Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

mercoledì 17 giugno 2009

Massimo Sega, Vittorio Marinelli e Paolo D'Arpini dissertano su bene e male, anacoreti e riformatori, taosti e confuciani

Questa è una serie di interventi intercorsi fra varie persone della lista European Consumers, di cui sono anche io membro. Tutto è iniziato con una mia mail informativa alla quale pian piano si sono aggiunti vari commenti.
Leggete tutto cominciando dal primo messaggio.
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Care Amiche e cari Amici,
Stamattina Google News ci ha dedicato il primo posto per la notizia a
commento sulle ultime elezioni europee:
"Per un futuro democratico in Italia"
http://news.google.com/news?sourceid=gmail&q=futuro+democratico+Italia+2009&um=1&ie=UTF-&hl=it&ei=q34vSsK6CIST_Qbb4cDNCg&sa=X&oi=news_group&resnum

Vorrei comunque riportare una boutade di Giorgio Vitali sull'argomento: "LA POLITICA NON FA SALTI. Pannella sappiamo bene chi è. Durante le sue tediose esternazioni non ha fatto altro che esaltare gli OGM. Di Pietro è personaggio più che conosciuto. Gli altri...democratici... sono lì apposta per FAR VINCERE gli avversari. Sia Lode al Grandissimo FAUNO..... delle ! NOTA: Le Veline inserite nelle liste berluscloniche hanno avuto milioni di preferenze. PROSIT!! GV"

A parte il linguaggio folkloristico di Giorgio non si può far a meno di
notare la veridicità dei fatti..... (soprattutto in merito alle veline).
Comunque non demordiamo nella nostra battaglia "per una coscienza comunitaria"... il bello del sincretismo è che si si deve (e si può) avere il coraggio di convivere con chi la pensa diversamente da noi, nella consapevolezza che le idee sono solo immagini che appaiono nella mente e quindi non possono divenire sufficiente ragione di divisione all'interno della comunità umana.

"Le cose che ho imparato nella vita" di Paulo Coelho
- Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà. E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
- Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per
distruggerla.
- Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
- Che le circostanze e l´ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
Bene, leggetevi per finire i pensieri amorosi di Garcìa Marquez e buona
giornata a tutti:
http://saul-arpino.blogspot.com/

Vostro affezionato, Paolo D'Arpini
...ah, dimenticavo sul sito ci sono buone notizie sull'acqua:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/06/10/buone-notizie-sullacqua-dalladuc-di-primo-mastrantoni/

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Intervento critico di Massimo:

Ho letto il messaggio di Paolo D'Arpini e consentitemi alcune
considerazioni. L'amico D'Arpini cosi' scrive:
1)"LE IDEE SONO SOLO IMMAGINI CHE APPAIONO NELLA MENTE E QUINDI NON POSSONO DIVENIRE SUFFICIENTE RAGIONE DI DIVISIONE ALL'INTERNO DELLA COMUNITÀ UMANA. Questa affermazione mi ha fatto pensare ad una antico aneddoto: la famosa Maria Antonietta, regina di Francia, di fronte alla rivoluzione domando': ma che vuole il popolo ? Le fu risposto: vuole il pane. Allora Maria Antonietta disse: se non c'e' il pane dategli le brioches. E il Popolo si divise all'interno della comunita' umana francese. Dobbiamo condannare il popolo francese, oppure noi dobbiamo dire grazie a detto Popolo?
2) CHE NON IMPORTA QUANTO SIA BUONA UNA PERSONA, OGNI TANTO TI FERIRÀ. E PER QUESTO, BISOGNERÀ CHE TU LA PERDONI. Giusto, così continuerà nella sua vita a ferire e ad esser perdonata, mentre il giusto continuera' ad essere ferito e a perdonare. Recentemente ho letto uno studio antropologico di una equipe svizzera sull'argomento della vendetta. Ebbene, non il finto amore ha fatto evolvere gli uomini in societa', ma la vendetta.
3) CHE CI VOGLIONO ANNI PER COSTRUIRE LA FIDUCIA E SOLO POCHI SECONDI PER
DISTRUGGERLA. Se vogliamo evitare che pochi secondi la distrugga, facciamo
in modo che quei secondi non ci siano. Se ci dovessero essere allora bisogna che ognuno si assuma la responsabilita.di questi.
4) CHE NON DOBBIAMO CAMBIARE AMICI, SE COMPRENDIAMO CHE GLI AMICI
CAMBIANO.Mi si consenta una domanda. Che cosa intendiamo per AMICIZIA ?
Leggiamo il DE AMICITIA di Cicerone e allora si vedra' che detto sentimento è connesso a determinate sensazioni psicologiche e intellettuali. Se queste non sono piu' le stesse, non si puo' piu' parlare di amicizia, ma solo di affettuosa conoscenza.
5) CHE LE CIRCOSTANZE E L´AMBIENTE HANNO INFLUENZA SU DI NOI, MA NOI SIAMO
RESPONSABILI DI NOI STESSI. Questo e' un principio che totalmente condivido. Invece in generale delle nostre azioni si da' la colpa alla storia e alla società. Al riguardo interessante e' una canzone di Gaber.
Saluti, Massimo Sega
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Commento di Vittorio:

