Saul Arpino ritorna…


Avete visto quella faccia della foto in vetrina… chi è quello, sono forse io?
Potrei dire di sì ed anche di no…. Sono io per le convenzioni del mondo, non sono io perché l’io non può essere fissato ad un’immagine momentanea e mutevole.
Quell’io che vedete è un attore che recita in una commedia, in un certo senso non ha nome né forma precisa, come tutti gli attori che possono interpretare vari ruoli.
Ma il mio vero “io” non si manifesta solo nei ruoli ma nella sceneggiatura, nei costumi, nelle parti comprimarie, nella musica, nella regia, nelle luci, negli spettatori… eccetera…


Volendo però dargli un nome chiamerò quell’io Saul Arpino. Un nome inventato? Forse sì e forse no.. il nome potrebbe esistere od avrebbe potuto esistere… mio nonno –ad esempio- avrebbe potuto chiamarsi così… poi per motivi banali, di sopravvivenza bruta, prese a chiamarsi Paolo D’Arpini… ed io voglio seguire il suo esempio -ma al contrario- cambio nome e divento Saul Arpino, perlomeno su questo blog.


A proposito di blog… sentivo il desiderio di crearmi un piccolo palcoscenico sul quale recitare alcune parti che non mi sono consentite in altri spazi. Da questo luogo, che forse mi riporta indietro nel tempo, un ritorno ai dinosauri del passato remoto oppure verso un avanti sconosciuto, non so, mi prenderò la libertà di raccontare e mostrare agli accorti lettori alcune segrete immagini dell’essere… di quel che io sono o non sono, descrivibile o indescrivibile…..


Vostro affezionato, Saul Arpino.

domenica 12 maggio 2024

Viterbo. Lettera al Giornaletto di Saul da Giovanni Faperdue sulla rotonda a imbuto



Il pomeriggio dell'11 maggio 2024  sulla Cassia Nord all’altezza dell’incrocio con Via Duilio Mainella (Viterbo)  è stato installato un  nuovo cartello che ricorda di girare a sinistra per arrivare al Poggino, evitando la Rotonda a Imbuto.

Per aiutare i nostri lettori faccio un riepilogo della storia di questo mio presidio. Dopo circa tre anni di code e penitenze varie per tanti automobilisti di transito alla Rotonda adiacente il Cimitero di S. Lazzaro, con l’aiuto di un professionista ho messo sotto la lente di ingrandimento questo manufatto. A questo esame è subito risultato che la rotonda è strozzata, come un imbuto. 

Mi spiego meglio facendo un esempio. Se io esco da Viterbo dalla Cassia, e voglio andare a prendere un caffè allo Chic, (che sarebbe la prima uscita), devo aspettare obbligatoriamente che chi mi precede entri nella rotonda. Quindi ingresso uno per volta in fila indiana, con il risultato di code e penitenze tutti i giorni.

Quando mi sono reso conto di questo grave difetto, ho chiesto di togliere le aiuole che delimitano la carreggiata strozzandola, ma mi è stato risposto che non si poteva fare. Allora il 12 giugno del 2023 ho messo in atto una protesta civile silenziosa, contro questo “errore” di progetto che pesa nelle tasche e nella qualità della vita di tutti i giorni, di chi passa da quella Rotonda (carburante, tempo prezioso di lavoro, rabbia malcelata). 

A partire dal 12 giugno del 2023, fino al 17 aprile 2024 per 214 giorni, tutte le mattine dal lunedì al venerdì io ero lì e mostravo un cartello di protesta. In molti non si rendevano conto del perché della mia protesta, ma dopo che avevo risposto alle loro domande erano tutti ad applaudire questa mia iniziativa. Sono andato a parlare con la sindaca Chiara Frontini e poi con l’assessore Emanuele Aronne. Entrambi mi hanno accolto bene. L’assessore Aronne mi ha mostrato il PUMS (Piano Urbano di Mobilità Sostenibile) che una volta attuato rende inoffensiva quella Rotonda a Imbuto, ma i tempi per l’attuazione non sono brevi. 

Allora in via provvisoria ho chiesto di riattivare la possibilità di girare a sinistra davanti all’uscita della superstrada, per agevolare l’ingresso alla zona Poggino. Mi è stato risposto che non si può fare perché è pericoloso. A questo punto ho chiesto di mettere un cartello ben visibile sulla Cassia Nord all’incrocio con Via Duilio Mainella una indicazione per Zona Poggino. Oggi quel cartello è stato messo e devo dire che mi è molto piaciuto. Adesso ci affidiamo all’intelligenza di tutti gli automobilisti perché usino questa possibilità di girare a sinistra prima di entrare nella Rotonda a Imbuto e tornare indietro facendo quello che a Viterbo chiamano “il giro del bavoso”. 

Ringraziamo la sindaca Chaira Frontini, l’assessore Emanuele Aronne e il comandante della Polizia Municipale Mauro Vinciotti. Ricordiamo a tutti che la Rotonda a Imbuto è un’opera della precedente amministrazione comunale. 

Giovanni Faperdue



1 commento:

  1. Integrazione di Giovanni Faperdue del 1 giugno 2024: "Pane al pane e Rotonda baraonda.
    Dopo l’annuncio del Comune che il traffico intorno alla Rotonda a Imbuto avrebbe subito delle variazioni, si
    sono sollevate molte polemiche che devo dire la verità, mi hanno anche stupito. Devo ricordare a tutti che io
    sono stato l’unico viterbese che si è lamentato per il nodo che rappresentava questa infrastruttura anomala,
    creando code a tutte le ore del giorno. Ho impegnato 214 giorni di presidio in presenza sulla rotonda con la
    pioggia, il vento e anche il freddo pungente. Tutti gli automobilisti erano d’accordo con me sulla necessità di
    modificare quel “nodo scorsoio” nel traffico cittadino. Adesso che l’Amministrazione comunale ha annunciato
    le modifiche provvisorie alla viabilità, per la rilevazione dei dati del traffico, che è il primo passo utile e
    necessario per lo studio delle modifiche da apportare, per renderla scorrevole e moderna, ecco una levata di
    scudi che mi lascia perplesso. E’ pur vero che la nuova viabilità comporterà qualche sacrificio, ma tutti i cittadini
    dovrebbero accettarlo, pensando ai benefici che porterà, al traffico di tutti i giorni, una rotonda modificata e
    resa scorrevole. Ricordo a tutti che quella rotonda è stata realizzata in modo sbagliato, senza studi accurati che
    ne avrebbero scoraggiato la costruzione. Oggi che l’assessore Aronne si è messo all’opera in maniera
    scientifica, scegliendo un mese più leggero di traffico per le scuole chiuse, ecco che in molti cercano di fare in
    modo di lasciare tutto così come è attualmente. Ma noi viterbesi non possiamo cadere nel tranello di chi soffia
    sul fuoco perché vorrebbe la rotonda intoccabile (interessi?). Noi siamo dell’idea che tre anni sono stati troppi
    e che è arrivato il momento di togliere quel “tappo” al traffico cittadino. Avete mai visto guarire dalle malattie
    senza fare visite e senza assumere medicine? La rotonda è nata profondamente malata e va curata. I cittadini
    devono accettare questi piccoli sacrifici e non guardare al dito ma alla luna. (Giovanni Faperdue)

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