Caro Paolo, sabato mattina (6 maggio u.s.) ero a Gorizia per una mostra legata ad una iniziativa sulla Storia del Nord America. Nel pomeriggio ho aperto la tv ed ho visto uno spettacolo deprimente trasmesso da Londra.
Due personaggi, decrepiti e inverosimilmente agghindati, si muovevano come zombi accompagnati dai commenti starnazzanti di galline e pollastri (detti inviati speciali).
Mi figlia mi disse che si trattava dell'investitura dei nuovi reali d'Inghilterra. Non ci credevo, pensavo trattarsi della riedizione di un film di Roman Polansky prima maniera. Invece aveva ragione lei, era proprio la "INCORONAZIONE" del nuovo re.
Che tristezza, mi sono detto, dove andremo a finire se quella che fu l'Inghilterra e l'Impero Britannico sono ridotti a dare simile spettacolo di sè...
Poi mi sono ripreso vedendo Biden.
Ciao // Giorgio Stern
Commento di Roberto Tumbarello: "La sceneggiata di Carlo III ed i posti in platea – 6 maggio 2023. Come un film di Checco Zalone o Totò in miseria e nobiltà, Carlo III era una buona controfigura, mentre la regina sembrava proprio Camilla. A Westminster i posti non sono stati assegnati secondo il protocollo ma a chi è più vicino a sua Maestà. In prima fila c’era William, erede devoto, con la moglie e i figli. Harry, fratello indisciplinato, nella nona. Lo zio Andrea, invitato all’ultimo momento, è relegato In undicesima. Non ci sono i Savoia. Chissà dov’era disperso il nostro Presidente Mattarella. Le comparse applaudono sempre felici, chiunque."
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