Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

lunedì 8 maggio 2023

Lettera al Giornaletto di Saul - "Incoronazione"


Reali in carrozza!

Caro Paolo, sabato mattina (6 maggio u.s.) ero a Gorizia per una mostra legata ad una iniziativa sulla Storia del Nord America. Nel pomeriggio ho aperto la tv ed ho visto uno spettacolo deprimente trasmesso da Londra.

Due personaggi, decrepiti e inverosimilmente agghindati, si muovevano come zombi accompagnati dai commenti starnazzanti di galline e pollastri (detti inviati speciali). 

Mi figlia mi disse che si trattava dell'investitura dei nuovi reali d'Inghilterra. Non ci credevo, pensavo trattarsi della riedizione di un film di Roman Polansky prima maniera. Invece aveva ragione lei, era proprio la "INCORONAZIONE"  del nuovo re.

Che tristezza, mi sono detto, dove andremo a finire se quella che fu l'Inghilterra e l'Impero Britannico sono ridotti a dare simile spettacolo di sè...

Poi mi sono ripreso vedendo Biden.

Ciao // Giorgio Stern



Commento di Roberto Tumbarello: "
La sceneggiata di Carlo III ed i posti in platea – 6 maggio 2023. Come un film di Checco Zalone o Totò in miseria e nobiltà, Carlo III era una buona controfigura, mentre la regina sembrava proprio Camilla. A Westminster i posti non sono stati assegnati secondo il protocollo ma a chi è più vicino a sua Maestà. In prima fila c’era William, erede devoto, con la moglie e i figli. Harry, fratello indisciplinato, nella nona. Lo zio Andrea, invitato all’ultimo momento, è relegato In undicesima. Non ci sono i Savoia. Chissà dov’era disperso il nostro Presidente Mattarella. Le comparse applaudono sempre felici, chiunque."

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