Care, cari, la settimana
scorsa la Commissione Ue ha proposto destinare circa 500 milioni di
euro all’anno dal budget Ue alla Ricerca ed allo sviluppo del
settore bellico e delle tecnologie militari. Questo denaro non sarà
quindi destinato ad altri settori come lo sviluppo sostenibile e la
tutela dell’ambiente. Questa manovra è lo specchio delle
intenzioni della lobby europea dell’industria bellica... - (Amalia
Navoni) – Continua:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/06/17/ue-lindustria-bellica-vuole-i-nostri-soldi/
Roma. Manifestazione
anti-voucher – Scrive A.C.: "Ieri si è svolta a Roma la
manifestazione della CGIL anti voucher. Dirò una cosa terribilmente
impopolare. I voucher non sono il male assoluto. A me, direttrice di
un ente scientifico senza fini di lucro, avrebbero fatto comodo, ad
esempio. Andavano regolamentati, vietati in certi ambiti, ma non
eliminati. Ma questo è un paese manicheo. Non c'è più spazio per
la riflessione e le battaglie, da qualunque parte provengono, sono
sempre più ideologiche e ipocrite, perché spostano l'oggetto del
contendere. Detto ciò, viva sempre il sindacato, perché essere
critici con delle scelte non vuol dire essere contro chi le fa. Ma la
dialettica è una cosa che non va più di moda..."
La fine di Evola –
Scrisse Carlo Cerbone: "L’11 giugno del 1974 moriva il
filosofo Julius Evola. *Ha voluto morire in piedi* – come è
vissuto – dinanzi al suo tavolo di lavoro al quale da molto tempo
ormai non si accostava, costretto come era all’assoluta immobilità.
Presentendo la fine, Julius Evola ha chiesto di essere trasportato al
suo scrittoio e lì, pochi minuti dopo, si è spento. Chi lo ha
conosciuto, chi conosce la sua opera ed il Suo insegnamento, sa che
quest’ultima sua volontà non è solo un “gesto”, sia pur
bello, ma è molto di più poiché ha un significato..." -
Continua:
http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2017/06/morire-in-piedi-la-morte-di-julius-evola.html
Vaccini poco urgenti –
Scrive V.Z.: "Il 7 giugno Mortarella ha firmato il decreto
killer Lorenzin. E qui c' è un fatto importante: 20 giorni di attesa
smentiscono lo stato di urgenza, facendo mancare il prerequisito
necessario del decreto legge. Cortocircuito logico e
incostituzionalità palese. I ministri vanno arrestati per attentato
alla costituzione e truffa ai danni dello stato..."
Una memoria sulla Rete -
La Rete Bioregionale Italiana, nata nella primavera del 1996, si pone
come "terreno comune" per gruppi e singole persone per
condividere idee, informazioni, emozioni, esperienze e progetti al
fine di sviluppare forme e pratiche -culturali, sociali, spirituali
politiche ed economiche- appropriate di vita in armonia con il
proprio luogo, la propria Bioregione, con le altre Bioregioni ed il
pianeta terra... - Continua:
http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2015/06/una-memoria-sulla-rete-bioregionale.html
Il
cambiamento del sistema è possibile? - Scrive Uberto Tommasi: "TUTTI
SANNO CHE I POLITICI RUBANO, ORMAI MANCA SOLO UNA SCINTILLA. C'É
MANCATO POCO CON I NO-TAV, IN UN PICCOLO PAESE. L'UNICO DRAMMA É CHE
SARÁ UNA RIVOLTA POPOLARE, SENZA REGOLE, FORSE DALLA SICILIA O DA
NAPOLI... Quando comincerà non vorrei essere nei panni dei
politici..."
Mio commentino: "Una
rivolta? Non servirà a nulla poiché il 33% della cittadinanza ci
mangia con questo sistema e quel 33% impedisce ogni insurrezione anzi
partecipa alla repressione, sono i militi le forze dell'ordine ed i
compartecipi alla spremitura continua, mettici anche le coop le
imprese colluse, le mafie, gli statali, i regionali, i provinciali, i
comunali, gli enti, le banche, le massonerie, etc. etc. Attualmente
vota il 50% della popolazione ma anche se votasse solo il 30% la
maggioranza sarebbe sempre del sistema, poiché a votare ci
andrebbero sempre loro con i partiti finti ed inciuciati... l'abbiamo
visto con l'inversione della sinistra, della destra, del centro, dei
populisti, etc. Perché finché dura c'è verdura. In effetti diceva
bene il Degrelle: Le grandi rivoluzioni non sono politiche o
economiche. Queste sono piccole rivoluzioni: un mutamento di
macchina. (…) La vera rivoluzione è assai più complicata: essa
rimette a punto non la macchina dello Stato, ma la vita segreta di
ogni anima...”
