Care, cari, un’antica
leggenda narra che l’aquila viva fino a 70 anni, ma perché ciò
accada, intorno ai 40 anni, dovrà prendere una decisione difficile.
A questa età i suoi artigli sono lunghi e flessibili, e non riescono
più ad afferrare le prede di cui si nutre. Il suo becco, allungato e
appuntito, si incurva. Le ali, invecchiate e appesantite dalle penne
assai ingrossate, puntano contro il petto. Volare è ormai difficile.
L’aquila ha due alternative: lasciarsi morire, o affrontare un
doloroso processo di rinnovamento... - Continua:
https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2016/08/30/rinascere-in-vita-si-puo-la-leggenda-dellaquila/
Amatrice. La sfilata
continua – Scrive NPCI: “Boia in abiti da cerimonia e cappellani
viaggiano in tandem. Amatrice: dopo aver avuto le visite di
Mattarella, Renzi, Grasso e Boldrini, i sopravvissuti del terremoto
di Amatrice avranno anche la visita del Papa: ha annunciato che
appena il cerimoniale sarà pronto visiterà i terremotati e gli
abitanti sopravvissuti di Amatrice e dintorni avranno anche la
visione di Bergoglio. Poi incomincerà il grande affare della
ricostruzione annunciato da Delrio e Vespa e diretto da Vasco
Errani...”
Provincia di Macerata.
Riconfermato Antonio Pettinari - Ho scritto ad Antonio Pettinari per
congratularmi con lui per l'avvenuta riconferma alla carica di
Presidente della Provincia di Macerata. Ho voluto compiere questo
gesto di cortesia non soltanto perché siamo entrambi treiesi, ma
perché avevo già votato per lui alle precedenti elezioni
amministrative e non mi sono pentito, anzi ho trovato che egli
durante il suo mandato ha svolto un buon lavoro e che quindi meritava
di essere riconfermato. Mi è piaciuta poi una sua dichiarazione: “Il
nostro Ente si chiama Provincia di Macerata e solo se verranno
approvate le modifiche costituzionali volute dal governo Renzi si
chiamerà “Area vasta”. Certo noi maceratesi, del capoluogo e dei
paesi limitrofi ci riconosciamo nella nostra Provincia e non in una
generica “Area vasta”, ed avrei preferito che la rielezione di
Pettinari fosse avvenuta nei modi della Democrazia diretta,
attraverso il voto popolare, e non attraverso la “democrazia
indiretta” ai punti – Continua:
http://treiacomunitaideale.blogspot.it/2016/08/treia-il-nostro-concittadino-antonio.html
Commento di Paola
Valenti: “La trasformazione in ente di area vasta ha privato i
cittadini della possibilità di eleggere i rappresentanti dei loro
territori. Questo è indubbiamente una restrizione degli spazi di
democrazia. I comuni hanno bisogno di un ente intermedio perché
esistono funzioni amministrative per loro natura sovra-comunale.
Sulle province si e' consumato il primo esperimento renziano che
anticipa e prefigura lo svuotamento di democrazia del. parlamento non
solo per l'abolizione del senato (eletto indirettamente) ma per la
sempre maggiore irrilevanza della stessa Camera dei deputati. E
ricordiamo che questi sono i luoghi della rappresentanza e della
dialettica tra maggioranza e minoranza. Del resto ad oggi il governo
ha messo la fiducia su tutti i provvedimenti... la normazione è
fatta da decreti del governo non da leggi del parlamento.
Oltretutto sulla dimensione provinciale si modellano da più di un
secolo gli uffici statali: vigili del fuoco, questure, comandi di
polizia. Abolire le province significa smantellare anche questi
servizi come sta accadendo con le camere di commercio. I territori
specie quelli montani diventeranno sempre più marginali dimenticati
e indifesi. Quindi attenzione al disegno che c'è dietro... dopo non
si torna indietro...”
Amatrice. Le ruspe al
lavoro per rimuovere i detriti – Scrive Giulia J. Strummer:
“Occorre fare in fretta. Perché in fretta? Perché si crea
l'illusione del "fare", del fare qualcosa, qualsiasi cosa,
purché si dia l'impressione di agire. Presto, presto, pulire,
ricostruire, tempistiche improbabili, ma che stordiscono, che abusano
della speranza, dei sensi anestetizzati dal dolore, annebbiati dalla
paura. Fare, dire, promettere, cominciare, dai... vedi... dai... sarà
diverso. Stanno già operando. Faranno presto. Illudersi di
pulire per dimenticare. Poi scorre. Il tempo, inesorabile. Scorre.
Altre storie. Altre notizie. Altro... Ed il tempo scorre. Qualcosa
rallenta. Sempre di più... Di più. E, paradossalmente,
ingiustificatamente, inspiegabilmente, tutto si ferma. Si ferma...
perché? Ma un muto grido di speranza c'è: ...che non si ripeta. Mai
più...”
