
amarlo."
(Bertolt Brecht)
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