Caro Paolo D’Arpini, in merito alla domanda del sig. Roberto Anastagi: “Inoltre vorrei capire come le epidemie possono essere causate dal comportamento umano” (da “Considerazioni di Roberto Anastagi sul Giornaletto di Saul” pubblicate nel giornaletto del 21-11-2013) :
si possono trovare alcune risposte negli articoli di cui ai seguenti link:
“A confermare come siano effettivamente poche le certezze in campo epidemiologico sono le parole del professor Giulio Tarro:
“La vaccinazione si è imposta grazie ai successi ottenuti da questa contro il vaiolo. In realtà non è affatto sicuro che sia stata la vaccinazione a debellare questa temibile infezione o se invece abbiano contribuito una serie di concause. Più in generale, ancora oggi, non esiste tra gli epidemiologi e gli infettivologi unanimità sui motivi che hanno portato alla scomparsa delle epidemie. L’esempio più famoso di questa diatriba è data dal mistero che ancora oggi avvolge la scomparsa delle catastrofiche epidemie di peste che falcidiavano in passato intere nazioni............Il merito della medicina nella scomparsa della peste è stato del tutto inesistente e quello che resta ancora oggi il mistero della scomparsa della peste, al pari dell’enigma dell’influenza “spagnola”, dovrebbe forse spingere ad una maggiore umiltà il mondo della scienza nei confronti delle malattie infettive” ( Giulio Tarro – primario di virologia -dal convegno “Bioetica e scelta terapeutica” –13-4-1996 – dal libro “Vaccinazioni tra scienza e propaganda” di Benatti, Ambrosi e Rosa pag. 50)
Dai grafici pubblicati nel sopracitato libro “Vaccinazioni tra scienza e propaganda” e da numerosi altri ricercatori si evidenzia che al momento dell’introduzione dei vaccini le epidemie erano già scemate.
Alcune riposte anche al seguente link:
Alcuni saggi definivano le malattie epidemiche infantili “i graffi dell’anima” ma molte madri auspicavano il “contagio” perché i medici affermavano che era meglio che si contraessero in quell’età e non dopo. Alcuni soggetti tuttavia hanno sviluppato dopo anni la stessa malattia nonostante il vaccino e senza contagiarne altri.
Oltre ai vari fattori elencati negli articoli citati nei link suindicati si trovano risposte quindi anche nella ricerca epigenetica o biologia delle credenze del genetista Bruce Lipton e in quella sui campi morfogenetici o teoria della risonanza morfica di Rupert Sheldrake.
Un caro saluto. Paola Botta Beltramo
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