Caro Massimo, dato che hai fatto il replay, la email non è arrivata direttamente alla lista di europeanconsumers quindi provvedo direttamente a rigirarla correttamente affinché Paolo possa soprattutto risponderti.
In linea di massima, tuttavia, ritengo che dite la vostra da due posizioni
differenti, essendo tu più calato nel sociale mentre Paolo forse, da anacoreta, è un po' più distaccato dalle cose contingenti. In ogni caso, sono un attento lettore di entrambi ed apprezzo di entrambi quello che dite. In pratica, sono un democristiano!
Ciao, Vittorio
............

Replica di Paolo:

Care Amiche e cari Amici, ringrazio Vittorio e Massimo per l'attenzione prestata al mio messaggio. Effettivamente la lettura del messaggio e la posizione dalla quale viene interpretato possono creare disaccordo. Se questo disaccordo si palesa è comunque un aspetto critico che ci consente di far nostro il messaggio.
La parte "incriminata" e della quale sono personalmente responsabile è: "Comunque non demordiamo nella nostra battaglia per una coscienza comunitaria... il bello del sincretismo è che si si deve (e si può) avere il coraggio di convivere con chi la pensa diversamente da noi, nella consapevolezza che le idee sono solo immagini che appaiono nella mente e quindi non possono divenire sufficiente ragione di divisione all'interno della comunità umana".

Rileggendo vedo che in questa frase sono espressi alcuni concetti che inneggiano alla consapevolezza che nessuno di noi può essre scisso o estraniato dalla società in cui viviamo. Ma come avviene in tutte le teorie degli opposti, dove c'è un bene c'è anche un male, pur che entrambi gli opposti condividono lo stesso concetto di fondo e attraverso l'opposizione apparente viene comunque magnificato il concetto base. Ciò che è bene e ciò che è male è sempre e solo un'opinione. Potremmo dire che il bene è quello che viene riconosciuto e condiviso da una maggioranza... ed in questo caso potremmo tranquillamente accettare -ad esempio- il "bonum optimum" espresso dal nostra presidente Berlusconi (tanto per fare un esempio politico attuale) oppure avremmo potuto accettare e considerare buono Mussolini se fossimo vissuti in quel periodo in cui egli dominò l'Italia. Il fatto è che ognuno di noi è soggetto a variazioni di giudizio e le cose necessariamente cambiano, per cui fossilizzarsi su una posizione non è saggio.

Allo stesso tempo è corretto e giusto che ognuno esprima la propria opinione, ma queste opinioni -secondo me- non dovrebbero essre sufficiente motivo di separazione e divisione nel contesto umano. Sempre che non siano seguite da azioni che nuocciono alla comunità (come appunto avvenne alla fine del fascismo che con la guerra e la repubblica di Salò dimostrò il massimo della sua nefandezza, quindi non si trattava di idee... ma di perfido antiumanitarismo).

Caro massimo, per il resto dei tuoi appunti rispondo che ho sempre avuto anch'io dei dubbi sul pensiero di Paolo Cohelo, trovandolo troppo buonista e "filocristiano", ma avevo a disposizione quelle frasette e le ho allegate al messaggio, come di tanto in tanto faccio, per inserire un elemento "confuciano" nel discorso sostanzialmente "taoista" che stavo facendo...... Spero di aver chiarito i tuoi dubbi e ti ringrazio ancora per l'attenzione, come ringrazio tutti gli altri lettori.

Cari Saluti, Paolo D'Arpini

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