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Caro Paolo, - 2+2 fa 4 (la
matematica per fortuna non è un opinione... - La terra non è piatta
(non è una opinione, è una certezza - Marija Gimbutas ha scoperto
che senza Dio si stava molto meglio... - I vari guru, sciamani, ecc.
che nominano Dio evidentemente non sono al corrente delle ricerche
della Gimbutas e rimangono a parlare in ambito patriarcale... Vedo
che non hai niente da dirmi al proposito (non rispondendo ai miei
quesiti sulla tua posizione su Dio) ma io invece ti aggiungo che
proprio tu, l'ideatore della "spiritualità laica" (nonché
traduttore di Berry) dovresti ben capire che mettere insieme Dio,
Dea, Natura e quant'altro è un'assurdità... Nella spiritualità
laica (un nuovo tipo di spiritualità era anche il sogno di Berry),
dovrebbe essere ben chiara l'assurdità di nominare Dio (e volendo
anche le altre forme di divinità). Come è possibile che tu non lo
capisca? - Lo fai apposta? - Lo hai ben capito ma pensi ti faccia
comodo mantenere i piedi in tutte le staffe? - Non ti va di ammettere
che ti sei sbagliato per tanto tempo (guarda che io non lo rivelerei
a nessuno...). Per me è molto deprimente essere stato praticamente
cacciato dalla rete originaria e ora dover pure essere incompreso da
te...”
(Stefano Panzarasa)
Mia rispostina: “Caro
Stefano, nessuno ti scaccia, sei tu che ti allontani. Ti ho già
risposto sulla terminologia relativa alla “Divinità”. Chiamarla
Dea, Energia vitale, Assoluto, Coscienza o Dio.. non modifica la sua
natura. I nomi rientrano nella scelta basata sulle “credenze” ma
la “sostanza” non cambia. Infatti nel Nondualismo, massima
espressione della spiritualità laica, si dice che il Sé (l'Assoluto
Nonduale che tutto compenetra) è aldilà di nome e forma.
Solitamente quando scrivo in termini di spiritualità laica mi
esprimo liberamente e mantengo una posizione chiara. Sono più
sincretico invece svolgendo la funzione di redattore pluralista, come
avviene per Il Giornaletto Di Saul, ad esempio, in cui vengono
trattati temi diversi: ecologia, vegetarismo, politica,
economia alternativa, ricerca scientifica, religioni, socialità
umana.... etc. etc. in tutte le varie sfaccettature. Allo stesso
tempo non faccio confusione tra le mie idee personali e quelle
collettive, nemmeno cercando di avvalorare le une rispetto alle altre
(a parte i miei commentini che fungono da intercalare). Nel
Giornaletto di Saul lascio spazio a varie posizioni, che siano
comunque rappresentative di un percorso umano "non involutivo",
e c'è spazio anche per te e per le tue idee... Oltre ad inviarmi
lettere di rimprovero per le mie carenze e pecche, perché non scrivi
un articolo in cui esponi i tuoi pensieri in forma compiuta?
Lasciando poi ai lettori la possibilità di essere o meno d'accordo
con il tuo pensiero? Il “tuo” pensiero, non l'unico pensiero
giusto e vero. Altrimenti sarebbe come ritenersi profeta di un nuovo
"credo" al quale gli altri debbano sottomettersi per la sua
presunta superiorità ideologica.“ (Paolo D'Arpini)
Ulteriori repliche:
RispondiEliminaCaro Paolo, grazie per la risposta, ma a me interessa sapere se hai capito quello che ti ho spiegato e se lo accetti (magari rileggi bene gli email precedenti).
Mi sa che veramente non riusciamo a capirci...
Il punto è che non è la stessa cosa come dici tu nominare Dio o Dea anche se poi uno fa riferimento alla laicità e al Nondualismo.
Giusto accettare le posizioni diverse sul giornaletto ma a me interessa chiarirmi con te.
Il rimprovero parte dal fatto che sulla gravità di continuare a nominare Dio come se niente fosse dovrebbe esserci più chiarezza ma tu vuoi rimanere nel vago...
A me interessa sapere se mi hai capito o no, e poi il mio non è un credo che io voglio imporre, le ricerche di Marija Gimbutas sul periodo in cui Dio non esisteva (e si viveva meglio) sono una verità scientifica che ormai non può più essere confutata. Di articoli ne ho già scritti (vedi Un Antico Futuro ma pare servano a poco...).
Comunque ora che anche grazie alla tua spiegazione esaustiva sulla spiritualità laica, ho anche capito meglio, la questione ancora di più ripeto è che se vogliamo essere laici allora teniamoci stretto il senso del sacro ma lasciamo perdere le divinità (Dio sopratutto ma anche la Dea o altro).
Scusa se ti ho rimproverato, ma se tu che hai tradotto Berry e conosci la Gimbutas nomini ancora Dio accostandolo poi alla Dea come se niente fosse (anche se nel solo linguaggio) sono costretto a fartelo notare dato che stai sbagliando.
Vedi, nel tempo anche io ho smesso di fare cose sbagliate, non te la prendere, che male c'è? Ammettere gli errori può anche essere una bella forma di saggezza.
Comunque fai come credi, sei rimasta, oltre Mariagrazia, l'unica persona che potrebbe capirmi, se non ce la fai rimani sempre il mio amico-fratello.
Un abbraccio, Stefano Panzarasa
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Caro Stefano, ti rinnovo l'invito a scrivere un articolo esaustivo sul tuo pensiero... Per quanto riguarda il mio "sentire" laico... e le mie posizioni sulla spiritualità in generale ne sei già al corrente. Buon lavoro! Paolo
Risposta di Stefano Panzarasa con segnalazione articolo pubblicato:
RispondiEliminaReplica di Stefano: “Caro Paolo, un articolo sul tema te lo inviai già ed è stato pubblicato su http://www.terranuova.it/Blog/Riconoscersi-in-cio-che-e/Le-mie-tre-idee-sul-Bioregionalismo-l-ecologia-profonda-e-la-consapevolezza-ecologica -. Era l'articolo che partiva da Gianni Rodari e la proposta di cancellare (senza pietà - parole sue) la parola "Guerra" (e io poi ero passato alla parola "Dio"). Non ho mai avuto risposte da nessuno, nemmeno critiche...”