Commento di O.R.: “Di
sicuro, dal terremoto, arriverà una Legge che obbligherà i
proprietari di immobili a fare un'assicurazione: con ulteriori costi
per i cittadini a vantaggio dei Poteri Forti: LE ASSICURAZIONI. Ed
intanto ci guadagnano pure le banche: il mio bonifico per un aiuto ai
Terremotati comporta un costo aggiuntivo di 3,50 €. per commissioni
bancarie! Così aiutiamo ancora di più il sistema bancario e quale
migliore occasione se non una catastrofe "naturale"...(che
poi sa' da' vede ...?)."
Fine del neolitico e fine
del matriarcato - A partire dalla mia adesione (nel 1992) al
Movimento degli Uomini Casalinghi sorse per me il problema di
“inquadrare” la mia partecipazione anche ai vari ambiti di
ricerca che fanno riferimento alla riscoperta dell’antica civiltà
gilanica che distinse l’intero neolitico. Ho già parlato in
precedenti articoli di vari ricercatori con i quali sono entrato in
confidenza e che mi hanno aperta la strada della ricerca in
quell’affascinante mondo popolato al femminile, che nei miei sogni
innocenti considero una sorta di paradiso terrestre.... - Continua:
Mio commentino: “La
misoginia della chiesa è congenita dalla sua nascita, il dio giudeo
è un dio patriarcale e la sottomissione della donna appartiene alla
"cultura" giudeo cristiana, fatta propria anche dall'islam.
Le donne per lungo tempo furono considerate prive di "Anima"
come gli animali. Insomma la trilogia monolatrica odia le donne e se
le "ama" (a fini di piacere) le vuole succubi e prone ai
voleri del maschio. Siccome le streghe erano donne libere dovevano
essere distrutte, la stessa persecuzione fu attuata anche nell'islam.
Lasciate ogni speranze voi che "credete" in queste
religioni ... o siete plagiati o siete conniventi...”
Integrazione di B.
Ehrenreich: "Le donne sono sempre state guaritrici. Sono state
i primi medici e anatomisti della storia occidentale. Sapevano
fungere da infermiere e consigliere. Le donne sono state le prime
farmaciste, che coltivavano le erbe medicinali e si scambiavano i
segreti del loro uso. Erano esse le levatrici che andavano di casa in
casa, di villaggio in villaggio. Per secoli le donne sono state
medici senza laurea, escluse dai libri e dalla scienza ufficiale:
apprendevano le loro conoscenze reciprocamente, trasmettendosi le
loro esperienze da vicina a vicina, da madre a figlia. La gente del
popolo le chiamava "le sagge", le autorità streghe o
ciarlatane. La medicina è parte della nostra eredità di donne,
della nostra storia, è nostro patrimonio."
Roma. Il Tevere come
risorsa – Scrive Visioni Sociali: “All'isola Tiberina fra i temi
che saranno trattati il 31 agosto sera: la manutenzione e il decoro
delle sponde, la qualità delle acque, la sicurezza dei galleggianti
e i possibili rischi per la città, la fruizione da incentivare, la
“cultura del Tevere” fra tradizione e innovazione. Info.
redazione@unpontesultevere.com”
Islam siamo in Guerra.
Recensione – Scrive Rino Tripodi: “In “Islam. Siamo in
guerra”, Magdi Cristiano Allam lancia l’allarme e spiega cosa
sta avvenendo a un’Italia e a un’Europa ormai cieche e sorde di
fronte a un pericolo che rischia di annientarle. Per chi, ancora una
volta colpito dagli ultimi terribili atti di un infinito terrorismo
islamico, volesse capire perché tali orrori continuano a ripetersi
e...” - Continua:
http://paolodarpini.blogspot.it/2016/08/islam-siamo-in-guerra-di-magdi.html
Commento
di Giuseppe Moscatello: “..l'Italia si è venduta ad un brutto giro
di guerrafondai, e i nostri ministri servi degli interessi atlantici
(Usa, anglo Israel) inviano le truppe (da pagare con le tasse nostre)
sul suolo altrui a fare missioni di GUERRA, in barba alla
costituzione, di conseguenza ci spetterebbero dei profughi delle
guerre che noi stessi conduciamo, ma i charlies che arrivano sono
tutto fuorché profughi, questa è un'invasione programmata,
l'esercito li respinge? No li accoglie. Non capisco come mai agli
italiani faccia così schifo il concetto di patria o di nazione, non
solo ai ministri venduti al governo mondialista degli usurai, ma
anche molte frange progressiste sempre pronte a impietosirsi per il
profugo, mentre non si spendono parole a favore della pace e alla
salvaguardia della propria nazione.”
