Paolo D'Arpini coi nipotini Sava, Mila e Teo
Care, cari – "La
vita è una grande recita. Passa da una vita all'altra". Così
diceva Osho e così sembra essere, pur non volendo credere nella
reincarnazione, al ritorno delle anime in corpi diversi, per
soddisfare le esigenze di molti destini. Son qui che rifletto
stamattina ben sveglio, ancora sdraiato nel letto, aspettando che il
sole sorga. Sorgerà di sicuro. Come è
sicuro, quando sarà sorto, che ognuno affronterà la propria
giornata. Caterina sarà al mercatino dei polli di Spilamberto, a
svolgere il suo servizio domenicale di veterinaria della ASL, per
controllare controllare come sono tenuti gli animali in vendita,
nelle gabbie. Animali che una volta venduti finiranno perlopiù ad
allietare i pranzi di amanti della carne fresca e ruspante. Tutto ciò
succede mentre si leggono in continuazione appelli per salvare gli
orsetti orfani di Daniza, che forse non ce la faranno a passare
l'inverno. Mentre nello stesso tempo migliaia (milioni) di altri
cuccioli di altri animali vengono sgozzati per soddisfare mode
culinarie. Mentre continuano a sbarcare profughi raccolti dalle
nostre navi nel "mare nostrum" (solo ieri in Sicilia erano
1700). Mentre in Palestina bambini piangono, come pure altri bimbi,
madri, padri piangono in Ucraina, in Siria, in Iraq, in varie parti
dell'Africa, dell'Asia e del mondo intero. Quanti sono quelli che
piangono? Anche in Italia piangono, piangono quelli che son rimasti
senza casa, senza lavoro, senza cibo, quelli che hanno un parente
suicida per debiti, quelli che impazziscono, quelli che si drogano,
quelli che perdono ogni speranza... Ma versano lacrime amare anche i
ricchi, i potenti, i politici che arraffano perché anch'essi sanno
che il loro tempo si avvicina, che dovranno un giorno passare sotto
il giudizio di Dio o del karma. Ed ognuno, insomma, ha i suoi crucci.
Anche io ne ho. Ad esempio non so più che fine stanno facendo i miei
nipotini Sava, Mila e Teo dopo la separazione dei loro genitori,
dove sono, come vivono, quali speranze hanno di trascorrere
sereni l'inverno? Proprio come i cuccioli di Daniza, proprio come
tutti gli altri umani ed animali che sono nati su questa terra.
Eppure Kabir disse: "L'amore è la chiave segreta che schiude la
soglia dell'esistenza. Ridi, ama, sii vivo, danza, canta, diventa un
bambù cavo e lascia che il suo canto fluisca attraverso di te".
E così io faccio, perché solo questo posso fare. Perché non posso
risolvere i problemi del mondo e nemmeno i miei personali. Posso solo
vivere, finché mi è dato vivere, senza sprecare nemmeno un attimo.
- Continua:
https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2014/09/14/la-vita-continua-considerazioni-del-14-settembre-2014/
Salvare i cuccioli di
Daniza. Lettera da inviare a: serv.foreste@provincia.tn.it
- “Chiediamo un intervento immediato che possa garantire
l'incolumità e libertà dei cuccioli dell'orsa Daniza. Preoccupa
infatti l'imminenza dell'inverno e della stagione venatoria; inoltre
i piccoli dipendono dalla madre fino ai 2 anni d'età. In ultimo, non
in ordine di importanza, sta destando forte preoccupazione
l'applicazione del collare ad uno dei 2 cuccioli (nessuno di noi,
purtroppo, ha infatti dimenticato la lunga ed atroce agonia del
povero orso Bruno, strozzato dal collare applicatogli da mani
incapaci di considerare che Bruno sarebbe cresciuto). Solo così
Daniza si abbandonerà in pace al suo letargo eterno e al suo
universo nello spirito guida in tutte le dimensioni. Glielo dobbiamo!