Nota diplomatica.
Retroscena sul Qatar. - Scrive James Hansen: "...l’anomala
aggressione diplomatica ed economica saudita nei confronti
dell’Emirato del Qatar forse merita un po’ d’attenzione. È una
daga che mira al cuore e al trono del giovane Emiro, Tamim bin Hamad
al-Thani, ma la situazione presenta qualche complessità. Tra le
altre cose, nei momenti più concitati del tentato golpe “gulenista”
di un anno fa contro il Presidente della Turchia Erdoğan, la
sicurezza personale di quest’ultimo sarebbe stata garantita non da
truppe nazionali - chi poteva sapere con chi stessero? - ma da 150
uomini delle forze speciali del Qatar, prestati dall’Emiro al suo
“fratello” turco…" - Continua:
http://paolodarpini.blogspot.it/2017/06/arabia-di-rapina-i-sauditi-per-pagare.html
Roma. Sinistra unita? -
Scrive Patrick Boylan: "Domenica mattina, 18 giugno 2017, al
Teatro Brancaccio, via Merulana 244, Roma, prove tecniche per una
sinistra unita: assemblea aperta ai partiti, movimenti, associazioni,
comitati della Sinistra. Info. patrick@boylan.it "
Commento critico di Mauro
Gemma: "Il mio parere su questa ennesima ammucchiata della
"sinistra radicale" l'ho già espresso ed è di assoluto
scetticismo. Ed è molto improbabile che sulle emergenze della
situazione internazionale (che dovrebbero essere al centro
dell'attenzione di forze di una sinistra degna di considerazione) chi
dirigerà le danze dirà qualcosa di diverso da quello che siamo
abituati ormai a sentire da tempo dai Vendola, Fratoianni, Civati e
compagnia cantante (quelli che in parlamento si astengono sulle
sanzioni alla Russia e che scrivono documenti di apertura all'ipotesi
di esercito europeo...?"
Commento di Marco Palombo:
"Quanto all'assemblea di domenica (oggi) la presenza, al
momento quasi certa, di alcuni di noi con lo striscione per il bando
delle armi nucleari insieme a quello preparato da Patrick e ad atri
cartelli e volantini, ha lo scopo di ricordare a centinaia di
attivisti, persone politicizzate da anni, i temi del riarmo e della
guerra. Personalmente vedo l' insieme degli attivisti presenti domani
distinto dall'insieme dei gruppi dirigenti presenti. Lo scopo
della presenza è richiamare i temi della guerra, informeremo poi su
come siamo riusciti a farlo..."
Lunaria. Una prece al
dio della Pace! - Scrive Ferdinando Renzetti: "Ecco allora la
gioia che abbiamo provato noi ebrei cristiani musulmani ma anche
buddisti africani o solo laici nello stare insieme nella stessa
casa come spettatori in ascolto per ricostruire una forma in tempo
reale. Una forma possibile, una delle tante della supplica al dio
della pace. Fu la luna che ci salvò e ci diede la parola, lei
schiarì la notte primordiale, se ora è caduta per il mondo, se qui
è rinata per le vostre contrade senza nome è segno che voi
conservate la memoria, l'antica lingua del sogno che lenisce e che
consola. Lunaria da ora in poi si chiamerà questa contrada..."
