Il nostro Giornaletto di
Saul sempre si interessa delle cose del mondo, non solo di quel che
succede a Treia od a Spilamberto.
E -come dissi spesso al proposito
degli pseudopodi positivi e negativi del corpo massa della nostra
società- non contano i numeri o l'altezza gerarchica, poiché come è
detto nell'ermetismo “tanto in alto quanto in basso”. Perciò ho
seguito con attenzione i risvolti del viaggio d'amore e d'affari del
presidente Usa, Donald, accompagnato dalla bella moglie, Melania. E la piccola protesta di tre santi pacifisti che li hanno accolti sulla via del quirinale.
Le prime tappe del tour presidenziale sono state israele e saudi arabia, allo scopo di vendere armi e dare il
placet per una molto desiderata aggressione all'Iran. Melania è
stata grandiosa, scendendo le scalette del Force One a Tel
Aviv ha rifiutato di farsi vedere mano nella mano con il chiomato
sposo (messaggio chiaro) poi durante la visita ai reali sunniti di Riad si è
presentata a capo scoperto, chioma al vento, con abito lungo, bianco
ed attillato, che metteva in mostra le sue sinuose forme (con
evidente imbarazzo arabo). Melania è furba ci sa fare con i
messaggi del corpo e lo ha dimostrato anche il giorno successivo
presentandosi al papa in abito da funerale, nero nero,
completo di veletta.
Ma lasciamo da parte
questi pettegolezzi e veniamo a quel che più ci interessa: la
protesta pacifica contro le guerre USA messa in atto a Roma, da tre
amici No War e No Nato. La cosa è avvenuta il 24 maggio 2017, lungo
il tragitto delle auto consolari in direzione quirinale. Già da
alcuni giorni c'erano state avvisaglie di una possibile azione,
allorché Marinella Correggia chiedeva ai suoi colleghi, tra cui noi,
se non “fosse il caso di manifestare apertamente contro la
politica guerrafondaia degli USA”. Se lo chiedeva pure Marco
Palombo, anch'egli della lista No Nato, ma non sembrava che le loro
proposte venissero accolte, a parte qualche cenno di assenso.
Certo quando si tratta di
protestare contro un presidente USA ne seguono sempre rogne, ed
inoltre dal punto di vista astrologico la data non era auspiciosa.
Infatti il 24 maggio del 1915 l'Italia entrava in guerra contro
l'Austria Ungheria. Ma evidentemente -come detto sopra per gli
pseudopodi- meglio pochi che nessuno ed ecco che nel pomeriggio del
24 maggio 2017 ci giunge una scarna email di Olivier Turquet in cui
dice: “Marco Palumbo e Marinella Correggia e Maria Cristina mi
segnalano che sono trattenuti in un commissariato a Roma senza motivo
e pregano di far circolare la notizia” - Alle 18.28 ecco un'email
di Marinella che comunica: “Siamo usciti, adesso devo scappare al
treno, vi scrivo più tardi, ho foglio di via per un anno e denuncia
FALSISSIMA PER LESIONI A PUBBLICO UFFICIALE”.
Conoscendo Marinella da
tanto tempo e sapendo quante noie ha dovuto patire per il suo
impegno ecopacifista, le ho prontamente risposto: “Forza Marinella,
non scoraggiarti! Stai facendo il tuo dovere per la giustizia e per
la libertà e ciò basta!”. Lei effettivamente è un po'
provata poiché replica: “Paolo grazie ma non è servito a nulla,
nelle foto il lenzuolo manco si vede, si vedono tre deficienti che
urlano...” Nuovamente la invito a non demoralizzarsi: “Non è
vero, è servito e come, la vostra è un'azione che passerà alla
storia, vedrai!”.
Nel frattempo dalla Questura dov'erano trattenuti i nostri amici vengono diramate foto dei cartelli scritti a mano dai tre “terroristi”, tali immagini vengono riportate sul Corriere di Roma on line.
Ed ecco che -per
fortuna- nei pressi del fattaccio si trovava Hamid Masoumi Nejad,
della Tv iraniana IRIB, che riprende la scena della protesta
anti-Trump dei tre membri No War, mentre altri messaggi
di solidarietà giungono a consolare i nostri eroi: “Dalla
Grecia, dove mi aggiro con telecamera tra i frantumi di un
paese demolito dalla stessa gente che gestisce coloro che vi accusano
falsamente, auguri e assicurazione di solidarietà.” - “Bravi
Marco (di cui non condivido Aldo Capitini, ma non importa) e
Marinella, coraggiosi, anche perché avete svergognato in tre
l’impotenza di un paese che non ha più un briciolo di resistenza e
dignità.”
Ecco fatto così termina
(per ora) l'intelligence sull'intelligenza. Grazie Marinella, grazie
Marco, grazie Maria Cristina.
Paolo D'Arpini
Scrive Paolo Sensini: "Che il presidente degli Stati Uniti Trump vada con il cappello in mano dai massimi sponsor dei tagliagole dell'ISIS e del terrorismo islamico, l'Arabia Saudita, è ciò che gli americani fanno da decenni e decenni. Nulla di nuovo sotto il sole. Se il Premio Nobel per la pace Obama ha ottenuto il record assoluto di vendite di materiale bellico dalla Seconda guerra mondiale con 278 milardi di $, Trump inizia la sua azione di governo con 110 miliardi di armi rifilate ai sauditi. È un buon inizio del suo mandato, stando alle cronache, e a quanto pare molto apprezzato da quello stesso circo mediatico che fino ad ora gli era strenuo avversario. Anche Ciccio l'argentino, che prima lo attaccava di concerto con i gazzettieri radical chic, l'ha ricevuto in Vaticano con tutti gli onori. Amen."
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