(firma)”
Firenze. Non armi ma opere
di bene. Appuntamento il 21 settembre 2014, a Firenze, dalle ore 11
alle 16, al Piazzale Michelangelo – Scrive Alex Zanotelli: “Mi
sembra di vedere il ‘cavallo rosso fuoco’ dell’Apocalisse: ”A
colui che lo cavalcava fu dato potere di togliere la pace della terra
e di far sì che si sgozzassero a vicenda, e gli fu consegnata una
grande spada.” (Ap.6,4) E’ la “grande spada” che è ritornata
a governare la terra. Siamo ritornati alla Guerra Fredda tra la
Russia e la NATO che vuole espandersi a Est, dall’Ucraina alla
Georgia. Nel suo ultimo vertice, tenutosi a Newpost nel Galles (4-5
settembre 2014), la NATO ha deciso di costruire 5 basi militari nei
paesi dell’Est, nonché pesanti sanzioni alla Russia. Il nostro
Presidente del Consiglio, Matteo Renzi ha approvato queste decisioni
e ha anche aderito alla Coalizione dei dieci paesi, pronti a battersi
contro l’ISIS, offrendo per di più armi ai Curdi. Inoltre si è
impegnato a mantenere forze militari in Afghanistan e a far parte dei
“donatori” che forniranno a Kabul 4 miliardi di dollari....” -
Continua:
Milano. Corsa vegetariana
– Scrive Società vegetariana: “Milano, la Camminalonga del
BuonEssere, gara podistica non competitiva, con punto di ristoro
finale vegan. Milano - Parco Forlanini 9 Novembre 2014: Camminalonga
del BuonEssere – km.10 (aperta a tutti/e) - Camminalonga del
BuonEssere – Km.3,5 (aperta a tutti/e e adatta a chi parteciperà
con bambini/e). Info. info@societavegetariana.org”
Paolo di Tarso. Come
inventarsi una religione e vivere felici – Scrive David Donnini:
“...dobbiamo individuare il motivo fondamentale per cui sarebbe
stata operata la revisione del messianismo tradizionale degli ebrei e
la sua trasformazione in una teologia destinata a staccarsi dalla
matrice giudaica o, addirittura, a porsi in conflitto con essa per i
secoli successivi. La figura su cui ricade il massimo della
responsabilità di questo processo è quella che la tradizione
cristiana riconosce nella persona di San Paolo. Chi era San Paolo? E
perché avrebbe inventato il cristianesimo?..” - Continua:
http://paolodarpini.blogspot.it/2014/09/la-religione-cristiana-e-frutto-della.html
Commento di J.F.:
“"Considerazioni giustissime e illuminanti. Si tenga del resto
presente che a giudizio (ponderato e motivato) di un altro grande
cristologo non conforme, Emilio Salsi, è la stessa figura di “San
Paolo” a NON essere storica, bensì frutto di un’opportuna
invenzione ad usum Delphini, attraverso la narrazione di “Luca”,
della gerarchia pretesca che andava formandosi nei primi secoli...”
- Continua in calce al link soprastante
La Repubblica (dei matti).
Recensione – Scrive Vincenzo Zamboni: “Oggi ho avuto casualmente
modo di osservare con cura la prima pagina di "Repubblica",
una sgradevole pubblicazione molto diffusa, dunque ad alto impatto
culturale ed ideologico, che continua a fornire molta materia di
lavoro agli spazzini del pensiero, quelli che si occupano dei rifiuti
solidi urbani dell'intelligenza decaduta, insomma. Avrei voluto
provare a leggere, ma si trattava di una impresa improba. Compariva
una collezione manicomiale di titoli da neurodeliri, accompagnata da
fotografie dei matti: in fondo è logico che il manicomio sia
popolato da matti....” - Continua:
Piove – Scrive Fabrizio
Belloni: “Un noto adagio popolare, in modo apparentemente
irriverente, recita: " Piove, governo ladro!" Saggezza
popolare! Infatti, da quando C'è al Governo Renzi in Italia non ha
smesso di piovere. Vox populi, vox dei....”
Susegana. Tecnologie russe
– Scrive Manuela: “Seminario sulle tecnologie russe di Grigori
Grabovoi "Pilotaggio della realtà e sviluppo armonico" 4
- 5 ottobre 2014 – Susegana (TV). Info. info@oltrelinfinito.it”
Viterbo. San Lazzaro,
fiori e zanzare - Non si narra della famosa Fiera di San Lazzaro,
della quale Guccini cantava, e non si tratta dello scambio di
piccioni, bensì qui si parla del cimitero di San Lazzaro e delle
zanzare, ben più piccole dei piccioni ma pure più fastidiose....
Ecco qui la lettera di alcune ragazze Grilline di Viterbo che
denunciano un fatto increscioso da loro testimoniato: “La mattina
del 11.09.14, intorno alle 10:30, sotto una pioggia battente, ci
siamo recate presso il Cimitero di San Lazzaro. I grigi cancelli
erano chiusi, con un avviso affisso sugli stessi in data 10.09.14 (e
cioè appena il giorno prima, come risulta dal timbro di
protocollo)...” - Continua con suspence:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2014/09/viterbo-non-fiori-ma-opere-di-bene.html
Giornaletto.