Mio commentino: “Sta di
fatto che tutti i muslim che approdano in Italia sono future truppe
di occupazione, non facciamoci illusioni buoniste... Si dice che
siano “profughi” e che fuggano dalla guerra ma sono tutti maschi
aitanti e ben pasciuti e con le saccocce piene di denari che non si
sa da dove provengono. Io personalmente non so se scapperei da una
guerra in casa, forse resterei a combattere per la parte che mi è
più affine. Ma se proprio dovessi scappare perché non ho altra
scelta non mi metterei a questionare sul tipo di accoglienza
ricevuta, se l'albergo è comodo, se il cibo è quello a cui sono
abituato, se la moschea è a due passi, se mi passano le sigarette e
l'argent de poche, oppure no... In casa d'altri la decenza impone di
comportarsi decentemente e non arrogarsi diritti impropri. La verità
è che queste masse di tagliagole che stiamo accogliendo a cuor
leggero saranno i nostri carnefici a breve... non dovremo aspettare
ancora molto”
Inquinamento in città.
Correre ai ripari – Scrive Arpat: “Un Rapporto dell'Enea, di
recente pubblicazione, focalizza l'attenzione sul cruciale ruolo
delle città per guidare verso il cambiamento sostenibile. Le aree
urbane, dove è concentrata oltre la metà della popolazione mondiale
e l'80% della ricchezza, rappresentano i due terzi della domanda
globale di energia e sono responsabili di oltre il 70% delle
emissioni di CO2.” - Continua:
http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2016/08/inquinamento-in-citta-correre-ai-ripari.html
Terremoto. Ecovillaggi
ospitali – Scrive Martina: “Cari tutti, noi del gruppo
comunicazione della RIVE ci rivolgiamo a tutti i soci, comunità e
individui, che avrebbero la volontà e la possibilità di ospitare
gli sfollati del terremoto, specialmente chi abita nei pressi delle
zone terremotate. Quello che serve ora sono FONDI PER RICOSTRUIRE e
OSPITALITA' PER I TERREMOTATI! Chiediamo perciò a tutti quelli che
hanno possibilità di scrivere a: comunicazione@ecovillaggi.it”
Siria. Il caso Curdo –
Scrive Piotr: “....ha vinto la linea dell'accodamento alla politica
imperialista statunitense col miraggio di un ampio e illegittimo
"stato curdo" nel Nord della Siria. Ampio e illegittimo,
perché, voglio ricordare, i curdo-siriani sono una piccolissima
minoranza ampliata grazie alla politica di accoglienza di Damasco a
favore dei curdo-turchi. D'altra parte tutti sanno che uno "stato
curdo" nei territori effettivamente curdi della Siria potrebbe
sopravvivere solo se si tramutasse in una tristanzuola Las Vegas
mediorientale, dato che sarebbe del tutto privo di risorse naturali
ed economiche. Ecco allora la necessità di occupare vaste aree e
città siro-arabe, ovvero di iniziare occupazioni illegittime al
seguito dell'imperialismo USA...” - Continua:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2016/08/30/crisi-sistemiche-e-cause-di-guerra-permanente-il-caso-dello-stato-kurdo-nel-nord-della-siria/
Siria. Informazioni
ulteriori - Scrive L’altra faccia della rivolta a integrazione
dell'articolo
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2016/08/29/siria-dopo-la-resa-di-daraya-la-vittoria-ad-aleppo/
-: “Dopo Darayya, anche i terroristi nella città di al-Moadamiyeh,
nella provincia di Damasco, hanno annunciato di essere pronti a
consegnare la città all’esercito siriano in cambio di un corridoio
sicuro per passare a Idleb nei prossimi due giorni. Secondo i
rapporti, i terroristi starebbero già distruggendo i loro centri di
comando, armi pesanti e depositi di armi all’interno della città
per preparare cederla...” - Continua in calce al link segnalato
Un po' di qua ed un po' di
là... Dondolando vado, ciao, Paolo/Saul
…..........................
Pensiero poetico del dopo
Giornaletto:
"Qualunque errore
abbiate commesso, niente può impedirvi di ritrovare la via della
salvezza, se lo desiderate veramente. Dite a voi stessi che il Cielo
ha più fiducia in un essere che ha commesso degli errori e che si è
pentito, piuttosto che in qualcuno che non ne ha mai commessi.
Perché? Perché chi non è mai caduto non sa di dover prendere delle
precauzioni: non ha esperienza, dunque non è ancora solido, può
andare ciecamente chissà dove e, un giorno, ecco la caduta. Qualcun
altro, invece, è passato per le grinfie del diavolo, ha sofferto e
ora prende la decisione di uscire da lì per compiere la volontà di
Dio. Se ci riesce, il Cielo lo prenderà al suo servizio. Dirà:
«Eccone finalmente uno sul quale si può contare!»... " (O.M.
Aivanhov)
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