- Continua:
http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2017/06/macro-bioregione-mediterraneo-da.html
Il mondo va a remengo? -
Scrive Claudio Martinotti Doria a commento dell'articolo
https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2017/06/16/il-mondo-va-a-remengo-e-tutta-colpa-degli-arconti/
-: "Tra gli autori contempranei che hanno capito quanto molto
sinteticamente rivelato nel soprastante articolo, dobbiamo annoverare
tra i precursori Salvador Freixedo, un grande anticipatore di Mauro
Biglino (che da sette anni si dedica a questi argomenti,
attingendo limitatamente alla Bibbia e pochi altri testi antichi) ma
anche di tanti altri studiosi. molti sono italiani, che sono
pervenuti ben dopo di lui alle stesse convinzioni. Freixedo è un
ultranovantenne erudito spagnolo, ex teologo gesuita (per 30 anni),
antropologo, sociologo, psicologo e parapsicologo, che per le sue
posizioni inconciliabili con la chiesa venne espulso e siccome
all’epoca in Spagna c’era ancora il franchismo fini pure in
carcere. Sintetizzando al massimo per motivi di spazio, posso ridurre
concettualmente le sue tesi principali a questo parallelo..." -
Continua in calce al link segnalato
Treia. La storia della "Disfida del Bracciale"
- Il 6 agosto 2017 a Treia si tiene la finalissima della Disfida del
Bracciale. Le 4 squadre delle contrade treiesi sin dai giorni
precedenti saranno in lizza per le qualificazioni e durante la
finalissima si conoscerà quale rione avrà conquistato la palma di
Vincitore. Noi di Auser Treia saremo presenti all'importante evento,
anzi proprio dal 6 agosto 2017 inizierà la Settimana della
Condivisione, ovvero le "Feriae Augusti", durante i cui
giorni si terranno diverse iniziative aperte ai soci ed ai
simpatizzanti (vedere locandina al link). Ma visto che la nostra
Settimana inizia proprio con la finalissima della Disfida del
Bracciale sarà opportuno che facciamo un po' di cronistoria sul come
questo gioco del Pallone fu riportato in auge a Treia,
incidentalmente da colui che oggi... - Continua:
https://auser-treia.blogspot.it/2017/06/treia-la-storia-della-disfida-del.html
Ecco, ciao, Paolo/Saul
................................
Pensiero poetico del dopo
Giornaletto:
"Patria della mia
tenerezza e dei miei dolori,
Patria di amore, di primavera e
d’acqua,
oggi sanguinano le tue bandiere tricolori
sui
recinti in filo spinato di Pisagua.
Però uscirai all’aria,
all’allegria,
uscirai dalla pena di queste agonie
e da questa
sommersa primavera
libera nella dignità del tuo diritto
e
canterà nella luce a pieno petto
la tua dolce voce, o Patria
prigioniera.
Esisti, Patria, al di là dei timori
e arde il tuo
cuore di fuoco e fucina,
oggi tra carcerieri e traditori,
ieri
tra le muraglie di Rancagua.
Però uscirai all’aria,
all’allegria,
uscirai dalla pena di queste agonie
e da questa
sommersa primavera
libera nella dignità del tuo diritto
e
canterà nella luce a pieno petto
la tua dolce voce, o Patria
prigioniera."
(Pablo Neruda)
................................................
Commento ricevuto via Email:
"Vorrei dire ad Amalia Navoni che le cose non sono cosí semplici come lei le fa apparire.
La realtà è che se non vogliamo rimanere sotto la morsa degli Stati Uniti ab aeternum, l’Europa deve dotarsi di una difesa comune.
Certo è un guaio dover sottrarre delle risorse allo sviluppo sostenibile e alla tutela dell’ambiente ma purtroppo siamo confrontati ad una situazione come minimo tragica. Tra i due mali: la totale dipendenza dagli Stati Uniti o la creazione di una difesa europea comune, personalmente, non esiterei a scegliere il minore, vale a dire la costituzione di una difesa comune europea. Tuttavia, a mio parere, si dovrebbe poter contare sulla chiaroveggenza delle istituzioni europee al fine di non sacrificare alcuna delle due priorità.
Gli Italiani, in genere, sono ormai talmente abituati a stare sotto i piedi degli Statunitensi, in tutto e per tutto, anche in ambito linguistico e culturale, che non se ne rendono più conto, anzi lo trovano del tutto normale. Ciò è messo in evidenza dall’uso e dall’abuso, generalizzato, soprattutto da parte di politici e pseudo-intellettuali, di parole in inglese allorché le corrispondenti parole italiane esistono e sono di una grande chiarezza. Perché imporre a tutti (contadini, operai, comuni cittadini che non hanno mai studiato l’inglese) il “summit” allorché c’è l’italiano “vertice” che tutti possono comprendere, anche la categoria di coloro che i falsi intellettuali considerano il popolaccio bue, il quale, non è altro che il popolo italiano, il Popolo sovrano."
Anna Maria Campogrande
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.