Corrispondenza – Scrive Ferdinando: “Ciao Saul-Paul non ricordo
se già ti ho detto che grazie alla tua opera di giardinaggio
sociale. empatia social gardening, abbiamo riallacciato una amicizia
che ci lega da tempo io e Gigliola, per ora ci sentiamo via mail e
per telefono, presto forse ci incontreremo. Voglio altresì dirti che
leggo con interesse il Giornaletto, anche più volte la stessa
edizione, purtroppo non riesco a memorizzare quello che leggo come mi
succede con la parola scritta. Ora voglio provare a concentrarmi e
magari leggere ancora più volte, e' che sono un po lento
nell'apprendimento, poi mi piacerebbe sempre fare un sacco di
domande.. come ho già scritto tempo fa anche con la carta stampata
impiego molto tempo, ho la memoria un po farraginosa, anche le cose
che scrivo dopo un po le dimentico. ora sto leggendo un bellissimo
libro, ve lo consiglio di Woody Guthrie che guarda caso si intitola
una casa di terra e' un romanzo bellissimo poi l'unico scritto dal
folk singer americano uscito l'anno scorso, il manoscritto e' stato
ritrovato dopo 50 anni l'ho già letto due volte ci sono dei passaggi
grandiosi da leggere forte.”
Mia rispostina: “Grazie,
caro Ferdinando, per la tua attenzione e per gli scritti molto
poetici che mi mandi. Sì, conosco Gigliola, lei verrà il 31 ottobre
qui a Treia per aiutarci nella presentazione del libro "Riciclaggio
della Memoria", su bioregionalismo ed ecologia profonda, che
sarei lieto di farti leggere se vorrai anche tu partecipare.
Dall'Abruzzo viene anche Michele Meomartino, che abita a
Montesilvano, magari puoi metterti d'accordo con lui, così venite
assieme con la sua macchina.”
Il popolo della terra –
Scrive Ferdinando Renzetti: “...a caccia di corrispondenze tra il
microcosmo dell'individuo e la complessità che pressa e delizia
ciascuno di noi nel vivere sociale. casa di terra parola dall'immenso
potere emotivo che ha assunto valenza di un saper fare come metafora
della vita degli uomini che le hanno costruite e vissute. Oggi nel
vacuo chiacchiericcio del villaggio globale e la comunicazione in
tempo reale, la casa di terra incrocia ogni giorno i nostri passi,
con voci autentiche nel buio lacerato dai luccicanti spot
pubblicitari delle televisioni per parlare di architetture
tradizionali e sperimentazione dei materiali come la terra e la
paglia in...” - Continua:
http://retedellereti.blogspot.it/2014/09/questa-terra-e-la-tua-terra.html
Giornaletto e la scomparsa
dell'Universo – Commento di Marco Bracci all'affermazione di
Hawking
http://saul-arpino.blogspot.it/2014/09/il-giornaletto-di-saul-del-12-settembre.html
-: "Tranquilli, con il Suo sacrificio e con le parole “E’
compiuto” Gesù scongiurò per sempre la retrocessione
dell’Universo al vuoto assoluto. Perciò quanto paventato da
Stephen non accadrà mai. Tant’è che anche Satana/Lucifero, dopo
aver sentito quelle parole e “visto” l’energia cristica
suddividersi in miliardi di particelle e insediarsi nelle anime
incarnate e in quelle disincarnate, riconobbe che non avrebbe mai
potuto vincere e...” - Continua in calce al link menzionato
Nagarjuna e la negazione dei fenomeni - "Nomen est Omen" dicevano i latini... e loro sì che se ne intendevano poiché per loro, come per tutte le popolazioni di cultura indoeuropea, il nome portava con sé un significato. Mica come al giorno d'oggi in cui i nomi si portano appresso solo la storia di un ipotetico "santo" della cristianità. No, una volta, per gli antichi popoli pre-cristani il nome stabiliva una qualità, era una sorta di auspicio, di "emblema" con il quale il nuovo nato veniva insignito. Ed allora vediamo quale è il destino assegnato a "Nagarjuna" analizzando il suo nome. Tanto per cominciare Naga, che sta anche per nudo, indica un serpente. Un sacro cobra, una divinità (non quel serpente demoniaco della bibbia), mentre Arjuna significa letteralmente "il puro". Sia nell'accezione di "nudo" che di "puro" si sottintende una pulizia, una sincerità, una onestà, una semplicità.. insomma una saggezza. E Nagarjuna confermò queste qualità.... - Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2014/09/nagarjuna-nudo-e-puro.html
Ci vuole un input per elaborare nuove teorie e storie.. Ciao, Paolo/Saul
…................
Pensiero poetico del dopo
Giornaletto:
“Proprio come un
miraggio sembra essere acqua
ma non è acqua e di fatto
non esiste [in quanto tale],
così gli aggregati
sembrano essere il sé
ma non sono il sé e di
fatto non esistono.”
(Nagarjuna)
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